Il governo ha annullato le multe emesse ai cosiddetti no-vax, cioè alle persone con più di 50 anni che nel 2022, durante il governo Draghi, non avevano rispettato l’obbligo di vaccinazione contro il Covid-19. Questo provvedimento sarà però valido soltanto per coloro che non hanno mai pagato la sanzione. Chi l’ha pagata infatti non riceverà nessun rimborso.
La decisione del governo è arrivata per limitare la spesa necessaria a annullare queste multe. Il loro incasso infatti era stato messo a bilancio, 180 milioni di euro. Non esiste una stima precisa di quante persone non abbiano pagato la sanzione.
Multe annullate ai no-vax: niente rimborsi a chi ha pagato
Dopo due anni di rinvii, il Governo Meloni ha deciso di annullare le multe agli over 50 e ai membri del personale medico che rientravano tra le categorie indicate dal Governo Draghi come sottoposte all’obbligo vaccinale. Nel decreto cosiddetto Milleproroghe c’è una norma che cancella completamente qualsiasi debito con lo Stato dovuto a questa sanzione.
L’articolo prevede però una particolarità: vengono graziate soltanto le persone che non hanno mai pagato. Niente rimborsi quindi a chi non si è vaccinato e ha pagato i 100 euro di multa che lo Stato gli ha imposto. Questo dettaglio dovrebbe limitare la spesa per lo Stato in un momento in cui le finanze pubbliche sono molto in difficoltà.
Non è chiaro quanti soldi lo Stato avrebbe dovuto incassare da queste multe. Le stime del numero di persone over 50 non vaccinate nel 2022 parlano di 1,5-2 milioni di individui, con le più precise che si fermano a 1,8 milioni. Di conseguenza gli incassi messi a bilancio sono di 180 milioni di euro, 100 per ogni persona multata, tanto era l’importo delle sanzioni. Non ci sono però dati certi su quante persone abbiano pagato e, quindi, quanti soldi lo Stato effettivamente spenderà per questa misura.
I dubbi di Forza Italia sull’annullamento delle multe ai no-vax
La norma che annulla le multe ai no-vax fa parte di un decreto, il Milleproroghe, che incorpora un miscuglio di norme che, ogni anno dal 2001, i governi prorogano perché non sono in grado di rendere strutturali, cioè di lungo periodo. Entro 60 giorni dalla sua approvazione in Consiglio dei ministri però, questo decreto andrà approvato dal Parlamento. I passaggi parlamentari del Milleproroghe sono sempre molto complessi, perché ogni gruppo di interessi prova a fare pressione per inserire determinate norme che prolunghino la durata di determinati benefici.
Per questa ragione non è ancora totalmente certo che le multe ai no-vax saranno annullate nel modo previsto dal testo originale. L’intero partito di Forza Italia, dal quale dipende la maggioranza di Governo, si è detto infatti contrario alla norma. Già di recente i deputati e i senatori di FI si sono dimostrati in grado di far naufragare un progetto della maggioranza, come accaduto per la proroga dello sconto di 20 euro sul canone Rai.
Se Forza Italia dovesse opporsi in Parlamento all’annullamento delle multe, la legge potrebbe cambiare ancora. Si preannuncia quindi un altro scontro con la Lega, sostenitrice invece della necessità di annullare le multe ai no-vax.