Elon Musk vuole “impiantarci chip nel cervello”? Cosa c’è di vero

L'imprenditore Elon Musk, patron di Tesla, sarebbe pronto a sperimentare Neuralink, un microprocessore cerebrale, negli esseri umani

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Mirko Ledda

Editor e fact checker

Scrive sul web da 15 anni, come ghost writer e debunker di fake news. Si occupa di pop economy, tecnologia e mondo digitale, alimentazione e salute.

Elon Musk impianterà presto i suoi chip nel cervello degli esseri umani. Non è una fake news o una strana teoria del complotto, ma un progetto che potrebbe avere importanti conseguenze sul futuro della medicina. La società Neuralink, di proprietà del magnate di Tesla, sta assumendo in questo periodo un nuovo direttore scientifico per supervisionare il trial clinico che avrà luogo a Fremont, in California. E che coinvolgerà dei volontari.

Che cos’è e a cosa serve il chip cerebrale Neuralink di Elon Musk

Il chip cerebrale patrocinato da Elon Musk promette di mettere in connessione la mente umana con l’intelligenza artificiale. Permettendo di controllare dispositivi a distanza. Finora è già stato impiantato, con ottimi risultati, in alcune specie animali.

Durante una conferenza stampa sul progetto, l’imprenditore ha mostrato un macaco intento a giocare con un videogioco, il classico Pong, con la forza del pensiero. Ma a cosa può servire, dunque, una tecnologia simile, che sembra uscita da un episodio della serie distopica Black Mirror?

Il sistema Neuralink è composto da un microprocessore attaccato a un minuscolo filo flessibile che è poi cucito nel cervello. I test animali hanno mostrato la totale sicurezza e affidabilità del dispositivo, che comunque si può rimuovere con facilità.

Il suo compito è quello di captare gli impulsi nervosi che controllano il movimento e trasformarli in segnali digitali. È indirizzato principalmente ad alcune categorie di pazienti che, grazie alla tecnologia, potrebbero tornare a vivere normalmente.

Gli scopi medici del chip nel cervello realizzato da Elon Musk

Ad esempio le persone con tetraplegia, paraplegia e altri tipi di paralisi fortemente invalidanti, che potrebbero tornare a camminare e usare le braccia grazie all’ausilio di Neuralink e protesi di ultima generazione. Ma potrebbe aiutare anche a sconfiggere patologie e condizioni neuropsichiche, dall’autismo alla depressione. Fino ad arrivare al grande mostro della nostra epoca, l’Alzheimer.

Tra gli scopi della società di biotecnologie c’è infatti quello di fondere la coscienza dei pazienti a cui viene impiantato il chip al cloud, per salvare per sempre ricordi, immagini, istanti di vita, che poi possono essere riprodotti, e magari scambiati con altri utenti.

Con il chip di Neuralink diventeremo come dei computer

Il fine ultimo sarà quello di rendere l’essere umano sempre più digitale, e la tecnologia sempre più a portata d’uomo, con gli stessi processi alla base del pensiero e dell’uso dei dispositivi digitali. Per un futuro in cui l’integrazione tra macchine e biologia sembra dato per sicuro, anche con la creazione del metaverso.

Certo, gli annunci di Elon Musk vanno sempre presi con le pinze, considerando che spesso l’imprenditore di Tesla si lancia in eclatanti proclami sulle proprie attività, che spesso deludono le attese e tradiscono l’entusiasmo degli appassionati di tecnologia. Se Neuralink avrà successo, però, il mondo come lo conosciamo potrebbe cambiare per sempre. Forse in meglio.

A proposito del magnate, qui i guadagni record che Elon Musk fa in soli 60 secondi. Da poco è stato coinvolto in una vera guerra stellare, quella tra Starlink e la Cina, come spiegato qua. E, tanto per inquadrare la geniale follia dell’imprenditore, Elon Musk ha dichiarato da poco di voler mollare tutto per diventare un’influencer, come riportato qui.