Offerte di lavoro di dubbia origine pubblicate su varie piattaforme online o inviate tramite mail, così funziona la frode del “Money Muling”, un tipo di riciclaggio di denaro che sfrutta le persone in cerca di un nuovo impiego che – spesso ignari delle conseguenze delle proprie azioni – si rendono di fatto complici di quello che è un vero e proprio crimine informatico.
Come funziona la truffa delle finte offerte di lavoro
I money mule sono persone che, molte volte senza saperlo, vengono reclutate come intermediari per il riciclaggio di denaro per conto di hacker e organizzazioni criminali. Attraverso finte offerte di lavoro pubblicate sul web, l’impiego viene spacciato per attività di intermediazione finanziaria, quando in realtà consiste in semplice trasferimento di denaro da un conto all’altro.
Di fatto, però, i money mule trasferiscono soldi rubati, spesso a seguito di attività di phishing, per conto di altri. In pratica, dopo aver ricevuto denaro rubato sul proprio conto, devono occuparsi prelevarlo e trasferirlo su un conto diverso, che spesso è all’estero, trattenendo in cambio una commissione.
Anche se i “nuovi assunti” non conoscono la provenienza dei fondi, e non sanno che il denaro che stanno trasferendo è stato rubato, svolgono un ruolo cruciale nella frode e nelle attività di riciclaggio e, in quanto tali, possono essere perseguiti e rischiare di essere incriminati.
Come riconoscere la truffa del Money Muling e le finte offerte di lavoro
Le organizzazioni criminali che operano attraverso il Money Muling usano spesso annunci di lavoro falsi o creano post sui social media dove promettono opportunità di fare soldi rapidamente, così da reclutare potenziali complici.
Gli annunci di lavoro parlano di “assunzione come intermediari finanziari” o come “addetti al trasferimento di denaro”, sono molto generici e non forniscono informazioni precise e dettagliate sull’azienda che recluta. Sono stati scoperti e denunciati anche alcuni annunci Money Mule che sfruttavano nomi di aziende veramente esistenti o siti web simili a portali di lavoro affidabili. Tuttavia, una cosa che accomuna queste offerte di lavoro, è che nella maggior parte dei casi sono scritti male, riportavano errori grammaticali e non specificano quasi mai mansioni e requisiti per l’assunzione.
I soggetti target sono studenti, disoccupati, stranieri e persone di età inferiore ai 35 anni. Si tratta di persone in difficoltà economiche e/o che faticano a trovare un lavoro, per questo facilmente raggirabili con promesse di guadagni facili e veloci.
A cosa fare attenzione
A mettere in guardia su questi nuovi tentativi di truffa, recentemente, sono stati diversi istituti finanziari, che hanno segnalato ai propri clienti la ripresa delle attività di Money Muling con l’inizio dell’anno.
“Stai attento se vieni contattato per ricevere denaro sul tuo conto corrente e ti viene chiesto di trasferirlo su un altro, potresti aver ricevuto un’offerta di Money Muling, una pratica per riciclare il denaro proveniente da attività illecite”, avvisa in una nota Bper Banca, suggerendo poi una serie di “comportamenti virtuosi” per non cadere vittima dei truffatori.
Prima di tutto, è necessario procedere sempre con cautela quando si ricevono email o messaggi sui social media che promettono facili guadagni. In caso di richieste di lavoro, inoltre, è importantissima la verifica del contatto (indirizzo, numero di telefono, email e sito web esistono davvero? Sono affidabili?). A tal proposito, potrebbe essere utile anche verificare che l’azienda promotrice dell’offerta di lavoro esista davvero e sia registrata (anche per questo motivo le offerte di lavoro vengono spesso promosse da persone o aziende all’estero, perché è più difficile per te verificare la loro legalità).
In conclusione, ma non per importanza, bisogna ricordare sempre che enti e istituzioni non effettuano verifiche online, come nel caso della truffa svuota conto tramite sms o come per la vicenda della falsa comunicazione Inps. Per questo motivo le coordinate del proprio conto bancario o altri dati personali devono essere custodite e, eventualmente, rilevate solo a persone di fiducia.