Dal 2024 la metropolitana di Genova sarà gratuita: obiettivo, ridurre le auto

Dal prossimo 15 gennaio, in via sperimentale per un anno, ci sarà una vera e propria rivoluzione per il trasporto pubblico in tutta la città metropolitana di Genova

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Matteo Paolini

Giornalista green

Nel 2012 ottiene l’iscrizione all’Albo dei giornalisti pubblicisti. Dal 2015 lavora come giornalista freelance occupandosi di tematiche ambientali.

A partire dal 15 gennaio 2024, le tariffe del trasporto pubblico di Genova subiranno importanti modifiche, che mirano a renderle più convenienti e inclusive.

  • Innanzitutto, il servizio sarà completamente gratuito per i residenti nella città metropolitana fino a 14 anni e, dalle 9.30 a fine turno, anche per chi ha più di 70 anni. Questa misura mira a incentivare l’utilizzo dei mezzi pubblici da parte dei giovani e delle persone anziane, che sono tra le categorie più vulnerabili al cambiamento climatico
  • In secondo luogo, sparisce la differenza tra servizio urbano ed extraurbano. Tutti i servizi, compresi Volabus, Navebus e Trenino di Casella, saranno accessibili con un unico biglietto o abbonamento
  • In terzo luogo, il biglietto ordinario urbano diventa metropolitano e passa da 1,5 euro a 2 euro. Questa variazione di prezzo è giustificata dall’estensione della validità del biglietto, che ora copre l’intera rete AMT
  • Infine, la gratuità della metropolitana, attualmente valida solo negli orari non di punta, viene estesa a tutto il servizio. Questa novità, che sarà operativa già dal 1 gennaio 2024, riguarda solo i residenti nella città metropolitana

Nuove tariffe del trasporto pubblico di Genova: più abbonamenti e meno biglietti

Il trasporto pubblico di Genova cambia le sue tariffe, puntando sugli abbonamenti e riducendo i biglietti. Da sei tipi di abbonamenti, si passa a uno solo da 295 euro, con due opzioni speciali: una per i giovani under 26 a 200 euro e una per i redditi bassi a 120 euro. L’abbonamento mensile sarà unico a 48 euro, con una promozione di un mese gratis ogni dieci. Anche i settimanali saranno più convenienti, a 22 euro.

Trasporto pubblico di Genova: biglietti più cari per i non residenti

Cambiano radicalmente tutte le opzioni di biglietti singoli nel sistema di trasporto pubblico di Genova, con un impatto significativo per residenti e turisti.

Il biglietto urbano scompare, trasformandosi in un biglietto metropolitano unico al costo di 2 euro, valido per 110 minuti. Per l’integrato con la tratta ferroviaria urbana, il costo sale a 2,20 euro. Un’opzione inedita è il nuovo biglietto da 5 euro, con una durata di cinque ore. Inoltre, sarà possibile acquistare un carnet da 11 biglietti a 20 euro, valido su tutta la rete, e da 22 euro, includendo anche la tratta ferroviaria urbana.

Per i non residenti, considerati tutti turisti, è stata introdotta una proposta unificata: un biglietto giornaliero al costo di 10 euro. Questo sostituisce il vecchio giornaliero da 7,5 euro, precedentemente valido solo in ambito urbano. Tuttavia, il Portofino Pass per la linea 782 resta escluso dal giornaliero, avendo un costo di cinque euro a corsa.

Genova punta sul trasporto pubblico gratuito e sostenibile

Il sindaco Marco Bucci esprime entusiasmo riguardo a una grandissima rivoluzione strategica per i cittadini, affermando che è un’operazione significativa per avvicinare sempre di più i genovesi al trasporto pubblico. Bucci sottolinea l’obiettivo di rendere il trasporto pubblico gratuito, puntando a ridurre il traffico automobilistico senza diminuire la presenza di persone.

La presidente di Amt, Ilaria Gavuglio, condivide l’ambizione di diventare la prima scelta di mobilità sostenibile per l’intera città metropolitana. Gavuglio propone un abbattimento consistente del costo degli abbonamenti per favorire la fidelizzazione dei passeggeri. Sottolinea anche il successo della sperimentazione della metro gratuita negli orari di morbida, evidenziando l’importanza di questa iniziativa nell’incrementare l’utilizzo del trasporto pubblico.

Con il nuovo piano, Amt prevede un aumento di circa 15.000 abbonati e un incremento del 12% dei passeggeri. Gavuglio assicura che i costi saranno in equilibrio e che ci sarà un surplus di ricavi destinato a potenziare ulteriormente il servizio.

L’assessore alla Mobilità del Comune di Genova, Matteo Campora, evidenzia l’obiettivo di incoraggiare tutti i cittadini a sottoscrivere un abbonamento e a ridurre progressivamente il numero di auto private sulle strade.

