Multe ai condomini se il riscaldamento è troppo alto: le nuove regole

Ci aspetta un inverno di razionamenti: nuove regole per il riscaldamento di uffici e abitazioni private e multe salate per chi alza troppo le temperature

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Federica Petrucci

Editor esperta di economia e attualità

Laureata in Scienze Politiche presso l'Università di Palermo e Consulente del Lavoro abilitato.

Pubblicato: 4 Settembre 2022 12:24

Ci aspetta un inverno di razionamenti: per il riscaldamento di uffici pubblici e abitazioni private sono state annunciate infatti nuove regole che puntano a ridurre gli sprechi di energia, con conseguenti multe salate per chi alza troppo la temperatura del termostato.

Ecco le linee guida governative per i prossimi mese.

Temperatura fissa e un’ora in meno di riscaldamento: le nuove regole

Come già successo questa estate con l’aria condizionata, anche questo inverno il ministero della Transizione ecologica ha intenzione di stabilire dei limiti all’uso del riscaldamento negli uffici pubblici. Rispetto agli scorsi mesi, però, la novità è che adesso anche le abitazioni private saranno tenute sotto controllo.

Si tratta di un vero e proprio razionamento dell’energia (con tanto di lockdown energetico), con cui è stato deciso che le temperature non dovranno superare i 19 gradi (mentre negli anni passati il limite era stato fissato a venti), anche se non è esclusa in caso di emergenza l’ipotesi di scendere di due gradi invece di uno e, quindi, di fissare le temperature massime a 18 gradi in inverno.

Inoltre, l’orario di riscaldamento – specie per gli edifici centralizzati – dovrà essere ridotto di un’ora e un taglio di 15 giorni al periodo di accensione dei termosifoni, che farebbe slittare il calendario dei riscaldamenti a novembre. Si prevedono alcune eccezioni: le regole non andranno applicate “agli edifici adibiti a luoghi di cura, scuole materne e asili nido, piscine, saune e assimilabili e agli edifici adibiti ad attività industriali, artigianali e simili per i quali le autorità comunali abbiano già concesso deroghe ai limiti di temperatura dell’aria, oltre che agli edifici che sono dotati di impianti alimentati prevalentemente a energie rinnovabili”.

Razionamento e temperature in condomini e uffici: controlli e multe

L’approvazione di nuove regole, ovviamente, deve essere sempre accompagnata da un sistema di controllo che assicuri il rispetto delle stesse. E cosa ha intenzione di fare il ministero per far sì che i limiti di temperatura e orario fissati per i riscaldamenti negli edifici non vengano raggirati?

Stando a quanto emerso, sarà la polizia locale a occuparsi dei controlli – a campione – che riguarderanno uffici della pubblica amministrazione, scuole e abitazioni private (in particolare quelle con riscaldamento centralizzato). Nel caso dei condomini, sarà l’amministratore a doversi assicurare che i nuovi orari di razionamento dell’energia e la temperatura fissata per il riscaldamento dei singoli appartamenti sia in linea con le direttive governative aggiornate. Attenzione però, gli amministratori dovranno occuparsi di regolare la temperatura, ma la responsabilità ricade anche sul singolo in caso di mancato rispetto delle regole.

Non è stato ancora definito un protocollo né è stata emessa una circolare che definisca il concorso della colpa, tuttavia in questi casi è stato già affermato che nei condomini si rischiano multe fino a 3mila euro se si riscontrano irregolarità. Con questa attenzione maggiore ai consumi, ha spiegato il ministro della Transizione ecologica, Roberto Cingolani, si potranno “conseguire risparmi variabili tra 3 e 6 miliardi di metri cubi di gas in un anno”.

“È un piano abbastanza sostenibile e leggero, soprattutto dal punto di vista della vita dei cittadini – ha poi aggiunto il ministro Cingolani – e a questo si somma il piano industriale che stiamo definendo con Confindustria. Il programma prevede che entro il 15 ottobre il piano integrato di risparmio gas civile e industriale possa essere presentato, come da agenda, alla Commissione europea”.