Acqua, la UE annuncia 33 azioni per la sicurezza idrica globale

Durante la United Nations Water Conference, l'UE ha confermato il suo forte impegno per la sicurezza idrica globale, annunciando 33 action

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Donatella Maisto

Esperta in digital trasformation e tecnologie emergenti

Dopo 20 anni nel legal e hr, si occupa di informazione, ricerca e sviluppo. Esperta in digital transformation, tecnologie emergenti e standard internazionali per la sostenibilità, segue l’Innovation Hub della Camera di Commercio italiana per la Svizzera. MIT Alumni.

Durante la United Nations Water Conference, che si è tenuta a New York, l’UE ha confermato il suo forte impegno per la sicurezza idrica globale, annunciando 33 action.

Gli impegni assunti dall’UE, durante la UN Water Conference, sono volti a sostenere la visione europea, secondo cui, entro il 2050, il mondo dovrebbe essere in grado di resistere all’aumento dello stress idrico, garantendo la sicurezza dell’acqua per tutti.

La Conferenza delle Nazioni Unite 2023 sull’acqua è la prima del suo genere in quasi 50 anni. Si è posta come obiettivo primario quello di mobilitare un’azione globale per la resilienza e la sicurezza dell’acqua.

L’acqua risorsa indispensabile

Focalizzare l’attenzione sull’acqua è una condizione indispensabile, perché questo bene impatta sulla salute umana e ambientale e costituisce un diritto umano. L’acqua è una condizione preliminare per il raggiungimento degli Obiettivi di Sviluppo Sostenibile e per la salute e la prosperità delle persone e del pianeta. L’aumento della concorrenza per la diminuzione delle risorse d’acqua dolce minaccia la stabilità tra le nazioni e all’interno di esse dà luogo a conflitti, spostamenti o migrazioni.

L’acqua è una risorsa indispensabile per l’economia e svolge un ruolo fondamentale nella lotta contro il cambiamento climatico, ma viene impoverita, inquinata e mal gestita.

Il fatto che 2,2 miliardi di persone, ancora, nel 2023, non abbiano accesso all’acqua potabile sicura in tutto il mondo e più della metà della popolazione mondiale non ha accesso a servizi igienici sicuri rappresenta un dato allarmante.

A questo si deve aggiungere che la pressione sia sulla qualità che sulla quantità di acqua è in aumento. Lunghi periodi di grave siccità e massicce inondazioni influenzano la disponibilità di acqua per il consumo umano. La produttività in settori strategici come l’agricoltura, l’industria e il settore energetico, nonché lo stress idrico contribuiscono al crescente rischio di instabilità.

Le crisi determinate dal cambiamento climatico, dalla perdita di biodiversità e dall’inquinamento fanno sì che il 40% della popolazione mondiale viva in zone colpite da stress idrico.

La UN Water Conference

La UN Water Conference ha evidenziato la necessità di realizzare, in tempi molto brevi:

  • il rafforzamento del ruolo dell’acqua come diritto umano fondamentale;
  • la riduzione delle pressioni sul sistema idrologico;
  • lo sviluppo di nuovi sistemi alimentari alternativi per ridurre l’uso non sostenibile dell’acqua nella produzione alimentare e nell’agricoltura;
  • la progettazione e attuazione di un nuovo sistema globale di informazione sull’acqua per orientare piani e priorità.

A questo, come ha evidenziato il Segretario Generale, deve essere integrato l’approccio su acqua, ecosistemi e clima per ridurre le emissioni di gas a effetto serra e rafforzare le comunità attraverso la realizzazione di infrastrutture resilienti e piani di trattamento delle acque reflue, per garantire che ogni persona, nel mondo, sia protetta con sistemi di allarme rapido contro le catastrofi naturali, entro il 2027, senza tralasciare la giustizia climatica e l’azione globale per limitare il riscaldamento globale a un aumento di 1,5 gradi.

La resilienza dell’acqua è fondamentale per prevenire e affrontare le attuali e future crisi sanitarie, alimentari ed energetiche.

