Sabato 4 gennaio è la data ufficiale dell’inizio dei saldi invernali in tutta Italia – fatta eccezione per la Valle d’Aosta, che ha iniziato in anticipo, e il Trentino Alto Adige, con date sfalsate rispetto al resto del Paese -. L’Ufficio Studi Confcommercio stima che saranno ben 16 milioni le famiglie coinvolte nello shopping invernale. Ogni persona spenderà circa 138 euro, per un giro d’affari di 4,9 miliardi.
La Confederazione ha però lanciato un monito ai tanti consumatori che si ammasseranno in negozi e centri commerciali alla ricerca dell’occasione perfetta: occhi aperti e attenzione alle truffe e ai comportamenti scorretti di esercenti e catene. Vediamo quali sono i consigli pratici per evitare fregature.
Indice
Resi, carta di credito e prezzi: a cosa stare attenti
Cinque i fattori da considerare durante i saldi, come ricordano Confcommercio e la Federazione Moda Italia:
- cambi;
- prova dei capi;
- pagamenti;
- prodotti in vendita;
- indicazione del prezzo.
La legge non prevede l’obbligo di far cambiare il capo al cliente dopo averlo acquistato in un negozio fisico. Tale possibilità è lasciata alla discrezione del negoziante. Il Codice del Consumo impone però l’obbligo di riparazione o sostituzione in caso il prodotto sia danneggiato o non conforme. In alternativa, il cliente deve essere rimborsato, almeno parzialmente.
Discorso diverso invece per gli acquisti online. In questo caso i cambi e la rescissione del contratto sono sempre garantiti entro i 14 giorni dalla ricezione del pacco o dall’attivazione del servizio, indipendentemente dalla presenza di difetta. Fanno eccezione i prodotti su misura o personalizzati.
Occhi aperti pure sulla prova dei capi: anche in questo caso il negoziante non deve garantirla. Gli esercenti devono invece possedere il Pos, accettando le carte di credito e favorendo le transazioni cashless.
Per quanto riguarda i prodotti in saldo, devono avere carattere stagionale o appartenere a vecchie collezioni, oltre a subire un notevole deprezzamento. A proposito: sul cartellino deve essere indicato il prezzo di base, lo sconto applicato e il prezzo finale.
Saldi invernali 2025 più ricchi in Italia
Lo dice l’ultima indagine Format Research per Confcommercio: ben 6 italiani su 10 si preparano a cercare offerte. Quasi la metà, il 49%, approfitterà dei saldi per acquistare un articolo che desidera da tempo. A farlo saranno soprattutto i consumatori più giovani.
I saldi invernali del 2025, almeno su carta, dovrebbero essere lievemente più ricchi dell’anno precedente. Aumentano gli acquirenti che prevedono di spendere di più durante i saldi (passano dal 20,2% al 22,1%), anche se non cambierà particolarmente il numero di clienti nei negozi. Quasi un italiano su sette farà acquisti sia in negozi fisici che online.
Queste le categorie di prodotti più cercati:
- abbigliamento (93,9%);
- calzature (76%);
- biancheria intima (40,7%).
Circa il 64% dei negozi offrirà sconti fino al 30% sui prodotti in saldo.
Codacons meno ottimista, la guida anti truffa
Sono meno positive le stime del Codacons, che parla di un giro di affari che non supererà i 4 miliardi complessivi. Non ci sarà alcun “picco negli acquisti“, ha spiegato il presidente Carlo Rienzi, parlando di portafogli vuoti a causa delle festività natalizie e degli acquisti già fatti nella settimana del Black Friday.
Anche l’associazione per la difesa dei consumatori ha elencato alcune buone pratiche da adottare durante il periodo dei saldi. Tra queste:
- conservare sempre lo scontrino;
- visitare i negozi prima dei saldi per confrontare i prezzi e valutare l’effettivo sconto;
- diffidare dagli sconti superiori al 50%;
- evitare i negozi che non espongono i prezzi;
- rivolgersi alle autorità in caso di fregature.
È importante poi avere ben chiara l’idea del prodotto che si intende acquistare, per evitare spese impulsive dettate dai prezzi bassi.