Con l’inflazione che continua a incalzare e con il costo della vita che aumenta sempre di più per le famiglie è diventato fondamentale risparmiare. Ma se sono state messe in atto tutte le tecniche possibili per mettere da parte qualche euro senza riuscirci come fare? Individuando ed eliminando le spese superflue, quelle che sommate fanno perdere anche centinaia di euro all’anno senza che ce ne si accorga.
Indice
Cosa si intende per spese superflue
Le spese non necessarie sono quelle superflue. Non riguardano i bisogni primari come l’affitto, l’istruzione o il cibo ma comprendono i bisogni secondari come ad esempio il caffè al bar tutti i giorni e gli abbonamenti alla pay tv che non si utilizzano.
Molto spesso non ci si rende conto che anche una piccola spesa costante può alla fine dell’anno pesare sul bilancio familiare.
Ecco un esempio:
Giacomo prende un caffè al bar ogni giorno e spende 1,20 euro. Tale cifra gli sembra non rilevante ma alla fine del mese scopre di aver speso quasi 440 euro all’anno per quel piccolo gesto quotidiano. Per risparmiare Giacomo potrebbe acquistare insieme ai colleghi una caffettiera elettrica che in media costa 40 euro e fare a turno per la scatola di cialde.
Tra le principali spese superflue da eliminare per risparmiare ogni anno centinaia di euro ci sono:
- gli abbonamenti che non si utilizzano;
- le cene e gli aperitivi inutili;
- gli acquisti compulsivi di vestiti e scarpe;
- le spese tecnologiche non indispensabili;
- i consumi domestici.
Gli abbonamenti che non si utilizzano
Quasi tutti gli italiani hanno un abbonamento digitale, ad esempio per delle riviste o dei corsi online. Fin qui nulla di male. Il problema, però, si presenta quando continuano a restare attivi anche se non vengono utilizzati.
Un altro esempio classico è quello delle piattaforme di streaming per le quali le famiglie pagano più abbonamenti in contemporanea anche se poi ne usano uno solo.
Considerando che in media il costo di ognuno è di circa 9,99 euro al mese, il risparmio, eliminandone anche uno solo, è di circa 120 euro all’anno.
Per capire se si sta sostenendo una spesa per un servizio che non si utilizza, si potrà controllare ogni mese il proprio estratto conto e annullare gli addebiti automatici.
Un’altra soluzione è quella di condividere l’abbonamento con un familiare in modo legale.
Pasti fuori casa e aperitivi
Tra le spese superflue da eliminare per risparmiare ci sono anche i pranzi fuori casa quando si è a lavoro e gli aperitivi inutili.
I primi, con solo il primo piatto, acqua e caffè, possono arrivare a costare anche 15 euro, per cui in una settimana si spendono 75 euro, in un mese oltre 300 euro mentre in un anno quasi 4mila euro circa. Portare un pranzo da casa costa molto meno.
Lo stesso discorso vale per gli aperitivi in quanto di solito il costo per ognuno – ipotizzando una sola consumazione – è di circa 8 euro.
Farne 3 a settimana significa spendere quindi circa 30 euro per cui in un mese si arriva a 120 euro. Se tale cifra si somma ai 300 euro per i pranzi fuori, il totale complessivo è di 420 euro al mese che potrebbe essere invece essere destinato per qualche spesa imprevista.
Per risparmiare dunque 100 o 200 euro al mese si potrebbero limitare gli aperitivi a 2 e pranzare al ristorante solo 1 volta alla settimana.
Gli acquisti compulsivi di vestiti e scarpe
Le spese fatte d’impulso solo per noia o per il desiderio di gratificazione si dovrebbero eliminare per poter risparmiare centinaia di euro in un anno.
Molte di esse, come vestiti o scarpe mai indossate, avvengono solitamente per i saldi, con gli sconti ma anche per newsletter promozionali.
Il problema è che si spendono cifre importanti senza migliorare davvero la qualità del proprio guardaroba.
Per risparmiare su tali spese superflue si dovrebbe:
- attendere 24 o 48 ore prima di effettuare l’acquisto;
- fare una lista degli oggetti che realmente servono e attenersi a essa;
- disattivare le notifiche di sconti e le app di e-commerce per avere meno tentazioni;
- scambiare o vendere gli oggetti accumulati invece di acquistarne di nuovi.
Ecco un esempio:
Giacomo ogni settimana acquista un capo di abbigliamento a 20 euro circa perché in sconto. Si rende conto che in un anno spende circa 1.000 euro per cui decide di acquistare pochi capi durevoli, di buona qualità e intercambiabili. In questo modo risparmia anche più di 500 euro all’anno.
Spese tecnologiche non indispensabili
Ci sono anche le spese tecnologiche tra quelle superflue da eliminare. Il mercato propone infatti di continuo dei nuovi smartphone, smartwatch e auricolari, tablet, console e computer, e in molti acquistano nuovi modelli solo per essere alla moda o per abitudine senza un reale bisogno.
Cambiare uno smartphone ogni 18 mesi anche se il vecchio modello funziona ancora bene, però, è una spesa inutile che incide molto sul proprio budget così come l’acquisto di piccoli gadget come i power bank o gli altoparlanti bluetooth.
Per risparmiare notevoli cifre ogni anno è necessario quindi resistere agli aggiornamenti continui, utilizzare i dispositivi fino a che funzionano e acquistare solo ciò che serve realmente.
I consumi domestici
Tra le spese superflue che sono spesso sottovalutate ci sono anche alcuni consumi domestici come le luci che si lasciano accese, i condizionatori a temperature troppo basse e gli elettrodomestici in stand-by.
L’Enea ha stimato ad esempio che questi ultimi definiti “fantasma” consumano da 1 a 4 watt all’ora ovvero 24-96 watt al giorno e possono pesare anche per l’8% sulla bolletta della luce ovvero più di 200 kilowattora all’anno che si traducono in circa 65 euro.
Ecco qualche esempio:
- il caricabatterie dello smartphone lasciato nella presa senza il dispositivo può consumare fino a 7 kilowattora all’anno;
- lo spazzolino elettrico lasciato sempre sulla base da ricaricare consuma quasi 7 kWh all’anno;
- il microonde lasciato in standby se non ha la funzione eco può consumare fino a 31 kWh all’anno.
Questi sono solo alcuni esempi ma sono tanti i dispositivi che restano spesso in stand-by per intere giornate.
Per risparmiare senza fatica, si dovrebbero staccare dalla presa gli apparecchi che non servono oppure utilizzare delle ciabatte con interruttore così da spegnerli tutti assieme in un attimo.
Nel caso delle luci, si dovrebbero sempre spegnere quando ci si sposta da una stanza all’altra mentre i condizionatori dovrebbero essere impostati durante il giorno a una temperatura massima di 24 gradi.
Tagliare le spese superflue, quindi, significa controllare con attenzione ciò che si fa quotidianamente e scegliere sempre con consapevolezza evitando sprechi e valorizzando ciò che serve davvero.