Negli ultimi tempi il mercato dei prodotti ricondizionati ha subito una crescita e il motivo è legato soprattutto al risparmio e alla sostenibilità. Per fare dei buoni acquisti è però fondamentale scegliere dei modelli non troppo datati che possano garantire delle prestazioni adeguate nel tempo. Proprio per questo, prima di acquistare un usato garantito, è importante considerare la tipologia del ricondizionamento, l’età del dispositivo e per che cosa lo si utilizzerà.
Indice
La crescita del ricondizionato
Dall’ultimo studio realizzato dal Cebr, ovvero dal Centre for Economics and Business Research, su commissione di Amazon si evince che il mercato del ricondizionato in Europa dovrebbe toccare i 23,6 miliardi nel 2025. Si tratta di una crescita notevole rispetto al 2024 (21,6 miliardi di euro) in linea con i cambiamenti culturali.
La scelta del ricondizionato, infatti, non è più soltanto una necessità ma unisce il risparmio alla sostenibilità in quanto riduce i rifiuti elettronici.
Che differenza c’è tra ricondizionato e rigenerato?
Spesso si fa confusione tra i termini ricondizionato e rigenerato. Il motivo è che entrambi si riferiscono a prodotti che hanno avuto una vita precedente e poi vengono immessi nuovamente sul mercato.
Esiste però una differenza tra i due che incide:
- sulla durata nel tempo;
- sul prezzo;
- sulla qualità finale del prodotto.
Cos’è un dispositivo ricondizionato
Il dispositivo ricondizionato viene pulito, controllato, testato e riparato per tornare a essere funzionante.
Può possedere componenti originali ancora in buono stato e mostrare piccoli segni di usura. Solitamente costa di meno e non viene quasi mai riportato alle condizioni di fabbrica.
Cos’è un dispositivo rigenerato
Il dispositivo rigenerato viene ricostruito quasi come nuovo. Vengono sostituite tutte le parti usurate con componenti nuove come lo schermo o la batteria.
Il prodotto, inoltre, è sottoposto a test più approfonditi e di solito ha una garanzia più lunga. Ha un costo più alto del ricondizionato perché offre delle prestazioni più vicine a un apparecchio fresco di fabbrica.
Un prodotto ricondizionato è davvero conveniente?
I prodotti ricondizionati sono convenienti quando garantiscono un buon equilibrio tra:
- durata residua;
- qualità;
- prezzo.
Per fare dei buoni acquisti è importante scegliere modelli usciti negli ultimi 2 o 3 anni.
La tecnologia in questo arco temporale non fa grossi balzi in avanti. Nel caso ad esempio si acquisti uno smartphone, il supporto software è garantito e la durata residua di componenti come la memoria e la batteria tendono a essere ancora discreti.
Bisogna tenere in conto che spesso c’è una maggiore disponibilità di componenti, in quanto acquistando dispositivi vecchi si rischia di non trovare ricambi originali e le riparazioni risultano meno efficaci.
Il rischio obsolescenza dei dispositivi tecnologici
Ciò lo conferma anche un’analisi effettuata da Certideal. Da essa si evince che un iPhone che ha meno 4 anni di vita, ad esempio, manterrà delle prestazioni elevate per ulteriori 2-3 anni a seguito del ricondizionamento.
Dopo tale periodo, poi, ci sarà un calo tangibile delle prestazioni simile a quello che si avrebbe con un telefono nuovo che inizia a rallentare dopo 4-5 anni.
Quando si acquista un articolo ricondizionato troppo vecchio c’è il pericolo dell’obsolescenza programmata, ovvero la perdita progressiva di compatibilità con i nuovi software e aggiornamenti, soprattutto nel settore laptop, smartphone tablet.
C’è inoltre un’obsolescenza naturale che riguarda le componenti hardware, che diventano via via meno performanti nel tempo.
La garanzia legale per i prodotti ricondizionati
I prodotti nuovi godono di una garanzia legale di 2 anni a partire dal giorno in cui l’acquirente riceve il bene, come spiega il Ministero delle Imprese e del Made in Italy.
Tale tutela, però, riguarda solo i difetti già presenti al momento della consegna ovvero i problemi “di fabbrica” che emergono entro 24 mesi.
Nella garanzia non rientrano invece i guasti causati:
- dall’uso scorretto;
- dalla mancata manutenzione;
- dalla sostituzione dei componenti con parti non originali,
Anche per i prodotti usati e i ricondizionati la garanzia dovrebbe essere di 2 anni. Succede però spesso che venditore e acquirente si accordino su una durata più breve che non può essere inferiore ai 12 mesi per legge.
Prima di effettuare un acquisto, il consiglio è quindi quello di:
- verificare lo stato della batteria, del modello e la policy;
- preferire venditori certificati con test documentati;
- confrontare i prezzi proposti;
- controllare, nel caso di prodotti elettronici, la disponibilità di aggiornamenti.
Come si verifica l’età reale di un dispositivo ricondizionato
Per verificare l’età reale di un prodotto ricondizionato non basta affidarsi alle informazioni generiche fornitore dal venditore. Sarebbe infatti importante controllare il numero di serie ovvero il serial number o il codice Imei (per dispositivi mobili come tablet e smartphone) sul sito ufficiale del produttore.
Tale dato rivela infatti:
- la data di produzione ovvero il momento in cui il dispositivo è stato realizzato;
- le eventuali riparazione pregresse.
Il controllo è importante perché permette di capire non solo quanti anni o mesi ha davvero l’articolo ma anche se nel passato ha avuto dei problemi tecnici.
Si tratta inoltre di un’informazione importante per capire se:
- il prezzo richiesto è adeguato;
- la tecnologia è ancora attuale;
- il dispositivo può garantire una buona durata nel tempo.
- quanto si risparmia con un prodotto ricondizionato.
Quanto si risparmia e quali sono i prodotti più comuni?
Da un’analisi della Federconsumatori del 2022 si evince che con i prodotti ricondizionati si risparmia in media il 38% rispetto a un modello nuovo equivalente. Il risparmio, però, può arrivare anche al 70% a seconda del tipo di articolo che si sceglie e del venditore.
Ma quali sono i prodotti ricondizionati più comuni sul mercato? Sicuramente:
- gli smartphone;
- i computer portatili;
- i tablet;
- i monitor;
- i Pc desktop;
- gli smartwatch;
- le fotocamere;
- la console;
- le cuffie wireless;
- gli e-book reader;
- le bici elettriche;
- gli elettrodomestici.
Perché acquistare prodotti ricondizionati fa bene all’ambiente?
Acquistare prodotti ricondizionati fa bene all’ambiente perché ogni anno tonnellate di rifiuti tecnologici finiscono nelle discariche. Questi ultimi non solo occupano spazio prezioso ma sono difficili da smaltire e contengono sostanze che possono inquinare l’acqua e il terreno.
Scegliere prodotti ricondizionati, invece, evita che un prodotto ancora funzionante diventi un rifiuto e finisca in una discarica.
Il ricondzionamento è un esempio concreto di economia circolare in quanto un oggetto invece di essere cestinato, viene riparato e rimesso in uso. Tale processo allunga la vita dei dispositivi e riduce la richiesta di nuove materie prime e di energia. Inoltre, evita che si disperdano ulteriori emissioni di gas serra.