Torna la truffa degli appartamenti in affitto per gli studenti, l’ultimo caso a Napoli 

Finti locatori si fanno dare dagli studenti la caparra per l'appartamento in affitto e poi spariscono, la truffa continua a mietere vittime.

Foto di Riccardo Castrichini

Riccardo Castrichini

Giornalista

Nato a Latina nel 1991, è laureato in Economia e Marketing e ha un Master in Radio, Tv e Web Content. Ha collaborato con molte redazioni e radio.

Settembre è il mese in cui molti studenti si adoperano per la ricerca di un appartamento in affitto che gli consenta di vivere vicino alla propria università. Come spesso accade, all’aumentare della domanda di un bene cresce anche la probabilità che vi siano delle truffe ai danni dei consumatori. L’ultima in tal senso è stata segnalata sui gruppi Facebook dedicati agli affitti, in questo caso nella città di Napoli, con alcuni utenti che riferiscono di locatori che dopo aver fatto visionare la casa e incassato la caparra per l’affitto dagli studenti, spariscono con i soldi facendo perdere le proprie tracce.

Appartamenti in affitto, la truffa per gli studenti

Il calo di immobili in affitto che si registra in molte città universitarie crea terreno fertile per chi intende truffare gli studenti. Il meccanismo è più o meno sempre lo stesso, con gli annunci di case molto convenienti per prezzo e posizione che vengono pubblicati sui gruppi Facebook dedicati e i finti proprietari di casa che spariscono dopo aver incassato i soldi della caparra.

Le ultime segnalazioni di questo tipo di raggiro arrivano da Napoli, dove un locatore che propone una casa in affitto nel quartiere Materdei è scappato dopo essersi fatto consegnare dai malcapitati la caparra per la casa. In questo caso la truffa è stata organizzata in maniera molto credibile, visto che il locatore, prima di sparire, ha anche mostrato l’abitazione agli interessati.

Le vittime della truffa

A spiegare nel dettaglio il procedimento della truffa degli affitti per studenti è stata una ragazza con un messaggio pubblicato sempre all’interno dei gruppi social dedicati alle locazioni. “All’inizio – scrive – vi farà vedere la casa. Dentro ci saranno gli studenti, quindi sarete presi in inganno da questa cosa. Spoiler: una volta fatto il bonifico inventerà 300 scuse diverse”. “Al momento in cui gli direte che siete a Napoli per entrare in casa – ha aggiunto la studentessa – o sparisce o inventerà scuse. Tra l’altro metterà anche una certa pressione per questo benedetto bonifico. Non ci cascate, amici”.

Il fenomeno si estende a macchia d’olio

Il caso segnalato a Napoli non è purtroppo un fenomeno isolato. A gennaio scorso, ad esempio, una truffa dalla simile composizione era stata effettuata a Roma ai danni di tre studenti israeliani giunti nella Capitale per frequentare i corsi presso La Sapienza.

Il gruppo di fuorisede, in cerca di un affitto breve, aveva visto sul portale Immobiliare.it un appartamento nel centro storico della città per il cui affitto erano chiesti in totale 1500 euro al mese. Avevano quindi contatto l’inserzionista, un certo Luca, che li aveva invitati a visionare la casa e che per fermarla aveva chiesto loro una caparra di 500 euro a testa. A operazione conclusa i tre studenti truffati avrebbero dovuto prendere possesso dell’immobile il giorno successivo, ma così non è stato.

Luca, infatti, era in realtà un cittadino pakistano che aveva esso stesso preso in affitto l’immobile al fine di realizzare la sua truffa. Una volta entrato nella casa, aveva sottratto le immagini della stessa da Booking e iniziato a pubblicare annunci finti sui social per ottenere richieste d’affitto dagli interessati. Quando i tre studenti si sono resi conto del raggiro era già troppo tardi, con il finto locatore che era già sparito con i soldi.