Luce a prezzo fisso o variabile: quale conviene

Quando è meglio optare per una tariffa della luce a prezzo fisso e quando per una variabile per proteggere il bilancio familiare

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Alessandra Di Bartolomeo

Giornalista di economia

Giornalista esperta di risparmio, ha maturato una vasta esperienza nella divulgazione di questioni economiche.

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I prezzi dell’energia elettrica sono sempre più ballerini per cui molte famiglie per risparmiare si chiedono se convenga scegliere una tariffa della luce a prezzo fisso o variabile. Rispondere a questa domanda, però, non è semplice perché per entrambe le opzioni ci sono vantaggi e svantaggi. Ecco dunque qual è la differenza e quale converrebbe scegliere e perché.

Che differenza c’è

Scegliere una tariffa della luce a prezzo fisso o variabile dipende dalle proprie esigenze quotidiane.

Prezzo dell’energia bloccato

La prima è quella in cui il costo unitario del kilowattora resta lo stesso per tutta la durata del contratto che di solito è di 12 o di 24 mesi. Grazie a tale tariffa c’è la possibilità di pianificare le spese dell’energia con una maggiore precisione e ci si può proteggere da eventuali rincari.

Se però il prezzo scende con tale tipologia di tariffa non si può beneficiare del ribasso per cui il rischio è quello di spendere di più rispetto all’altra opzione.

Prezzo dell’energia variabile

Le tariffe luce per la casa a prezzo variabile, invece, sono legate, come detto, all’andamento del mercato e variano automaticamente in base ai cambiamenti dell’indice di riferimento che è il Pun ovvero il Prezzo Unico Nazionale.

Diversamente, le altre componenti, come la spesa per il trasporto energia, quella per la gestione del contatore e gli oneri di sistema seguono di solito gli aggiornamenti tariffari stabiliti dall’Autorità. È importante però verificare ciò nella parte del contratto relativa alle condizioni economiche e nella scheda sintetica.

Se si opta per un’offerta a prezzo variabile, spiega l’Arera, è necessario verificare che insieme all’indicizzazione del prezzo sia evidenziata anche la frequenza delle possibili variazioni.

Inoltre il venditore deve indicare il meccanismo di indicizzazione adottato sia nel contratto che nella scheda sintetica e deve essere presente anche il prezzo massimo raggiunto negli ultimi 12 mesi e il periodo in cui quest’ultimo è stato applicato.

Per quanto riguarda i vantaggi e gli svantaggi, chi sceglie questa tariffa paga di meno se il prezzo dell’energia elettrica cala mentre paga di più se aumenta. Si tratta quindi di una formula rischiosa in quanto può portare sia a un buon risparmio che a un forte rincaro.

Quale tariffa energetica conviene?

Chi preferisce la certezza alle opportunità dovrebbe scegliere una tariffa della luce a prezzo fisso. In questo modo, infatti, si riduce al minimo il rischio di rincari inattesi. Inoltre, dovrebbe optare per tale soluzione chi:

  • desidera pianificare con anticipo le spese;
  • non vuole controllare mensilmente l’andamento del mercato.

Potrebbe essere la formula ideale per le famiglie che vogliono tenere sotto controllo il proprio budget e per le piccole attività che hanno la necessità di gestire i costi correnti e non possono permettersi le fluttuazioni improvvise del mercato.

Dovrebbero invece scegliere una tariffa a prezzo variabile coloro che puntano a cogliere le opportunità offerte dal mercato senza restare vincolati per un lungo periodo a un prezzo bloccato che potrebbe risultare più elevato di quello reale dell’energia.

Tale piano è inoltre ideale per chi segue con maggiore attenzione i trend energetici.

🔒 Prezzo bloccato 📈 Prezzo variabile
✅ Stabilità della spesa, nessuna sorpresa in bolletta ✅ Possibilità di risparmiare quando i prezzi all’ingrosso calano
✅ Sicurezza per famiglie e imprese ✅ Maggiore flessibilità contrattuale
✅ Utile in periodi di forte volatilità dei mercati ✅ Spesso offerte senza costi fissi aggiuntivi
❌ Prezzo spesso più alto in condizioni di mercato favorevoli ❌ Rischio di bollette alte in caso di rialzi improvvisi
❌ Vincoli contrattuali (12/24 mesi) ❌ Minore prevedibilità dei costi
❌ Meno flessibilità nel cambiare fornitore ❌ Esposizione a shock geopolitici ed energetici