Il patto dei sindaci per il clima, l’impegno dei politici italiani

Il Patto è stato lanciato dalla Commissione UE per avallare e sostenere gli sforzi degli enti locali nell’attuazione delle politiche nel campo dell’energia green

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Matteo Paolini

Giornalista green

Nel 2012 ottiene l’iscrizione all’Albo dei giornalisti pubblicisti. Dal 2015 lavora come giornalista freelance occupandosi di tematiche ambientali.

I sindaci delle 9 città italiane selezionate dalla Commissione Europea per la Mission Climate-neutral and smart cities al 2030 hanno aderito “con convinzione” alla petizione “Un voto per il clima”. Con questa iniziativa, i sindaci chiedono ai candidati alle prossime elezioni di presentare proposte chiare e approfondite sui temi della lotta alla crisi climatica e della riduzione delle emissioni di CO2. I sindaci stessi si impegnano a promuovere azioni concrete per la tutela dell’ambiente e la riduzione dell’inquinamento nei propri territori.

Cos’è il patto dei sindaci

I governi locali svolgono un ruolo cruciale nella lotta contro i cambiamenti climatici. Adottare misure per ridurre il consumo di energia e le emissioni di CO2 è fondamentale per salvaguardare il nostro pianeta. Il Patto dei Sindaci è un’iniziativa europea che sostiene gli sforzi compiuti dagli enti locali in questo campo. Partecipare al Patto significa impegnarsi a fare la propria parte per la tutela del clima.

Il Patto dei Sindaci è considerato dalle istituzioni europee come un eccezionale modello di governance multilivello. Questo movimento, infatti, mobilizza gli attori locali e regionali ai fini del perseguimento degli obiettivi europei, rendendolo unico nel suo genere.

Il piano d’azione

Le persone sono sempre più consapevoli delle questioni ambientali e delle loro conseguenze sul nostro pianeta. Pertanto, è necessario che anche i politici si impegnino a tradurre il loro impegno in misure e progetti concreti. In questo senso, l’Alleanza per il Clima ha sviluppato un software, ECORegion, che permetterà ai firmatari del Patto di preparare un Inventario di Base delle Emissioni. Inoltre, entro due anni dalla firma, i politici dovranno presentare un Piano d’azione per l’energia sostenibile e il Clima, in cui verranno delineate le azioni principali che intendono intraprendere.

Un sostegno per le amministrazioni

I comuni spesso non hanno le risorse finanziarie e tecniche per mantenere le promesse fatte. Per questo motivo, nel Patto, sono state assegnate specifiche responsabilità alle amministrazioni pubbliche e alle reti che possono aiutare i firmatari a raggiungere i loro ambiziosi obiettivi.

I Coordinatori del Patto, comprese le province, le regioni e le autorità nazionali, offrono ai firmatari consulenza strategica nonché assistenza tecnico-finanziaria. Inoltre, le reti di enti locali, note come i Sostenitori del Patto (Alleanza per il Clima Italia ne è uno), sono impegnate ad amplificare al massimo l’impatto dell’iniziativa con attività promozionali, collegamenti tra i membri e piattaforme di condivisione delle esperienze. L’Ufficio del Patto dei Sindaci (CoMO), gestito da un consorzio di reti rappresentanti le autorità locali e regionali, offre ai firmatari e ai facilitatori del Patto assistenza a carattere amministrativo, tecnico e promozionale su base giornaliera. Infine, il coordinamento europeo di Climate Alliance fa parte dell’Ufficio del CoMO e, in collaborazione con quest’ultimo, il Centro Comune di Ricerca (Joint Research Center) della Commissione europea assiste i firmatari su questioni tecnico-scientifiche, per lo più concernenti gli inventari delle emissioni e i piani d’azione.

I firmatari si impegnano a lavorare insieme per ridurre le emissioni di gas a effetto serra e preparare le loro città agli inevitabili effetti del cambiamento climatico. L’iniziativa è sostenuta da istituzioni europee come la Commissione europea, il Comitato delle Regioni, il Parlamento europeo e la Banca europea per gli investimenti. I nuovi obiettivi al 2050 prevedono la neutralità climatica.

La petizione degli scienziati

Gli scienziati della Società Italiana per le Scienze sul Climato hanno lanciato un appello ai cittadini affinché si uniscano a loro nella lotta contro i cambiamenti climatici. Secondo gli esperti, infatti, l’Italia è particolarmente colpita dai cambiamenti climatici in atto, che avranno un impatto negativo sulle città, sull’agricoltura e sulle infrastrutture. Gli scienziati chiedono quindi ai cittadini di sostenerli nella loro battaglia per la tutela del clima e delle nostre città.

L’allarme degli esperti sul clima

Il cambiamento climatico è una minaccia sempre più presente per il nostro pianeta e per la nostra vita. I danni che sta causando e che continuerà a causare sono sempre più evidenti e preoccupanti. Le stime mostrano come nel futuro l’avanzare del cambiamento climatico ridurrà in modo sensibile lo sviluppo economico e causerà danni rilevanti a città, imprese, produzioni agricole, infrastrutture. Dobbiamo quindi fare tutto il possibile per contrastare questo fenomeno e cercare di limitarne gli effetti negativi.

Si registrano già un aumento delle ondate di calore e della siccità, con conseguenze negative sul benessere e sull’economia. In futuro, se non agiremo in modo tempestivo, la situazione potrebbe diventare ancora più critica, con un ulteriore aumento degli eventi estremi di precipitazione. È quindi importante agire subito per cercare di mitigare i cambiamenti in corso e le loro conseguenze.