L’impegno dell’UE

Nell’UE l’accesso all’acqua potabile sicura e ai servizi igienico-sanitari è elevato e la qualità dell’acqua in generale sta migliorando, ma con la crescente frequenza e intensità della siccità e delle inondazioni, l’UE si trova di fronte a molte sfide idriche, che richiedono nuove soluzioni.

I progressi nella riduzione dell’inquinamento delle acque causato dall’agricoltura sono in fase di stallo e la maggior parte dei corpi idrici europei non sono ancora in buono stato. Il quadro europeo così delineato impone la ricerca di soluzioni e buone pratiche, che, però, debbono avere un respiro globale.

L’UE, in seno alla Conferenza, ha affermato con vigore il suo forte impegno per la sicurezza idrica globale annunciando 33 impegni, caratterizzati dall’immediato agire.

La Water Action Agenda

La delegazione dell’UE, guidata dalla vicepresidente della Commissione Dubravka Šuica, ha presentato gli impegni volontari dell’UE nell’Agenda d’azione per l’acqua (Water Action Agenda), per accelerare i progressi globali sugli obiettivi di sviluppo sostenibile legati all’acqua.

Le priorità dell’UE sono volte a:

  • garantire l’accesso all’acqua potabile e ai servizi igienici come diritti umani;
  • proteggere e ripristinare gli ecosistemi acquatici per lo sviluppo sostenibile, la mitigazione del clima e l’adattamento;
  • promuovere un approccio più integrato alla gestione delle risorse idriche in tutti i settori;
  • promuovere la circolarità nell’uso dell’acqua per l’industria, l’energia e l’agricoltura aumentando l’efficienza idrica e il riutilizzo dell’acqua;
  • promuovere la cooperazione transfrontaliera in materia di acque, quale catalizzatore per la pace e la sicurezza;
  • mobilitare le finanze pubbliche e private, la ricerca e l’innovazione e la condivisione delle conoscenze.

L’UE riunisce una serie di impegni nella Water Action Agenda, che si basano su una serie di azioni politiche e normative, tecnologie idriche leader, così come su un ampio sostegno ai paesi partner in materia di acqua e servizi igienico-sanitari.

I contributi dell’UE sono finalizzati a:

  • sostenere il miglioramento dell’accesso all’acqua e ai servizi igienici per 70 milioni di persone in tutto il mondo;
  • garantire la sicurezza dell’acqua potabile nell’UE e migliorare la disponibilità di acqua di rubinetto negli spazi pubblici;
  • contribuire alla riduzione dell’uso dell’acqua nell’UE fissando norme di risparmio idrico per i prodotti e sviluppando forniture non convenzionali, come il riutilizzo dell’acqua trattata per l’irrigazione agricola o la desalinizzazione;
  • affrontare l’inquinamento dei fiumi e oceani, con una riduzione del 50% di pesticidi, nutrienti, antimicrobici e rifiuti di plastica in mare, nonché una riduzione del 30% delle microplastiche;
  • aumentare la ricerca e l’innovazione, l’impegno dei cittadini e gli investimenti azzurri. L’UE nel suo insieme e gli Stati membri dell’UE hanno impegnato oltre 1,4 miliardi di euro dal 2021 al 2024 e sono attesi impegni aggiuntivi fino al 2027;
  • aumentare il ripristino dei fiumi nell’UE;
  • aumentare la resilienza della società alle inondazioni, alla siccità e all’aumento del livello del mare, migliorando la gestione del rischio, la preparazione e la risposta;
  • ridurre le emissioni di gas a effetto serra nella gestione delle acque, incidendo, anche, sul fabbisogno energetico degli impianti di trattamento delle acque reflue urbane;
  • migliorare la cooperazione transfrontaliera in materia di acque, sostenuta dagli investimenti di Global Gateway. L’UE e gli Stati membri hanno impegnato oltre 1,1 miliardi di euro per la gestione transfrontaliera delle acque in Africa e in Asia centrale, per 47 paesi e 18 grandi bacini idrici transfrontalieri.

