Dall’IA per la diagnosi precoce dei tumori alla farina di grillo: le migliori tecnologie Made in Italy

Le migliori startup che stanno rivoluzionando la nostra vita presentate a IntraprendiAMO, l’evento organizzato da Réseau Entreprendre Piemonte

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Miriam Carraretto

Giornalista politico-economica

Esperienza ventennale come caporedattrice e giornalista, sia carta che web. Specializzata in politica, economia, società, green e scenari internazionali.

Se ci dicessero che il futuro è già qui, non ci crederemmo. A meno di non aver toccato con mano le straordinarie tecnologie inventate dalle tantissime startup nate e cresciute in Italia, come quelle sviluppate grazie al supporto di Réseau Entreprendre Piemonte, associazione senza scopo di lucro con sede a Torino che propone alle neo imprese un accompagnamento a 360 gradi. È la prima realtà nata in Italia sul modello francese, nel 2010 grazie al sostegno della Fondazione Compagnia di San Paolo, per supportare le giovani imprese del territorio con un elevato impatto sociale, attraverso attività di scouting, matchmaking, coaching e mentoring.

REP supporta in maniera totalmente gratuita le neo imprese in tutto: dalla governance al management, passando per lo sviluppo commerciale e l’analisi degli obblighi e delle responsabilità, fino ad arrivare all’accesso ai finanziamenti. In un evento a Torino a cui hanno partecipato oltre 250 persone, le startup di Réseasu, ma non solo, si sono presentate, raccontando tanti mondi che si intersecano, con un denominatore comune potente, dichiaratamente coraggioso: fare impresa facendolo bene, ed elevando al centro di tutto il valore umano.

“Abbiamo voluto chiamare questo evento IntraprendiAMO – ha spiegato Giovanni Radis, Presidente di Réseau Entreprendre Piemonte dal 2016 e founder di Finance Evolution Spa, Consulting & ICT company – perché l’imprenditore deve essere sempre coraggioso, curioso, scomodo in qualche modo, e quell’”AMO” finale è perché nel farlo ci vogliono amore, passione, desiderio. Al centro dell’azione dei nostri imprenditori c’è prima di tutto il valore umano che qualifica l’essere impresa, secondo i tre principi cardine che muovono il nostro lavoro quotidiano: persona, gratuità, reciprocità”.

“Réseau è qualcosa che tiene insieme. In un mondo che vuole, e deve, essere sempre più inclusivo, noi facciamo tutto il possibile per valorizzare la parte nobile del fare impresa – prosegue Radis –. REP non ha barriere, né economiche né ideologiche né religiose”. REP è presente in oltre 10 Paesi, dalla Francia all’Italia, passando per la Svizzera, il Belgio, la Spagna, il Portogallo, il Marocco, la Tunisia, il Senegal, il Cile e altri. Oltre 14.500 le aziende associate, che con il loro lavoro hanno creato ben 160mila posti di lavoro.

“Vogliamo aiutare gli imprenditori proprio in questo: a creare posti di lavoro, a valorizzare il proprio talento e ad avere successo, trasmettendo il know-how e l’esperienza di leader aziendali esperti e attivi, attraverso scambi peer-to-peer costruttivi e stimolanti. Libertà e reciprocità guidano la nostra azione, che ha alle spalle una metodologia codificata, fatta di studio, formazione, coaching, mentoring. Non improvvisiamo nulla. Capita anche di sbagliare, ma è anche dagli errori che un imprenditore può apprendere e correggere il tiro”.

In questo senso si muove e si muoverà sempre REP, come ha sottolineato anche la Direttrice Lisa Orefice: “Guardiamo al futuro con ottimismo, puntando a raccogliere nuove sfide, in partenariato con l’ecosistema in cui ci sviluppiamo, senza mai perdere di vista l’importanza della persona e dei valori etici che ci ispirano. Un po’ come faceva Ulisse, anche noi vogliamo essere ‘scopritori’ curiosi, esploratori, innovatori, appassionati, attenti a chi ci sta intorno”.

Le migliori invenzioni in ambito salute

SynDiag: IA per la diagnosi precoce dei tumori

Così è nata ad esempio SynDiag. Daniele Conti ha reso possibile qualcosa di rivoluzionario che, prima, semplicemente non era immaginabile. Tre quarti delle diagnosi di tumore alle ovaie sono tardive: questo causa una elevata mortalità per questa patologia, che è la 5a causa di morte per le donne. La diagnosi precoce è l’elemento chiave per riportare le probabilità di sopravvivenza sopra al 90%.

