KEY – The Energy Transition Expo 2025: l’energia del futuro tra rinnovabili, IA e idrogeno. Intervista ad Alessandra Astolfi

Alessandra Astolfi, Global Exhibition Director Divisione Green & Technology di Italian Exhibition Group, ci racconta le sfide e le opportunità della transizione green che sono al centro dell’evento KEY – The Energy Transition Expo

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Emanuela Galbusera

Giornalista di attualità economica

Giornalista pubblicista, ha maturato una solida esperienza nella produzione di news e approfondimenti relativi al mondo dell’economia e del lavoro e all’attualità, con un occhio vigile su innovazione e sostenibilità.

Pubblicato: 5 Marzo 2025 09:00

Parte oggi KEY – The Energy Transition Expo, l’evento di Italian Exhibition Group che fino a venerdì 7 marzo trasforma il quartiere fieristico di Rimini nel palcoscenico privilegiato di tutte le tecnologie per la transizione e l’efficienza energetica. Un’edizione che promette di infrangere i suoi stessi record, a partire dal numero di brand espositori presenti: più di 1.000, in aumento di oltre il 20% rispetto al 2024. Sul totale, oltre il 30% saranno internazionali.
Alessandra Astolfi, Global Exhibition Director Divisione Green & Technology di Italian Exhibition Group, ci ha raccontato le principali novità di questa edizione e il ruolo cruciale dell’intelligenza artificiale, dell’idrogeno e delle rinnovabili nel futuro dell’energia.

Quali sono i principali focus dell’edizione 2025 di KEY – The Energy Transition Expo?

Questa è sicuramente l’edizione più grande che abbiamo realizzato fino ad oggi, con oltre 1.000 espositori e un incremento di quelli internazionali, che ora rappresentano più del 30%. Key si distingue per la sua trasversalità sulla transizione energetica, con sette aree tematiche che coprono altrettanti settori merceologici. Inoltre, abbiamo un’offerta ricca di contenuti con più di 160 convegni in tre giorni, che affrontano tematiche di grande attualità e interesse, con speaker internazionali e case studies di successo.
Tra le principali novità, c’è il progetto Su.port – Sustainable Ports for Energy Transition, focalizzato sull’elettrificazione delle banchine portuali per ridurre le emissioni e sul ruolo dei porti come hub per l’eolico offshore, nell’ambito dei quali si assembleranno anche le turbine per i parchi eolici. Questo settore crescerà notevolmente nei prossimi anni, con l’obiettivo europeo di raggiungere il 34% della produzione energetica offshore dell’Unione entro il 2030.
Un altro grande tema sarà quello dell’efficienza energetica, che è il primo combustibile della transizione e presenta margini di miglioramento enormi. Nel 2024, a livello globale, il tasso dell’efficienza energetica è cresciuto solo dell’1% ma dobbiamo decisamente migliorare per raggiungere i target che il PNRR italiano ci chiede. Con la direttiva Case green, l’efficienza energetica avrà un ruolo importante negli edifici, ma sarà fondamentale anche nelle industrie e nei processi produttivi.

L’idrogeno è un altro tema chiave di questa edizione. Quali sviluppi ci dobbiamo aspettare?

L’idrogeno verde sarà un grande driver della transizione energetica. Quest’anno abbiamo ampliato l’area espositiva grazie alla collaborazione con Hannover Fairs International GmbH (HFI), filiale italiana di Deutsche Messe AG, dato che la Germania è molto avanti nella ricerca. L’Italia ha una nuova strategia nazionale sull’idrogeno e sta sviluppando le Hydrogen Valley, che sono in fase di costruzione e che dovranno essere operative entro il 2026. C’è anche il progetto Southern Hydrogen Corridor, che vede l’Italia come hub europeo per il trasporto e lo stoccaggio dell’idrogeno. A Key discuteremo delle applicazioni industriali dell’idrogeno, in particolare nei settori della manifattura e della produzione di energia. Il focus sarà anche sulle sfide legate ai costi e alle infrastrutture necessarie per un’adozione su larga scala.

Un altro tema è quello dell’intelligenza artificiale applicata al settore energetico. Quale ruolo può giocare l’IA per ottimizzare le fonti rinnovabili e la gestione dell’energia?

