Cos’è e come funziona il Blockchain

La blockchain: scopri cos’è, il suo significato, come funziona e i vantaggi e gli svantaggi che può comportare

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Gabriele Zangarini

Content Specialist

Gabriele Zangarini, Content Writer freelance. Dopo 11 anni nel settore Content Specialist freelance, si occupa di produrre guide utili sul mondo dell'economia e del risparmio.

La Blockchain oggi è un argomento centrale nell’innovazione tecnologica che sta caratterizzando questi anni di grandi cambiamenti. Semplificando potremmo definirla una raccolta dati strutturata in modo innovativo, ma il tema richiede un grado di attenzione e approfondimento più ampio. In questo articolo di QuiFinanza proveremo a comprendere nel dettaglio cos’è la Blockchain, come funziona e quali sono gli utilizzi che la riguardano.

Blockchain: definizione

Per comprendere cos’è la Blockchain dobbiamo pensare a una catena di blocchi. Ogni blocco contiene delle informazioni e per essere validato deve prevedere un meccanismo di consenso. In questo modo la Blockchain si presenta come un registro contabile, o un database, che consente di facilitare la registrazione di transazioni o la tracciabilità di alcune informazioni. La Blockchain è estremamente importante nel mondo economico odierno, che necessita di un accesso alle informazioni rapido e sicuro. Questa tecnologia consente di fornire informazioni immediate e soprattutto immutabili, alle quali possono accedere solo i soggetti autorizzati.

La prima teorizzazione della Blockchain è stata progettata da Stuart Haber e W.Scott Stornetta, che nel 1991 avevano l’intenzione di creare un sistema sicuro che impedisse ai documenti digitali di essere alterati o retrodatati. In questo modo crearono una catena di blocchi, ognuno dei quali protetto crittograficamente, per archiviare i documenti con marcatura temporale. La cosa incredibile, alla luce del successo odierno della Blockchain, è che il progetto non venne mai utilizzato, tanto che il brevetto scadde nel 2004.

Il funzionamento della Blockchain

La Blockchain si fonda quindi su una raccolta di informazioni digitali stoccate in blocchi. All’interno di ogni blocco si vanno ad inserire determinate informazioni, a cui poi accedervi solamente con autorizzazione. Una volta riempito il blocco questo va ad unirsi al blocco precedente formando un nuovo anello della catena.

Ecco, nel dettaglio, il funzionamento della Blockchain:

  • Registrazione dei dati nel blocco: ogni transazione viene registrata nel blocco e accompagnata da dati e informazioni di vario genere, come la data, l’ora, il soggetto che ha effettuato la transazione, il luogo, etc. Nel dettaglio viene generato un codice hash, ovvero una rappresentazione alfanumerica dei dati. Si tratta di un codice univoco, che può variare solo se il blocco viene modificato da chi ne ha l’autorizzazione.
  • Creazione dell’anello: ogni blocco è collegato a quello che lo precede e a quello che lo segue in modo sicuro, tramite registrazioni elettroniche, per evitare “frodi” come, ad esempio, l’inserimento di un blocco non autorizzato tra due blocchi esistenti.
  • Fissaggio della catena: le transazioni sono bloccate in una catena irreversibile e a prova di manomissione da parte di hacker e malintenzionati. Ogni blocco rafforza l’intera catena, verificando il blocco precedente e formando un registro digitale controllato collettivamente.

Blockchain: la sicurezza

Il punto focale che contraddistingue la Blockchain da altri sistemi di archiviazione è la sicurezza dei processi. Attraverso l’utilizzo di rappresentazioni alfanumeriche come gli hash e di marche temporali diventa molto complicato alterare i dati inseriti in un blocco.

L’unico punto di domanda, come sempre, è la fallibilità della risorsa umana che gestisce la tecnologia. Questo perché potrebbero verificarsi errori nell’inserimento dei dati da parte dei pochi autorizzati alla creazione dei blocchi, oppure, il tentativo degli stessi di corrompere il sistema. Si tratta di scenari limite, ma che in molti casi non consentono alle organizzazioni di avvicinarsi con serenità a questa tecnologia. È chiaro quindi che abbiamo a che fare con una tecnologia di base estremamente sicura, che per esserlo nella sua totalità deve essere guidata da risorse umane affidabili.

Questi dubbi hanno portato gli sviluppatori delle criptovalute, in assoluto il settore che più si affida alla Blockchain, a trovare e sviluppare strade alternative, come il concetto di Blockchain decentralizzata, che spieghiamo nel dettaglio nel paragrafo successivo.

Blockchain decentralizzata: cosa significa?

Il concetto di Blockchain decentralizzata si fonda sulla presenza di una rete peer-to-peer, ovvero una rete di comunicazione formata da nodi dove ogni nodo può comunicare direttamente con gli altri nodi, senza la necessità di un’intermediazione del server centrale.

Nella tecnologia Blockchain questo significa avere una rete dove ogni membro ha una propria copia del registro della blockchain, bypassando la necessità di avere una copia principale, memorizzata in un server principale e centralizzato.