Conti è riuscito a sfruttare l’IA per una diagnosi precoce dei tumori ginecologici con un approccio innovativo. In pratica, per analizzare le ecografie ha creato una biopsia virtuale. SynDiag, con sede a Torino, crea strumenti di ginecologia digitale per sostenere i medici nell’interpretazione oggettiva delle ecografie di controllo, avviando un percorso diagnostico anticipato e di qualità, con lo scopo di ottimizzare il servizio sanitario, e salvare vite.

 i-SEE: screening anti-radiazioni

Sempre in ambito medico c’è poi i-SEE, spin-off dell’Università di Torino e dell’Istituto Nazionale di Fisica Nucleare (INFN), tra le primissime startup supportate proprio da Réseau Entreprendre Piemonte. i-See ha maturato una grande esperienza nella simulazione degli effetti delle radiazioni, lavorando anche in stretta sinergia con i centri oncologici più avanzati. Oggi, sviluppa simulazioni predittive ad hoc per diversi usi.

La sua founder, Faiza Bourhaleb, ci tiene a precisare che “ero una ricercatrice, non un’imprenditrice. Ma via via ho capito che il mio lavoro nel campo del trattamento dei tumori e dell’healthcare poteva essere un’attività a servizio delle persone”. Nel suo speech ha detto: “Ho vissuto 3 fasi: la prima è stata quella iniziale, in cui ho investito tutti i miei risparmi, la seconda quella in cui sono arrivati i primi clienti piccoli e ho iniziato a sviluppare i primi prodotti, e la terza quella di oggi: siamo solo in cinque ma la società presenta 10 prodotti molto competitivi con le multinazionali ed è valutata in 4 milioni e mezzo di euro”.

Le migliori invenzioni in ambito ecofood

Vortex/Naste: cosmetici dagli scarti delle mele

Passando al settore food, tra riuso degli scarti e prodotti che fanno bene alla salute, Lorenzo Picco si è presentato sul palco dell’evento con una mela in mano, convinto che impresa sia prima di tutto “sinergia”. Dopo gli studi di design, infatti, ha capito che voleva tornare a lavorare la terra, come suo nonno. “Ho rilevato la sua azienda agricola, ma mi sono accorto di un problema: la mela, quando è imperfetta, subisce un importante deprezzamento, e quindi viene destinata alla trasformazione: la mela brutta diventa un succo di frutta, banalmente. E soprattutto, si crea un 40% di sottoprodotto”. Questo scarto però ha una carica antiossidante incredibile. Da qui, l’idea con un amico che si occupava di cosmetici di dare vita a una farina di mela che oggi viene usato proprio come base per prodotti di cosmesi 100% bio.

Vortex, con base a Torino, ha creato il brand Naste, presente oggi in più di 130 negozi. Attraverso lavorazioni da energie rinnovabili si ottiene un ingrediente naturalmente antiossidante grazie alla presenza certificata di nutrienti naturali. “Abbiamo costruito un brand con impatti economici e bio importanti, e diamo lavoro a 23 ragazzi appartenenti a categorie svantaggiate che si occupano della logistica”.

DL Novel Food: farina di grillo dalle incredibili proprietà

La DL Novel Food di Bra invece ha trovato la soluzione allo sfruttamento ambientale e all’inquinamento prodotti dagli allevamenti intensivi di animali. Come? Mettendo a punto una farina di grillo dalle straordinarie proprietà proteiche. Prima destinata al mondo del pet food, e ora in procinto di sbarcare nella GDO.

“Abbiamo anche solleticato i palati di grandi chef stellati, che si sono detti entusiasti di esplorare la nostra farina di grillo” ha raccontato il founder e CEO Davide Storino, che i grilli per la testa li ha nel vero senso della parola. “Abbiamo studiato tanto, con università, centri di ricerca, mondo della zootecnica e della ristorazione, abbiamo iniziato con il cibo per animali e ora guardiamo al futuro. Essere imprenditori è essere anche innovatori, è un po’ come dare un nuovo colore a un pittore”. Per lui, impresa è proprio “impegno, lavoro, dedizione e resistenza”.

Restworld: il sito che matcha domande e offerte di lavoro nella ristorazione

La dedizione è massima anche quando lavori nel campo della ristorazione. Un lavoro faticosissimo, che spesso richiese sacrifici incredibili in cambio di poche certezze, e una paga da fame. Restworld è una startup con sede a Torino che aiuta le persone a trovare un lavoro sano e giusto nel mondo della ristorazione.

