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Gai, macchine per l’imbottigliamento di qualità: la storia

Da 77 anni l’azienda italiana Gai si occupa di progettare e assemblare macchine imbottigliatrici, ed è leader mondiale del settore grazie ai suoi brevetti

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Redazione

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Era il 1946 quando Giacomo ed Elsa Gai costruirono le prime macchine imbottigliatrici dell’azienda italiana che, a distanza di 77 anni di attività e il passaggio di testimone tra tre generazioni, è oggi un’eccellenza internazionale. Gai Macchine S.p.a  si è costruita un nome di tutto rispetto nella filiera del food and beverage, e permette oggi di imbottigliare e sigillare in lattina bibite gassate, liquori e liquidi oleosi, oltre ai tradizionali vini e birre. Le parole d’ordine sono qualità, assistenza tecnica specializzata e sostenibilità. Oggi le macchine Gai lavorano in tutto il mondo, grazie a una continua spinta tecnologica orientata a definire gli standard produttivi di un intero settore.

Un’azienda da record, insomma, che si è saputa innovare durante tutta la sua lunga storia. Basti pensare all’invenzione del monoblocco nel 1979, divenuto il tipo di macchinario più utilizzato per l’imbottigliamento, e di cui Gai mantiene la leadership mondiale. Nel 1986 è stato il turno della scialacquatrice e del de-aeratore, pensati per esaltare gli aromi dei vini d’eccellenza.

Nel 2013 è arrivato il brevetto per il rubinetto elettro-pneumatico, per prodotti fermi, gassati e frizzanti senza compromessi, nel 2016 quello per la selezionatrice per le bottiglie. Nel 2018 e nel 2019 l’azienda ha poi costruito rispettivamente le prime macchine con rubinetto volumetrico e le prime macchine rotative per lattine. Gai è diventata leader indiscussa grazie a una costante attenzione allo sviluppo di nuove tecnologie e a una capacità produttiva che è cresciuta costantemente negli anni.

Come lavora Gai, tra alta qualità e innovazione tecnica

Le macchine Gai operano con i massimi standard qualitativi per produrre dalle 500 alle 24mila bottiglie all’ora, e utilizzano le leghe più pregiate. Sono progettate su misura e in sinergia con il cliente, per rispondere alle esigenze anche dei più grandi impianti. I fermo macchina sono ridotti al minimo, per garantire la continuità produttiva. La manutenzione è programmata con largo anticipo, l’assistenza è immediata, i ricambi sono sempre disponibili perché prodotti internamente e sono garantiti a vita. L’usato conserva inoltre un altissimo valore.

Con 6 centri di lavoro robotizzati, 4 magazzini automatici, 4 carrelli laser guidati, ha ormai una produzione automatizzata a ciclo continuo che permette di creare il pezzo finito a partire dalla materia prima, specializzata nella progettazione e nella costruzione di macchine ad alta velocità per l’imbottigliamento. Nell’azienda si realizzano parti di dimensioni eccezionali in un unico pezzo, con vantaggi sul trasporto, l’installazione e la sanificazione del monoblocco. Quando una macchina entra in funzione, la segue per tutta la sua vita attiva, garantendone la massima resa.

L’azienda produce ben il 90% dei componenti che utilizza. La carpenteria, il taglio laser, la saldatura, la lucidatura e la piegatura delle lamiere sono parte integrante del processo produttivo. La produzione è controllata fino ai più piccoli dettagli, e il metodo di lavoro permette massima flessibilità, precisione e un’immediata riproducibilità dei ricambi su richiesta a partire dal progetto originale.

Il nuovo stabilimento Gai: attenzione ai dettagli e al cliente

La spinta innovatrice di Gai si è concretizzata anche nelle importanti operazioni di espansione. Nel 1984 e nel 2017 ha aperto la sua branca francese e quella americana, Gai France e Gai America, per offrire assistenza continua e ricambi a vita ai propri clienti. Lo stabilimento italiano nel mentre si è arricchito di nuovi ambienti, con un ampliamento dell’impianto e del magazzino, la palazzina per gli uffici e l’area Ricerca & Sviluppo, con spazi operativi e amministrativi che servono per coordinare le attività in ogni parte del mondo.

La nuova struttura segue una visione totalizzante della qualità, che coinvolge i rapporti con le persone, con l’ambiente e con il territorio. Gli stabilimenti, a pochi chilometri dal centro abitato e ben collegati da autostrade e aeroporti, sono immersi nel verde. Esterni e interni sono studiati per favorire la concentrazione e minimizzare lo stress, con il controllo dei rumori e delle vibrazioni e la cura e la pulizia costanti. Lo show-room permette ai nuovi clienti di vedere le macchine in funzione, l’area accoglienza, quella ristorazione e il parcheggio multipiano per 300 vetture danno il benvenuto agli ospiti provenienti da tutto il mo