Cos’è la Water Action Agenda

La Water Action Agenda è la raccolta di tutti gli impegni volontari connessi all’acqua per accelerare i progressi nella seconda metà del Decennio d’azione per l’acqua 2018-2028 e nella seconda metà dell’Agenda 2030.

E’ stata proprio l’Assemblea Generale delle Nazioni Unite a proclamare, nella sua risoluzione 71/222, il periodo, dal 2018 al 2028, come il Decennio Internazionale per l’Azione, “Acqua per lo Sviluppo Sostenibile”, che mira a migliorare ulteriormente la cooperazione, il partenariato, lo sviluppo di capacità e azioni in risposta all’ambiziosa Agenda 2030 delle Nazioni Unite per lo sviluppo sostenibile. Basandosi sugli sforzi in corso e sfruttando lo slancio politico creato dalla Conferenza, la Water Action Agenda mobiliterà l’azione in tutti i paesi, settori e parti interessate per raggiungere gli obiettivi globali relativi all’acqua e all’igiene, facendo , anche, affidamento e rafforzando gli accordi e i processi esistenti.

La Water Action Agenda trasformerà lo slancio politico creato dalla Conferenza delle Nazioni Unite 2023 in un’azione tangibile e ambiziosa per ottenere progressi.

Sarà inclusivo di tutte le parti interessate, integrate in tutti i settori, allineate con altri processi intergovernativi in corso e porterà azioni trasformative per il Decennio di azione sulle acque 2018-2028 nello spirito dell’Agenda 2030 per lo sviluppo sostenibile.

I principali elementi costitutivi della Water Action Agenda sono:

  1. Impegnarsi all’azione. Mobilitare all’azione tutti i paesi, settori e parti interessate, al fine di accelerare l’attuazione e migliorare l’impatto verso il raggiungimento degli SDG 6 e di altri obiettivi e traguardi connessi all’acqua. Gli impegni volontari saranno raccolti, presentati e monitorati su una piattaforma dedicata.
  2. Sostenere e potenziare l’attuazione. Tutte le parti interessate hanno un ruolo da svolgere per guidare l’attuazione della Water Action Agenda e per garantire il follow-up con i partner su ciò che funziona per la replica e la scalabilità.
  3. Processi di verifica e revisione. Mostrare i successi e imparare da ciò che funziona e ciò che non funziona. Saranno utilizzati, a tal fine, il Forum politico ad alto livello per lo sviluppo sostenibile (HLPF) e i forum intergovernativi, privati e delle ONG nei settori chiave. Le analisi dei progressi relativi all’acqua in tutti i settori e in altri SDG e quadri globali saranno effettuate annualmente.

Attraverso il ciclo virtuoso di impegno, implementazione e revisione e attraverso l’apprendimento tra gli attori, la Water Action Agenda porterà soluzioni di successo su scala globale.

Gli impegni volontari, come indicati nel precedente punto 1), sono mobilitati attraverso un processo che coinvolge tutte le parti interessate a livello locale, nazionale, regionale e globale, anche attraverso laboratori online e/o di persona, webinar e campagne e iniziative di sensibilizzazione regolari.

La piattaforma per raccogliere gli impegni volontari è costruita su misura come parte della piattaforma SDG Acceleration Action e sarà gestita da UN DESA. La piattaforma integrerà l’attuale SDG 6 Action Space, ospitato sul sito web UN-Water.

E’ necessario, quindi, passare da azioni a breve termine, singole, mirate e reattive ad approcci e progetti più olistici, integrati e orientati al futuro, affrontando le sfide ambientali, culturali, sociali ed economiche con soluzioni sostenibili, eque e resilienti, identificando gli hot point e le opportunità, per trovare rapidamente un nuovo equilibrio, volto a garantire lo sviluppo sostenibile delle risorse idriche e il rispetto dei confini planetari, investendo nell’adattamento per le comunità resilienti, le economie e gli ecosistemi.