“In un mercato dinamico come quello HORECA, il problema principale è proprio conciliare lavoro e vita privata, trovare opportunità sostenibili con una life-balance reale e non forzata da turni massacranti, contratti irregolari e stipendi ridicoli” spiega il fondatore Luca Lotterio. Oggi Restworld ha una community di 70mila lavoratori a fronte di oltre 1 milione di operatori del settore in tutta Italia.

Lotterio ha raccontato che il suo essere imprenditore è prima di tutto trovare una sintesi tra il suo punto di vista e quello degli altri, in una logica win-win, dove tutti vincono. Un esempio? Un giorno una dipendente gli ha chiesto una riduzione dell’orario di lavoro. Lui ha allargato il campo, proponendo a tutti i suoi collaboratori di lavorare un’ora in meno al giorno, portando il monte ore settimanale da 40 a 35. “La produttività è rimasta uguale, oggi ne beneficiamo tutti, ben 18 persone a tempo indeterminato”.

Re-box: la prima doggy-bag italiana 100% bio

Altra invenzione Made in Italy, in Piedmont per l’esattezza, è quella che ha portato alla creazione della prima doggy bag italiana, 100% bio. La storia imprenditoriale di Marco Lei inizia da un vissuto personale: da quella sera in cui, in un ristorante messicano, suo figlio non mangiò quasi nulla, e lui volle portarsi a casa gli avanzi. Che però furono impacchettati in stagnola e busta di plastica di dubbio livello igienico.

“L’idea geniale fu mia moglie ad averla in realtà, quella notte: perché non creare un packaging carino, accattivante, ma soprattutto utile, per non sprecare il cibo che peraltro abbiamo pagato? Ho preso cartoncino e forbici e ho provato a realizzare la prima doggy bag italiana”. È nata così Re-box. “Oggi siamo alla 4a versione della nostra reFOOD, che è un contenitore bello, comodo e pratico, studiato per superare l’imbarazzo di portare a casa gli avanzi”. E il nostro slogan è sempre: “Rebox save the food”.

Mercato Itinerante: la app che fa arrivare a casa cibi freschi e bio direttamente dal mercato

Successo anche per Mercato Itinerante, una app semplice e circolare che fa arrivare a casa i prodotti sani, freschi e bio dai mercati. “Non un semplice e-commerce, perché è a supporto di piccole realtà: aiutiamo piccoli produttori e siamo a impatto zero” spiega Andrea Scalogna. “Abbiamo risparmiato 6,5 tonnellate di CO2 grazie alle consegne tramite cargo bike e tramite un meccanismo di vuoti a rendere e abbiamo gestito 20 mila singoli ordini con 500 contenitori, oltre che progetti di educazione alimentare e integrazione sociale”.

Scalogna ce l’ha fatta al terzo tentativo imprenditoriale. “Dopo gli studi in Ingegneria a Torino ho provato diverse strade. Gli studi dicono che le startup che falliscono al primo tentativo sono il 99,99%. La prima quindi è un enorme fallimento, la seconda va così così, la terza, forse, è un successo. Per me è stato così”.

Qui le oltre 14mila stratup italiane attive nel settore green

Le migliori invenzioni in ambito ecotravel

BikeSquare: il cicloturismo con le bici elettriche in giro per Italia e Europa

Buttandoci nel settore viaggi sostenibili, un’altra invenzione che funziona è quella del noleggio di bici elettriche per fare cicloturismo, all’insegna di un low tourism a basso impatto. “Sono tornato dal Cammino di Santiago e ho deciso di cambiare lavoro: ho lasciato il mio incarico da dipendente a tempo indeterminato, contro il parere di tutti, e mi sono buttato nel turismo” racconta a QuiFinanza Alberto Riva, founder e CEO di BikeSquare.

“BikeSquare non è un’agenzia di viaggio né un tour operator, ma una rete di soggetti autonomi che collaborano per promuovere il cicloturismo con bici elettriche in giro per l’Italia e l’Europa. Abbiamo fatto pedalare 9mila persone in 9 anni”. Sono lui e i soci a gestire tutto dal quartier generale di Novello, nelle Langhe, che è anche il punto di noleggio di ebike. “Rispondiamo al telefono, scriviamo mail, prepariamo le offerte, definiamo i percorsi, apriamo agli ospiti pedalatori, illustriamo il funzionamento dell’app, trasportiamo le bici. Nel frattempo, promuoviamo l’apertura di nuovi punti BikeSquare, ci inventiamo sempre cose nuove e sviluppiamo nuove funzionalità per il nostro sito e la app”.

