Amazon, smart working addio: in ufficio 5 giorni a settimana “perché è più facile”

Amazon dice basta allo smart working con l'intenzione di migliorare la connessione fra i dipendenti. Stop anche alla pratica dell'hot desking

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Mauro Di Gregorio

Giornalista politico-economico

Laurea in Scienze della Comunicazione all’Università di Palermo. Giornalista professionista dal 2006. Si interessa principalmente di cronaca, politica ed economia.

Addio smart working in Amazon: il colosso dell’ecommerce manda in soffitta Teams, Zoom e Skype e richiama i dipendenti amministrativi in ufficio per cinque giorni a settimana a partire dal 2 gennaio 2025. Andy Jassy, amministratore delegato di Amazon, sostiene che l’addio al lavoro agile permetterà ai dipendenti di “inventare, collaborare ed essere sufficientemente connessi tra di loro e con la nostra cultura per offrire il meglio in assoluto ai clienti e all’azienda”.

Il perché della decisione

“Abbiamo deciso che torneremo a lavorare in ufficio come facevamo prima dell’inizio del Covid”, ha scritto lunedì l’amministratore delegato Andy Jassy in una nota ai dipendenti. “Abbiamo osservato che è più facile per i nostri compagni di squadra imparare, modellare, mettere in pratica e rafforzare la nostra cultura; collaborare, fare brainstorming e inventare è più semplice ed efficace”. “I vantaggi di essere insieme in ufficio sono significativi. Gli ultimi 15 mesi hanno rafforzato la nostra convinzione sui benefici”, ha proseguito Andy Jassy nella sua nota.

Il Ceo ha aggiunto che entro marzo 2025 ogni grande organizzazione di Amazon dovrà aumentare del 15% il rapporto tra collaboratori individuali e manager. Cosa che, in presenza di smart working, risulterebbe impossibile.

Processo graduale

Lo smart working in Amazon, come in tante altre realtà aziendali, era stato avviato a pieno regime per i colletti bianchi durante i mesi della pandemia. La sua riduzione è poi iniziata a maggio 2023, quando Amazon chiese al personale di presentarsi in sede almeno tre giorni a settimana, a seconda delle esigenze del proprio team.

Amazon non è la prima Big Tech ad avere imposto una stretta sullo smart working. Anche Alphabet, a cui fa capo Google, aveva già richiesto agli impiegati di recarsi in ufficio almeno tre volte a settimana.

E in Meta (Facebook, Instagram, WhatsApp) la stretta sullo smart working è arrivata a settembre 2023 con l’obbligo per i dipendenti di presentarsi in ufficio almeno tre giorni a settimana. Zuckerberg ha però concesso deroghe a chi già prima era in smart working.

Le eccezioni

In Amazon non sono ammessi no: chi si opporrà al giro di vite riceverà una lettera di richiamo. Ma sono comunque permesse alcune eccezioni per i manager o per chi si ritrovi ad affrontare circostanze serie e particolari come emergenze familiari. Previste deroghe anche per chi lavora a progetti che per essere portati a termine necessitano di un ambiente più isolato.

Addio alla pratica dell’hot desking

Contestualmente alla stretta sullo smart working arriverà anche lo stop alla modalità del cosiddetto “hot desking”, il sistema secondo il quale in un ufficio le scrivanie non sono assegnate a specifici lavoratori ma restano a disposizione di chiunque intenda sedervisi. Amazon porrà fine all’hot desking nelle sedi Usa, mentre nelle sedi europee la pratica continuerà ad essere permessa ancora per qualche tempo.