AI e sostenibilità, dati satellitari e intelligenza artificiale per ridurre lo spreco d’acqua

l'intelligenza artificiale sta rivoluzionando la gestione delle risorse idriche, ottimizzando i consumi e riducendo gli sprechi

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Alessandro Mariani

Giornalista green

Nato a Spoleto, dopo una laurea in Storia e una parentesi in Germania, si è stabilito a Milano. Ha avuto esperienze in radio e in TV locali e Nazionali. Racconta la società, con un focus sulle tematiche ambientali.

In un momento storico in cui l’accesso all’acqua potabile è cruciale per la salute e la sopravvivenza delle comunità in tutto il mondo, l’intelligenza artificiale (AI) può essere una risorsa preziosa. L’incidenza crescente dei cambiamenti climatici ha amplificato le sfide legate alla gestione delle risorse idriche, rendendo necessario un approccio più sofisticato e tecnologicamente avanzato.

l’AI per una gestione sostenibile delle risorse idriche

L’AI offre una vasta gamma di applicazioni che possono contribuire in modo significativo alla conservazione e alla gestione sostenibile delle risorse idriche. Una delle sue potenzialità più interessanti risiede nella capacità di ottimizzare i consumi di acqua attraverso sistemi di monitoraggio e controllo. Con l’analisi dei dati in tempo reale, l’intelligenza artificiale può individuare potenziali sprechi e suggerire strategie per migliorare l’efficienza idrica. Inoltre, l’AI può essere impiegata nella manutenzione predittiva delle infrastrutture, consentendo di individuare e risolvere eventuali problemi prima che si verifichino guasti o perdite significative. Questo approccio preventivo non solo riduce i costi di manutenzione, ma contribuisce anche a preservare le risorse idriche, evitando sprechi inutili.

Un altro ambito in cui l’intelligenza artificiale può fare la differenza è nella gestione dei processi di depurazione e trattamento delle acque. Attraverso algoritmi avanzati, è possibile ottimizzare le operazioni di filtraggio e disinfezione, garantendo una maggiore efficienza e riducendo l’impatto ambientale degli impianti di depurazione. Tuttavia, per sfruttare appieno il potenziale dell’AI nella salvaguardia delle risorse idriche, è fondamentale promuovere la collaborazione e lo scambio di conoscenze tra esperti e professionisti del settore idrico. Solo con un approccio integrato e multidisciplinare si potranno sviluppare soluzioni efficaci e sostenibili per affrontare le sfide legate alla gestione dell’acqua in modo responsabile e innovativo.

Nuove strategie per l’irrigazione con l’uso dell’AI

WaterOptimize è una piattaforma innovativa che utilizza dati satellitari e intelligenza artificiale per ottimizzare l’irrigazione e ridurre gli sprechi d’acqua nell’agricoltura. Fondata nel 2016 da Priya Sharma in India, la start-up ha come obiettivo principale affrontare il problema dell’eccessivo consumo di acqua nel settore agricolo, spesso legato alla mancanza di monitoraggio da parte degli agricoltori.

WaterOptimize fornisce agli agricoltori indiani strumenti avanzati per gestire in modo efficiente le risorse idriche, migliorando significativamente la produttività e riducendo i costi. Utilizzando algoritmi di apprendimento automatico e dati meteorologici storici, WaterOptimize è in grado di predire con precisione il fabbisogno delle colture, consentendo agli agricoltori di irrigare solo quando necessario. Questa innovativa soluzione è ora disponibile anche negli Stati Uniti, dove sta attirando l’attenzione degli agricoltori alla ricerca di modi più sostenibili per gestire le risorse idriche.

Innovazione giapponese per una gestione idrica avanzata con l’AI

Il sistema HydroBlend, ideato in Giappone, è una soluzione all’avanguardia che combina la desalinizzazione delle acque marine con il riciclo di quelle inquinate, mirando a ottimizzare l’energia e ridurre i costi. Questo sistema, sviluppato dalla Japanese Water Innovation Corporation (JWIC), sfrutta algoritmi di AI avanzati per analizzare in dettaglio le condizioni del sistema idrico, incluso l’accumulo di depositi indesiderati sulle superfici solide.

JWIC ha collaborato con un’azienda Tech nipponica per implementare questo innovativo sistema. L’analisi dei dati effettuata dall’intelligenza artificiale ha permesso ai tecnici di individuare problemi come l’accumulo di depositi all’interno delle condotte e di comprendere i fattori che portano all’aumento della pressione nei dispositivi di osmosi inversa. Questo approccio ha consentito di ottimizzare l’efficienza energetica e di ridurre i costi operativi, garantendo una gestione ottimale delle risorse idriche. JWIC sta ora espandendo il sistema HydroBlend e sta attualmente pianificando la costruzione di una struttura in Nuova Zelanda.