Il problema dell’inquinamento legato alle auto private

L’inquinamento atmosferico è uno dei maggiori problemi ambientali del nostro tempo, con gravi conseguenze sulla salute umana, sugli ecosistemi e sul clima. Tra le principali fonti di inquinamento, le auto private hanno un ruolo rilevante, soprattutto nelle aree urbane, dove si concentra la maggior parte della popolazione. Le auto private emettono una serie di gas e particelle nocivi, tra cui:

  • Monossido di carbonio (CO): un gas incolore e inodore che riduce la capacità del sangue di trasportare ossigeno, causando affaticamento, mal di testa e problemi cardiovascolari
  • Ossidi di azoto (NOx): una famiglia di gas che contribuiscono alla formazione di ozono troposferico (O3) e di piogge acide, danneggiando le vie respiratorie, le colture e i materiali
  • Idrocarburi (HC): una classe di composti organici che reagiscono con gli NOx e la luce solare, formando O3 e smog fotochimico, che irritano gli occhi e le mucose e aumentano il rischio di cancro
  • Particolato (PM): una miscela di particelle solide e liquide di dimensioni variabili, che possono penetrare nel sistema respiratorio e nel sangue, provocando infiammazioni, allergie, asma e malattie cardiovascolari e cerebrovascolari
  • Anidride carbonica (CO2): il principale gas serra responsabile del riscaldamento globale, che altera gli equilibri climatici e favorisce fenomeni estremi come siccità, alluvioni, innalzamento del livello del mare e scioglimento dei ghiacci

Secondo i dati dell’Agenzia Europea dell’Ambiente (EEA), nel 2019 le auto private hanno emesso circa il 15% delle emissioni totali di CO2 nell’Unione Europea, e il 44% delle emissioni di CO2 nel settore dei trasporti. Inoltre, le auto private sono responsabili di circa il 40% delle emissioni di NOx e il 10% delle emissioni di PM10 (particolato con diametro inferiore a 10 micron) nell’UE.

Queste emissioni hanno un impatto negativo non solo sull’ambiente, ma anche sull’economia e sulla società. Si stima che i costi sanitari e sociali dell’inquinamento atmosferico in Europa siano tra i 330 e i 940 miliardi di euro all’anno, equivalenti al 3-9% del PIL dell’UE. Inoltre, l’inquinamento delle auto contribuisce alla congestione del traffico, alla riduzione della sicurezza stradale, al consumo di suolo e di risorse energetiche non rinnovabili.

Incentivare l’utilizzo dei mezzi pubblici

Per contrastare il problema dell’inquinamento legato all’utilizzo delle auto private, è necessario promuovere una mobilità sostenibile, basata su modalità di trasporto a basso impatto ambientale e sociale. Tra queste, i mezzi pubblici rappresentano una soluzione efficace ed efficiente, in grado di offrire numerosi vantaggi, tra cui:

  • Riduzione delle emissioni: i mezzi pubblici, soprattutto quelli elettrici o a gas naturale, emettono meno inquinanti per passeggero-km rispetto alle auto private. Ad esempio, un autobus elettrico emette circa il 75% di CO2 in meno rispetto a un’auto a benzina, e il 50% di NOx in meno rispetto a un’auto diesel
  • Risparmio economico: i mezzi pubblici sono più convenienti per gli utenti rispetto alle auto private, considerando i costi di acquisto, manutenzione, carburante, assicurazione, parcheggio e pedaggi. Inoltre, i mezzi pubblici generano benefici economici per la collettività, grazie alla riduzione dei costi sanitari, dei danni ambientali, degli incidenti e della perdita di tempo dovuta alla congestione
  • Miglioramento della qualità della vita: i mezzi pubblici migliorano la qualità della vita delle persone, offrendo loro maggiori opportunità di accesso ai servizi, all’istruzione, al lavoro, al tempo libero e alla cultura. Inoltre, i mezzi pubblici favoriscono la socializzazione, la salute, la sicurezza e l’equità, riducendo le disuguaglianze e le barriere di mobilità

Per incentivare l’utilizzo dei mezzi pubblici, a discapito delle auto private, sono necessarie alcune misure, tra cui:

  • Miglioramento dell’offerta: i mezzi pubblici devono essere adeguati alle esigenze e alle aspettative degli utenti, garantendo frequenza, puntualità, capillarità, comfort, accessibilità, sicurezza e informazione. Inoltre, i mezzi pubblici devono essere integrati tra loro e con altre modalità di trasporto sostenibili, come la bicicletta e il car-sharing
  • Sensibilizzazione della domanda: gli utenti devono essere consapevoli dei benefici dei mezzi pubblici e dei costi delle auto private, sia in termini economici che ambientali e sociali. A tal fine, sono utili campagne di comunicazione, educazione e partecipazione, nonché incentivi tariffari, fiscali e normativi, per favorire il passaggio dalle auto ai mezzi pubblici
  • Regolamentazione dell’offerta: le auto private devono essere sottoposte a limitazioni e disincentivi, per ridurne l’attrattiva e l’uso. Tra questi, si possono citare le zone a traffico limitato, le aree pedonali, le corsie preferenziali, i parcheggi a pagamento, le tasse di circolazione, le ecotasse e le norme antinquinamento