“M’illumino di Meno”, è la giornata Nazionale del Risparmio Energetico

Un'iniziativa promossa dal 2005 dal programma Caterpillar di Rai Radio2 per diffondere la cultura della sostenibilità ambientale e del risparmio delle risorse

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Matteo Paolini

Giornalista green

Nel 2012 ottiene l’iscrizione all’Albo dei giornalisti pubblicisti. Dal 2015 lavora come giornalista freelance occupandosi di tematiche ambientali.

Pubblicato: 16 Febbraio 2023 09:48

L’iniziativa M’illumino di Meno, organizzata dalla trasmissione radiofonica Caterpillar di Rai Radio 2, torna anche per il 2023. La novità più importante di questa 19esima edizione è la recente istituzione della Giornata Nazionale del Risparmio Energetico e degli Stili di Vita Sostenibili, riconosciuta dalla Repubblica, che si terrà d’ora in avanti il 16 febbraio, data della prima edizione della campagna

La nascita di M’illumino di Meno

La prima edizione di M’illumino di Meno si tenne il 16 febbraio 2005, in coincidenza con l’entrata in vigore del Protocollo di Kyoto. In quell’occasione, Caterpillar decise di lanciare un appello agli ascoltatori e alle ascoltatrici, chiedendo loro di spegnere tutte le luci non indispensabili, come gesto di attenzione per l’ambiente. Da allora, l’iniziativa è diventata una campagna nazionale per il risparmio energetico e gli stili di vita sostenibili.

Da 19 anni M’illumino di Meno promuove stili di vita sostenibili

Nel 2005, la trasmissione Caterpillar ebbe l’idea di coinvolgere il pubblico in una grande festa degli stili di vita sostenibili, con l’aiuto di alcuni scienziati che elaborarono un decalogo sul risparmio energetico attuabile nella vita di tutti. All’epoca, l’ambientalismo era un tema di nicchia. Dopo 19 anni, i temi affrontati dalla campagna sono diventati l’asse portante delle politiche governative a livello nazionale, europeo e globale. Nel frattempo, si è ampliato il mercato della green economy, ovvero di coloro che producono beni, tecnologie e servizi per la tutela dell’ambiente. Questo dimostra che la transizione ecologica conviene da tutti i punti di vista.

Il riconoscimento del Parlamento italiano

Con l’arrivo della 19esima edizione, M’illumino di Meno ha superato la maggiore età e si è guadagnata una postazione fissa nei calendari: infatti, con la conversione del Decreto Legge n. 17/2022, il Parlamento italiano ha istituito la Giornata Nazionale del Risparmio Energetico e degli Stili di Vita Sostenibili, riconosciuta dalla Repubblica. Ogni 16 febbraio, data della prima edizione della campagna, la comunità di M’illumino di Meno fa festa.

Azioni condivise a sostegno dell’ambiente

Negli anni, Rai Radio2 con Caterpillar ha proposto numerose iniziative condivise, come piantare alberi, scegliere la mobilità dolce, spegnere le luci, organizzare cene anti-spreco a lume di candela. In questo modo, M’illumino di Meno ha promosso e raccontato in radio la crescita di una grande comunità energetica, composta da associazioni, scuole, università e persone che producono energia sostenibile in molti modi diversi, come chi pedalando verso il lavoro, chi installando pannelli fotovoltaici o chi coltivando l’orto. La Giornata Nazionale del Risparmio Energetico e degli Stili di Vita Sostenibili è la festa di questa grande comunità energetica.

Quest’anno il focus sono le Comunità Energetiche Rinnovabili

Come sempre anticipatrice di stili di vita sostenibili in via di diffusione, l’edizione 2023 di M’illumino di Meno mapperà il fenomeno crescente delle Comunità Energetiche Rinnovabili, ovvero quelle alleanze territoriali di enti pubblici e cittadini che producono e distribuiscono energia da fonti alternative.

La comunità energetica di M’illumino di Meno

Anche quest’anno la grande comunità energetica di M’illumino di Meno sarà composta da scuole, università, amministrazioni, aziende, associazioni, condomini e cittadini che aderiranno alla tradizione spegnendo le luci, pedalando, organizzando attività di educazione ambientale e riducendo il consumo energetico.

Il contributo di ENEA

In occasione di M’illumino di Meno, ENEA presenta il primo modello italiano di Comunità Energetica Rinnovabile (CER), un vero e proprio distretto urbano in grado di produrre e condividere energia ed erogare servizi ai cittadini.

Stefano Pizzuti, responsabile della Divisione ENEA di Smart energy, ha spiegato che si tratta di una microgrid virtuale che permette di integrare in modo intelligente e condiviso la produzione e l’utilizzo dell’energia, basandosi sul cittadino “prosumer” della risorsa energetica, ovvero una figura che svolge sia il ruolo di produttore che di consumatore.

Di cosa si tratta esattamente

Il modello ENEA si compone di una piattaforma che fornisce valutazioni energetiche, economiche e finanziarie per le Comunità Energetiche Rinnovabili e gruppi di autoconsumo di energia rinnovabile. La piattaforma include anche il monitoraggio dei consumi di energia e strumenti per gestire e valorizzare i comportamenti virtuosi. Attraverso i dati raccolti dai sensori presso gli utenti finali e dalle informazioni provenienti dai distributori e venditori di energia, è possibile identificare i profili di consumo più efficienti. Inoltre, un servizio di scambio di beni e servizi offre ai cittadini la possibilità di utilizzare le risorse locali in modo condiviso, in ottica di sharing economy e riduzione dell’impatto ambientale, passando dalla logica del possesso a quella dell’uso.

Uno strumento per favorire lo sviluppo delle Comunità Energetiche

ENEA ha sviluppato RECON, uno strumento online che facilita lo sviluppo di nuove CER attraverso analisi preliminari di tipo energetico, economico e finanziario, principalmente in ambito residenziale. Sulla base di informazioni come i consumi elettrici e le caratteristiche degli impianti, RECON stima la resa energetica, l’impatto ambientale, l’autoconsumo, la condivisione dell’energia e i flussi di cassa. Finora, oltre 3mila utenti, tra cui università e operatori del settore energetico, hanno adottato lo strumento.