Skype chiude per sempre, Microsoft punta su Teams ma ci sono anche altre alternative

Dopo oltre 20 anni di servizio, da maggio 2025 Skype chiude per passare il testimone a Microsoft Teams. Ma ci sono anche altre app di messaggistica e videoconferenza

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Mauro Di Gregorio

Giornalista politico-economico

Laurea in Scienze della Comunicazione all’Università di Palermo. Giornalista professionista dal 2006. Si interessa principalmente di cronaca, politica ed economia.

Pubblicato: 28 Febbraio 2025 16:27

Skype chiude a partire dal 5 maggio 2025: dopo 21 anni di onorato servizio, Microsoft ha deciso di spegnere la sua app di messaggistica istantanea. Il colosso di Redmond ha deciso di concentrare i propri sforzi su Teams, piattaforma utilizzata per le teleconferenze.

Si tratta di una notizia che scuote il mondo tech, anche perché va a scardinare abitudini di milioni di utenti ormai consolidate da decenni. Ma non si tratta comunque di un fulmine a ciel sereno: la notizia relativa alla chiusura di Skype era stata anticipata nei giorni scorsi da XDA Developers, per poi venire confermata ufficialmente da Microsoft.

Il declino di Skype durante la pandemia

Quando venne lanciato nell’ormai lontano 2003, Skype rappresentò un’innovazione nel settore delle chiamate, videochiamate e chat online, rivoluzionando il modo di comunicare a livello globale. Negli ultimi anni, tuttavia, e con l’arrivo di alternative più moderne, il servizio ha progressivamente perso utenti e rilevanza. La svolta si è avuta durante gli anni della pandemia, quando milioni di aziende nel mondo si sono orientate verso servizi di teleconferenza più sofisticati, come ad esempio Teams e Google Meet, fra molti altri.

Skype venne acquistato da Microsoft nel 2011 per 8,5 miliardi di dollari e negli anni finì al centro di numerosi esperimenti e tentativi di rilancio, fra i quali l’integrazione con Windows e l’implementazione con nuove funzionalità, fra le quali l’aggiunta dell’intelligenza artificiale Copilot.

Perché Microsoft chiude Skype

Il principale motivo alla base della perdita di interesse di Microsoft per Skype è la crescente centralità di Microsoft Teams, lanciato nel 2017 e inizialmente pensato per le aziende. Nel tempo, Teams ha visto una crescita esponenziale, superando i 300 milioni di utenti attivi mensili, mentre Skype è rimasto fermo intorno ai 36 milioni.

Inoltre, nel corso degli anni Skype ha dovuto affrontare una concorrenza sempre più agguerrita: piattaforme come WhatsApp, Telegram, Zoom e Discord hanno saputo innovare e conquistare il pubblico, rendendo Skype meno competitivo. Un altro limite è legato alla percezione che gli utenti hanno del servizio: è vero che in Skype è possibile effettuare videochiamate multiple, ma l’app viene da sempre vista come funzionale a comunicazioni uno-a-uno, mentre oggi gli utenti cercano strumenti più versatili e integrati, soprattutto per il lavoro e la collaborazione. C’è poi un effetto alone che penalizza Skype: in ambito aziendale, altre app come Meet e Teams sono considerate più professionali. Invitare qualcuno a partecipare a una videoconferenza su Skype è spesso considerato come âgé e poco sofisticato, in una parola “da boomer”.

Microsoft ha già avviato il processo di transizione, avvisando gli utenti della chiusura attraverso un messaggio all’interno dell’ultima versione di Skype per Windows: “A partire da maggio, Skype non sarà più disponibile. Continua le tue chiamate e chat su Teams”. Gli utenti avranno dieci settimane di tempo per completare la migrazione verso Teams Free, la versione gratuita della piattaforma.

Alternative a Skype

Di seguito cinque alternative gratuite a Skype:

  • Microsoft Teams Free – la versione gratuita di Teams offre chat, videochiamate e strumenti di collaborazione;
  • Zoom Free – perfetto per riunioni online con limite di 40 minuti per chiamata di gruppo;
  • Google Meet – integrato con Gmail, consente videochiamate fino a 60 minuti con più partecipanti;
  • Telegram – oltre alla messaggistica, offre videochiamate sicure e crittografate;
  • Discord – pensato per il gaming, ma ottimo anche per chiamate vocali e video di gruppo.

Qui sotto, cinque alternative a pagamento a Skype:

  • Microsoft Teams (versione premium) – include strumenti avanzati di collaborazione e sicurezza per le imprese;
  • Zoom Pro/Business – offre riunioni illimitate, report dettagliati e integrazione con altre piattaforme aziendali;
  • Google Workspace (Meet premium) – pensato per aziende con esigenze di comunicazione e gestione di documenti;
  • Cisco Webex – ha elevati standard di sicurezza e strumenti per il lavoro di squadra;
  • RingCentral MVP – piattaforma VoIP avanzata con chiamate, messaggistica e videoconferenze integrate.