Nella classifica delle città più congestionate al mondo c’è un’italiana. È stato analizzato come traffico e caos urbano hanno allungato i tempi di viaggio degli automobilisti in diverse parti del mondo, dove – per spostarsi da un punto all’altro – si fa più fatica a muoversi, mettendo a rischio la propria salute e dovendo fare i conti con una vivibilità sempre peggiore.
Ecco cosa dicono i dati.
La classifica delle città più congestionate al mondo
Come ogni anno, è stato pubblicato il report “TomTom Traffic Index 2022”, un’analisi sull’indice di traffico che coinvolge 390 città in 56 Paesi diversi sparsi in sei Continenti. L’analisi del traffico classifica le città di tutto il mondo in base ai tempi medi di percorrenza dei viaggiatori e, proprio quest’anno, ha tenuto conto dell’impatto finanziario dell’aumento dei costi del carburante e della congestione dovuta al traffico, insieme al consumo di carburante/kWh e alle emissioni di CO2 durante la guida di auto a benzina, diesel o Bev in tutte le 390 città.
I dati in tempo reale sono stati raccolti da 600 milioni di dispositivi attivi, inclusi navigatori satellitari, app per smartphone e sistemi telematici, e sono stati combinati tenendo conto del tasso di inflazione dei diversi Paesi. I calcoli delle emissioni sono stati poi effettuati inserendo la velocità, l’efficienza e il tipo di carburante di un veicolo in uno strumento di simulazione sviluppato presso l’Università di tecnologia di Graz. L’insieme di tutti questi dati, e la successiva analisi dei risultati, ha permesso infine agli esperti di stilare la classifica.
Caos traffico: la città italiana messa peggio
Tenendo conto di quelli che sono i tempi di percorrenza: Londra si è classificata al primo posto tra tutte le città studiate per il più alto consumo di carburante per miglio nel 2022. L’anno scorso, in media, ci sono voluti 1,47 litri di benzina o 1,27 litri di diesel per percorrere solo 16 chilometri attraverso la capitale. Un dato questo che si è tradotto in un aumento del 2,5% rispetto al 2021 e in maggiori rischi, anche per la salute: con un aumento del consumo di carburante, che è aumentato di 33% nelle ore di punta a Londra, c’è stato infatti anche un significativo aumento delle emissioni. “Un lavoratore medio della City che ha guidato per sei miglia (10 chilometri), da e verso il lavoro cinque giorni alla settimana, nel 2022 ha emesso 272 chili in più di anidride carbonica viaggiando nelle ore di punta”, si legge nel rapporto.
La situazione, però, non è migliore in Italia, dove i tempi di percorrenza e le emissioni non rincuorano se si prendono in considerazione le città principali. Non a caso, al quinto posto delle città più congestionate al mondo troviamo Milano: qui per spostarsi nelle ore di punta sono stati stimati tempi di percorrenza pari a un’ora e 7 minuti in media per soli 10 chilometri (per cui basterebbero in media 30-35 minuti). A Londra per lo stesso percorso, nelle ore di punta, si impiega circa un’ora e 25 minuti.
Secondo la classifica Inditex, tra le città più congestionate al mondo (in ordine, dal primo posto dove la situazione è peggiore a quello dove è un po’ migliorata), nelle prime dieci posizioni in classifica troviamo:
- Londra;
- Bengaluru;
- Dublino;
- Sapporo;
- Milano;
- Pune;
- Bucarest;
- Lima;
- Manila;
- Bogota.
Qual è la situazione in Italia
Non tra le prime 10, ma comunque abbastanza in alto nella classifica, troviamo altre due città italiane, rispettivamente alla dodicesima e quindicesima posizione ci sono infatti Roma e Torino.
Palermo invece è la quarta città italiana messa peggio in quanto a traffico, ma a livello mondiale occupa la posizione 66 della classifica. Poi c’è Messina (quinta italiana, 77esima al mondo) e a seguire Catania, Napoli e Firenze (in posizione 112, 114 e 124 della classifica mondiale). Genova e Reggio Calabria chiudono invece l’elenco delle prime dieci in Italia, posizionandosi invece alle posizioni 141 e 142 della classifica globale.
Modena è invece la città più “virtuosa”, in fondo alla classifica italiana, in quella mondiale occupa la posizione 377. Penultima, infine, è Brescia, che comunque porta a casa un buon risultato anche a livello globale, posizionandosi alla posizione 350, seguita da Taranto (347esima), Reggio Emilia (334esima) e Parma (329esima).