Così facendo si elimina il fattore umano, ovvero la necessità di fidarsi di un’autorità centrale, riducendo al minimo i tentativi di manomissione. Se un malintenzionato volesse alterare la Blockchain, grazie alla decentralizzazione finirebbe per alterare solamente la propria copia della Blockchain, variandone di conseguenza i connotati e rendendola non più riconoscibile dagli altri sistemi presenti nella rete.

C’è di più, per fare in modo che la copia alterata possa essere riconosciuta dagli altri computer di rete è necessaria la convalida di almeno il 51% dei sistemi presenti nella rete, un’operazione praticamente impossibile.

Vantaggi e svantaggi della Blockchain

Sono sempre di più i settori che si affidano alla tecnologia Blockchain, tra i quali spicca ovviamente tutto l’ecosistema delle criptovalute. Il perché di questa scelta è strettamente legato ad alcuni evidenti vantaggi che la tecnologia offre in merito all’archiviazione dei dati.

Eccoli nel dettaglio:

  • Sicurezza: come già spiegato prima la sicurezza è un elemento determinante della Blockchain, ancor più se viene utilizzata la versione decentralizzata. In questo caso non esiste più una posizione centralizzata, ma i dati vengono memorizzati in una rete peer-to-peer. Ogni qualvolta viene generato un nuovo blocco, i sistemi della rete devono provvedere all’autorizzazione.
  • Meno coinvolgimento umano e più precisione: grazie alla Blockchain decentralizzata si riduce il coinvolgimento umano e tutto viene automatizzato all’interno della rete. Si tratta senza dubbio di una soluzione che può garantire più accuratezza rispetto ad altri metodi per la memorizzazione dei dati.
  • Meno restrizioni temporali: la Blockchain è sempre attiva, 7 giorni su 7, 24 ore su 24. Questo significa che alcune istituzioni potrebbero accelerare i loro processi grazie a questa tecnologia. Si pensi per esempio agli istituti bancari, che sono costretti a interrompere i flussi di pagamento nel weekend. Con la Blockchain potrebbero bypassare questo problema e un pagamento effettuato il sabato potrebbe essere elaborato in tempo reale.
  • Verifica delle transazioni: concetto strettamente legato alla sicurezza. Qualsiasi informazione che viene inserita attraverso la Blockchain è verificata da tutti i PC della rete. Solo dopo l’approvazione viene trasformata in blocco.

Questi sono senza dubbio i vantaggi principali legati alla tecnologia Blockchain. Come in ogni innovazione però esiste il rovescio della medaglia, identificabile in alcuni svantaggi (sicuramente eliminabili nel tempo) che potrebbero limitare il suo sviluppo. Ecco i principali:

  • Costi elevati: le transazioni devono essere verificate con sistemi che possono anche implicare enormi costi energetici (con un impatto ambientale non indifferente).
  • Velocità: prima abbiamo accennato alla rapidità del sistema Blockchain. Questo è vero ma l’efficienza della Blockchain può diminuire sensibilmente se aumenta il numero di utenti in rete.
  • Criminalità: la più grande qualità della Blockchain è la protezione della riservatezza dell’utente. Una caratteristica positiva che potrebbe trasformarsi in un boomerang. Grazie alla riservatezza i criminali possono scegliere la Blockchain per attività illecite.

Dove può essere utilizzata la Blockchain

Al netto di alcune perplessità legate ai costi e al tema della sicurezza la Blockchain sta interessando molti settori economici, pur essendo una tecnologia assolutamente recente. Gli ambiti energetico, assicurativo e turistico hanno già iniziato a sperimentare alcune soluzioni. Anche alcuni apparati governativi stanno lavorando per implementare la Blockchain nei loro processi di archiviazione.

Se togliamo il mondo delle cripto (ne parliamo nel paragrafo successivo) il settore che forse si sta interessando di più a questa tecnologia è quello sanitario. In questo campo la Blockchain può essere utilizzata per memorizzare, in completa sicurezza, i dati sensibili dei pazienti.

Criptovalute e Blockchain: cosa sapere

Il campo principale dove opera la Blockchain è indubbiamente il mondo delle criptovalute. Grazie a questa tecnologia alcune cripto, come Bitcoin, sono riuscite a prendere il volo, per via della trasparenza con la quale vengono registrate le transazioni. Anzi, spesso si tende a confondere i termini, abbinando impropriamente Bitcoin e Blockchain. La realtà è che la prima ha potuto svilupparsi grazie alle caratteristiche della seconda, tant’è che la stessa Blockchain, in versione decentralizzata, è utilizzata anche da altre criptovalute per supportare la loro circolazione.

I vantaggi offerti dalla Blockchain in questo settore sono numerosi. In primis la sicurezza e trasparenza delle transazioni, mentre in seconda battuta un approccio assolutamente più democratico alla circolazione della moneta, in quanto scevro da influenze centralizzate di terze parti. Non solo, svincolando le criptomonete da banche e istituzioni, la Blockchain elimina il rischio di inflazione collegato all’instabilità dei governi. Allo stesso tempo grazie alla sua natura di rete consente di abbattere i limiti geografici di circolazione, nella quasi totale sicurezza delle transazioni.