Obsolescenza programmata: cos’è e come combatterla

Le aziende stanno davvero mettendo in atto strategie volte a limitare nel tempo la durata dei loro prodotti? Ecco cos’è come ci si difende dall’obsolescenza programmata.

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Redazione

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Negli ultimi tempi si fa un gran parlare, in riferimento agli elettrodomestici, di obsolescenza programmata. Ma cosa si intende, esattamente? L’obsolescenza programmata (detta anche pianificata) è una strategia che – nell’economia industriale – viene impiegata per definire il ciclo vitale di un prodotto, così da limitarne la durata nel tempo. Dopo un determinato periodo, prefissato, il prodotto (tipicamente un elettrodomestico, o un prodotto elettronico) diventa inutilizzabile, oppure obsoleto: agli occhi del consumatore non è più appetibile, non regge il confronto con gli ultimi ritrovati del mercato seppure questi, spesso, non siano neppure migliori dal punto di vista qualitativo.

A finire sotto l’occhio del ciclone, proprio per l’obsolescenza programmata, è stata nelle ultime settimane la Apple. Essendo la pratica illegale in Francia, dove è considerata una truffa, le autorità del Paese hanno aperto un’inchiesta sulla Apple, colpevole di realizzare iPhone che invecchiano precocemente, e su altre quattro multinazionali del settore delle cartucce (Epson, Brother, Canon e HP), ree di far pagare troppo l’inchiostro a fronte della sua durata. Anzi, secondo l’accusa la fine della cartuccia sarebbe indicata ben prima che l’inchiostro sia esaurito. L’Antitrust italiana, a sua volta, ha avviato due indagini: una proprio sulla Apple, una sulla Samsung. La volontà è quella di capire se, effettivamente, sono state messe in atto strategie volute per rendere inutilizzabili i prodotti dopo un determinato periodo, o se non si siano invece verificati dei difetti di programmazione. Ma cosa dice, la legge? Nel 2016, la Commissione Europea ha emanato la direttiva sull’ecodesign, che chiede ai produttori di implementare strategie di eco-produzione, volte ad aumentare la vita media dei prodotti e a facilitarne la riparazione; l’Europarlamento, dal canto suo, ha approvato una mozione contro l’obsolescenza programmata.

Nel frattempo, come deve comportarsi il consumatore? Come può difendersi? Innanzitutto, può riparare tutto il riparabile: se il prodotto non è più protetto da garanzia, ci si può rivolgere al web – spesso ricco proprio di guide e tutorial su come riparare un elettrodomestico rotto – oppure ad un tecnico specializzato, più economico rispetto alla casa produttrice. Inoltre, meglio stare alla larga dalle ultime novità di mercato, e aspettare qualche mese – quando saranno testate – per acquistarle. Se poi un oggetto non lo si può proprio più utilizzare per il suo scopo, si può sempre regalargli una nuova vita, trasformandolo in qualcosa di differente. Perché è proprio il riciclo, l’arma vincente contro l’obsolescenza programmata.