Cos’è e quando serve l’assicurazione sui droni

L'assicurazione sui droni è diventata obbligatoria, come quella sulle automobili. A dettare delle regole precise è intervenuto un regolamento dell'ENAC

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Pierpaolo Molinengo

Giornalista economico-finanziario

Giornalista specializzato in fisco, tasse ed economia. Muove i primi passi nel mondo immobiliare, nel occupandosi di norme e tributi, per poi appassionarsi di fisco, diritto, economia e finanza.

I droni sono velivoli radiocomandati che vengono usati sia per scopi professionali che per hobby. Dal 15 dicembre del 2019 è entrato in vigore un nuovo regolamento secondo cui chi li utilizza, sia per lavoro che per passione, ha comunque l’obbligo di firmare un’assicurazione per il drone. Ecco tutto quello che bisogna sapere sul regolamento ENAC per evitare spiacevoli errori.

Che cos’è un drone e a cosa serve

I droni negli ultimi anni sono diventati oggetti di uso comune, acquistabili online e in alcuni negozi specializzati, ma si tratta di oggetti molto delicati e dalle numerose potenzialità. Questi velivoli radiocomandati infatti non vengono usati solo per scopi professionali, come nel caso del settore militare, ma anche da persone che si sono appassionate al loro utilizzo, utilissimo per chi desidera riprese e foto sensazionali.

Esistono molte varianti di questi velivoli, più o meno costose e più o meno tecnologicamente avanzate, ma in ogni caso è fondamentale saperli utilizzare correttamente e in massima sicurezza o si possono causare dei danni ingenti. A seguito della recente normativa di dicembre 2019, tutti i droni devono essere assicurati: ecco che cosa bisogna sapere sulla normativa e come trovare la giusta polizza per il tuo drone.

Assicurazione drone: che cosa bisogna sapere sulla normativa

Fino a qualche tempo fa, esistevano due macro categorie in tema di droni: SAPR che indicava quelli usati per scopi lavorativi e gli Aeromodelli che erano di proprietà di appassionati. Solo i modelli appartenenti alla prima categoria avevano l’obbligo di essere assicurati: anche per gli appassionati era possibile pagare una assicurazione per drone da hobby, ma non era obbligatorio e la scelta era a discrezione del singolo proprietario.

Dal 15 dicembre del 2019, è entrata in vigore la nuova edizione del regolamento dell’Ente Nazionale per l’Aviazione Civile: tutti i droni che presentano funzionalità pensate per il volo automatico, come nel caso delle rotte GPS, devono avere un’assicurazione. Questa è una regolamentazione transitoria: il 1 luglio del 2020 è entrata in vigore quella europea dell’European Aviation Safety Agency.

Che cosa ha comportato questo nuovo regolamento? L’assicurazione dei droni è obbligatoria perché la categoria degli Aeromodelli è confluita in quella SAPR e “non è consentito condurre operazioni con un SAPR se non è stata stipulata e in corso di validità un’assicurazione concernente la responsabilità verso terzi, adeguata allo scopo”. In caso di mancato adempimento sono previste delle sanzioni fino 15.000 euro.

Secondo questo regolamento quindi non ci sono più differenze tra droni usati per scopi professionali o ricreativi e non ci sono differenze riguardo le dimensioni: l’unica categoria che non rientra nella normativa è quella dei droni giocattolo. Questa tipologia di prodotti è riconoscibile dal marchio “CE”: in questo caso l’oggetto è conforme alla Normativa Europea sui Giocattoli per bambini con un’età inferiore a 14 anni.

Questa normativa e le sanzioni hanno l’obiettivo di promuovere un utilizzo consapevole e responsabile di questi velivoli a pilotaggio remoto: l’assicurazione di un drone inoffensivo può rivelarsi fondamentale per la sicurezza di molti.

Qual è il vantaggio dell’assicurazione di un drone?

Secondo questa nuova normativa, assicurare ogni drone è fondamentale perché permette a tutti gli utenti, a fronte del pagamento di una polizza, di essere tutelati in caso di imprevisti o danni causati dal drone; questi oggetti infatti molto spesso causano dei danni economici ingenti a strutture, oggetti e spesso anche a terze persone. Per questo motivo è necessario procedere anche con l’assicurazione di un drone di 300 grammi.

Assicurazione drone: tipologie di polizze e costi

Le compagnie assicurative sono venute incontro a questa nuova normativa, garantendo alle persone nuovi tipi di polizze dedicate: gli aeromobili a pilotaggio remoto per esempio sono stati inseriti in molte polizze che già esistevano come quelle destinate al capofamiglia. Un’altra opzione interessante è quella della polizza collettiva che consiste in una polizza con un solo contraente, di inserire più beneficiari assicurati. Questa soluzione è valida solo per chi usa il drone per scopi ricreativi e comporta un risparmio economico notevole.

Il costo per l’assicurazione di un drone è variabile a seconda della tipologia di drone: si può passare da qualche decina di euro ad un massimale di 1 milione di euro. Per trovare la soluzione più idonea è possibile sfruttare i servizi online o rivolgersi a diverse agenzie assicurative, richiedendo dei preventivi.