Crisci a Meloni: serve una direzione chiara per le nuove tecnologie

Il Presidente dell'UNRAE spiega la necessità che il Governo assumi iniziative volte a favorire la riconversione industriale richiesta dall'UE nel settore dell'automotive

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Redazione

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di Serena Cappelletti

Il Presidente dell’UNRAE Michele Crisci ha indirizzato all’On. Giorgia Meloni, Presidente del Consiglio, una lettera aperta con le proposte per velocizzare la riconversione industriale del settore ed evitare il declino e la perdita di migliaia di posti di lavoro. Nella quale ricorda che, in oltre 70 anni di storia, le aziende dell’UNRAE “hanno contribuito allo sviluppo del nostro Paese, in particolare della nostra industria, anche e soprattutto nell’area della componentistica la cui qualità è nota in tutto il mondo”. Ma ora “i sacrosanti target ambientali indicati dalla UE, impongono una riconversione industriale rapida ed efficiente”, che richiede capacità di innovazione. “Non possiamo difenderci arroccandoci su posizioni e tecnologie passate”, perché “difendere il passato non significa proteggere l’Italia, piuttosto significa consegnare le nostre aziende ad un futuro… senza futuro”.

Crisci chiede di fornire “direzioni chiare al mercato sull’accoglimento delle nuove tecnologie”, perché la conseguenza “sono i dati che mostrano l’Italia unico paese europeo che retrocede nelle vendite di auto con la spina e che resta fanalino di coda dei 5 major markets europei, e anche di mercati secondari. Così – afferma Crisci – non si attraggono investimenti dall’estero, al contrario si rallenta la transizione”.

“Abbracciare le nuove tecnologie velocizzandone l’adozione a partire dai soggetti che hanno la disponibilità per farlo, velocizzandone al contempo l’abbattimenti dei costi di produzione e dei prezzi di vendita, questo è l’unico modo per aumentarne la diffusione per tutti. Solo le nuove tecnologie e il loro accoglimento – conclude Crisci – possono difendere il tessuto economico di questo meraviglioso Paese, accrescendone il Pil per il benessere di tutti”. Una lettera cuore a cuore che è stata raccontata dal Presidente Crisci in esclusiva ai microfoni di Italiaonline.