Wonderful Italy: la piattaforma per esperienze uniche in Italia

“Credere nella propria idea, beneficiare di percorsi di mentorship, come quella di REP, e fare sharing economy”. Questi i capisaldi di Loredana Gazzera, cofounder di Wonderful Piemonte, parte di Wonderful Italy, piattaforma che offre soggiorni in case scelte ed esperienze uniche nei luoghi più affascinanti d’Italia. “Il tempo che un imprenditore mette a disposizione di un altro giovane imprenditore è qualcosa di impagabile” ha detto.

“Vogliamo supportare lo spirito imprenditoriale di territori e degli operatori locali che, come noi, credono che l’accoglienza del turista sia una fondamentale risorsa di sviluppo”. Oltre che in Piemonte, la piattaforma è attiva in Sardegna, Sicilia, Puglia, Campania, Liguria, Emilia-Romagna, Lago di Garda e Lago di Como, con un’offerta di oltre 2mila case, 350 esperienze e oltre 150mila persone già ospitate. “Solo a Torino, gestiamo 170 case, con 6 dipendenti e 20 collaboratori esterni”. Wonderful Italy è sostenuta da Oltre Impact, il primo fondo italiano di Impact Investing.

Le migliori invenzioni in ambito innovazione per le imprese

Januss: realtà virtuale, aumentata e immersiva per la crescita e l’innovazione aziendale

Spostandoci poi in altri settori, ecco che trovano applicazione la realtà virtuale, aumentata e immersiva per la crescita e l’innovazione aziendale.

Niccolò Pericle è “un imprenditore figlio di imprenditori, a loro volta figli di imprenditori”. Insomma, un destino segnato, verrebbe da dire. “Volevo costruire qualcosa di utile, per me e per gli altri” ha raccontato. Oggi è a capo di Januss, startup che si ispira a Giano, il dio con due volti in grado di guardare sia al passato che al futuro, “un po’ come noi”. “Volevo modernizzare, digitalizzare e rivoluzionare”. Conoscere Januss è come scoprire un nuovo capitolo nell’innovazione aziendale: un’azienda che prende strutture complesse e le scompone in un processo su misura, trasparente e pratico.

Felfil: la stampa 3D che fa bene al portafoglio e all’ambiente

Felfil invece ha ripensato la stampa 3D. “Da piccolo volevo fare l’inventore: ero sempre lì a costruire astronavi con mio fratello con i Lego”. Non poteva non studiare ecodesign Alessandro Severini, che si definisce un “artigiano digitale”. Con la sua Felfil ha creato uno strumento perfetto per le stampanti 3D.

Il sistema Felfil è composto da uno speciale estrusore di filamento, un avvolgitore e un trituratore, che permette di preparare a casa il filamento che si preferisce partendo da pellet plastici o scarti di stampa. Usando Felfil si possono scegliere e realizzare ogni giorno, in completa autonomia, filamenti di diversi colori e materiali. Una stampa 3D che fa bene al portafoglio e all’ambiente, perché fa risparmiare oltre l’80% sul costo delle bobine.

Hydro.mec: dumper su misura e personalizzati

Infine, c’è una startup,  Hydro.mec, che è riuscita a sviluppare la prima serie di mezzi da lavoro concepiti “su misura”: una gamma di dumper in cui ogni fase di lavorazione, dalla progettazione al collaudo, è svolta internamente con cura artigianale, garantendo sicurezza, ergonomia, prestazioni, sostenibilità e personalizzazione.

Lorenzo Grosso ha lavorato ogni giorno per rafforzare le sue competenze sia tecniche che manageriali che, insieme all’attitudine imprenditoriale, l’hanno portato a quello che è oggi. Ha maturato esperienza in diversi Paesi europei e del Medio Oriente, fino a tornare nella sua Biella.

Grosso ha parlato di “errori di valutazione”, tre in particolare che hanno segnato la sua vita: “La prima quella dei miei genitori, quando mi hanno concepito ‘per sbaglio’; la seconda quella di mio fratello, che ha valutato male una manovra in moto, e oggi non c’è più; e la terza la mia, quando ho iniziato a buttarmi nel mondo dell’impresa, ma non ho fatto centro”. E proprio sbagliando, Grosso è rinato e ha creato questa startup che oggi è leader di settore.