L’intelligenza artificiale giocherà un ruolo determinante nella transizione energetica. In fiera presenteremo numerose soluzioni, dagli strumenti di consulenza ai software avanzati, applicabili ai vari settori dell’energia. Avremo diversi panel dedicati all’argomento, che tratteranno in particolare l’ottimizzazione e la riduzione delle emissioni di CO2 attraverso un miglior utilizzo dell’energia negli edifici e il monitoraggio intelligente dei consumi aziendali.
L’intelligenza artificiale offre un’opportunità straordinaria anche per l’industria manifatturiera, dove può contribuire all’efficienza produttiva e alla riduzione degli sprechi. Nel settore offshore, invece, l’IA è fondamentale per raccogliere e analizzare dati meteo-marini in ogni fase dello sviluppo di un parco eolico, dall’individuazione del sito ottimale al calcolo dell’efficienza delle turbine. L’affidabilità dei dati è cruciale e l’IA consente di elaborare enormi quantità di informazioni con una precisione unica.
Un altro ambito di applicazione è la manutenzione predittiva, essenziale per le Smart City e le infrastrutture strategiche. Grazie all’IA, è possibile intervenire tempestivamente sui guasti e pianificare le operazioni di manutenzione prima che si verifichino problemi critici, migliorando l’efficienza e la sicurezza delle reti energetiche e dei servizi urbani.

Non solo Key, ma anche Ecomondo: le fiere attraggono sempre più operatori e investitori internazionali. Quali opportunità concrete offrono alle imprese?

Le fiere non sono più solo eventi espositivi, ma vere e proprie “community catalyst”, con un’ampia offerta formativa e informativa. La nostra vocazione internazionale è sempre più forte: abbiamo incrementato la presenza internazionale attraverso una rete di regional advisor presenti sui principali mercati, una campagna media internazionale molto potente e accordi e alleanze strategiche con le principali associazioni internazionali. Porteremo in fiera circa 350 hosted buyer qualificati provenienti da oltre 50 paesi. Offriamo non solo incontri d’affari con i fornitori e i nuovi clienti, ma anche networking e formazione, elementi chiave per il posizionamento delle aziende sul mercato globale. In questa edizione, c’è spazio per start up e progetti innovativi, per creare opportunità di dialogo tra grandi player e nuove realtà emergenti.

Rispetto alla crescente partecipazione di paesi stranieri e alla presentazione di progetti innovativi nel settore dell’energia, come si posiziona l’Italia? Stiamo procedendo nella giusta direzione per il raggiungimento degli obiettivi del Green Deal europeo o siamo in ritardo rispetto ad altri paesi?

L’Italia è un grande paese manifatturiero e occupa una posizione di rilievo nel panorama energetico europeo. Non siamo certo agli ultimi posti nella corsa alla transizione energetica, anzi, il 2024 è stato un anno record per il nostro paese. Abbiamo registrato un incremento della capacità installata di energia rinnovabile di quasi il 30% rispetto al 2023, un risultato che dimostra una crescita significativa nel settore. In particolare, l’Italia si colloca infatti tra le prime cinque nazioni europee per investimenti nell’energia solare, un ambito in cui siamo diventati una vera potenza, e anche l’eolico sta avendo uno sviluppo importante.
Il 2024 è stato anche l’anno delle batterie, poiché l’espansione della capacità di accumulo è diventata un elemento strategico essenziale. L’energia rinnovabile è, per sua natura, intermittente, e il nostro obiettivo deve essere quello di sviluppare grandi sistemi di accumulo per garantire stabilità alla rete elettrica. A Key dedichiamo ampio spazio a queste tematiche, perché le rinnovabili non solo rappresentano una soluzione per la sostenibilità ambientale e sociale, ma anche per la competitività economica del nostro paese.
L’Italia ha un enorme potenziale, è un paese ricco di sole, vento e risorse naturali che devono essere sfruttate e valorizzate al meglio. Questo è un punto chiave: Key è una vetrina fondamentale per mostrare come le rinnovabili possano essere più sostenibili non solo dal punto di vista sociale e climatico, ma anche economico.

Guardando oltre il 2025, quali sono le sfide più urgenti per accelerare la transizione energetica?

Una grande sfida è quella di coniugare la transizione energetica con la competitività. Siamo un grande paese manifatturiero, ma i costi dell’energia in Italia sono decisamente più elevati rispetto ad altri paesi Ue, quindi è cruciale garantirne stabilità e prevedibilità, in modo tale che le imprese abbiano chiari quali sono gli scenari. Serve un’accelerazione sulle rinnovabili, che non solo abbassano i costi, ma sono inclusive, creano occupazione e riducono l’impatto ambientale.