Tasse 2022, i 4 nuovi scaglioni Irpef: quanto pagheremo in base al reddito

Una grande novità del 2022 è che con la nuova Legge di Bilancio viene riformata l’Imposta sul Reddito delle Persone Fisiche. Ecco come cambia

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Pierpaolo Molinengo

Giornalista economico-finanziario

Giornalista specializzato in fisco, tasse ed economia. Muove i primi passi nel mondo immobiliare, nel occupandosi di norme e tributi, per poi appassionarsi di fisco, diritto, economia e finanza.

Una grande novità del 2022, sul fronte delle riforme fiscali, è che con la nuova Legge di Bilancio viene riformata l’Imposta sul Reddito delle Persone Fisiche ovvero la cosiddetta IRPEF. Il governo Draghi ha deciso di portare avanti un intervento molto corposo, che ridefinisce aliquote e scaglioni, e riorganizza e armonizza le detrazioni per i redditi da lavoro dipendente e assimilati, ma anche da lavoro autonomo e da pensioni.

Il governo ha spiegato che questa riforma “non ha la pretesa di rappresentare una riforma complessiva e definitiva del tributo, dal momento che, tra l’altro, sono rimaste immutate le regole di definizione della base imponibile”. L’approccio adottato è stato quello di non toccare solo platee specifiche, ma avvantaggiare in generale tutti i contribuenti italiani iniziando anche un’opera di razionalizzazione del tributo.

Irpef, quali criticità

Come evidenziato da molti osservatori, il tema della definizione della base imponibile presenta diversi elementi di criticità legati, soprattutto, alla sua progressiva erosione nel tempo. Questo ha, di fatto, trasformato l’Irpef da un’imposta comprensiva sui redditi in un prelievo quasi esclusivamente concentrato sui redditi da lavoro dipendente e da pensione.

D’altra parte, osserva il governo, la legge di bilancio non può e non deve rappresentare la sede per una revisione complessiva dell’imposta, che richiede invece un approfondimento e una discussione all’interno di una cornice più ampia, come quella di una legge delega.

Oltre alla riforma degli scaglioni, in Manovra sono stati anche differiti al 31 marzo 2022 i termini per approvare le addizionali regionali e comunali che devono essere allineate ai nuovi scaglioni di reddito Irpef. Per quanto riguarda i comuni, nel caso in cui il termine di approvazione del bilancio di previsione per l’anno 2022 venga differito a un termine successivo a quello del 31 marzo, occorre far riferimento per l’allineamento al nuovo termine.

Come cambia l’Irpef nel 2022

Vediamo in particolare come cambiano le aliquote legali, che passano da 5 a 4, mantenendo inalterati i livelli delle aliquote minima (23%) e massima (43%).

Un’altra novità è che scompare l’aliquota del 41%, mentre viene ridotta di 2 punti quella relativa al secondo scaglione e di 3 punti l’aliquota del terzo scaglione, il cui limite superiore scende.

La riduzione di 3 punti percentuali dell’aliquota marginale legale sul terzo scaglione è funzionale ad assicurare benefici ai contribuenti della fascia tra 28 e 50 mila euro. In un sistema a scaglioni, questo beneficio cresce al crescere del reddito in quella fascia e, quindi, è maggiore proprio per quei soggetti (tra 35 e 50 mila di reddito) che non avevano beneficiato degli interventi del recente passato.

Per compensare questa modifica, sono stati introdotti, da un lato, la riduzione dell’aliquota marginale legale di 2 punti (dal 27 al 25%) sul secondo scaglione e, dall’altro alto, l’accorpamento degli ultimi due scaglioni a partire da 50 mila euro con l’applicazione dell’aliquota marginale legale del 43%.

I nuovi scaglioni Irpef 2022

Ecco nel dettaglio il confronto tra le aliquote 2021 e 2022 e quanto pagheremo di tasse in base al nostro reddito.

Scaglioni e aliquote Irpef 2021

  • 23% fino a 15.000
  • 27% da 15.000 a 28.000
  • 38% da 28mila a 55mila
  • 41% sa 55mila a 75mila
  • 43% sopra i 75mila.

Scaglioni e aliquote Irpef 2022

  • 23% fino a 15mila
  • 25% da 15mila a 28mila
  • 35% da 28mila a 50mila
  • 43% sopra i 50mila.

Le detrazioni 2022

Le detrazioni per le principali tipologie di contribuenti sono modificate aumentandone l’importo e ampliando le fasce di reddito per le quali si applicano:

  • i redditi fino a 15mila euro continueranno a percepire il bonus Irpef da 100 euro
  • i redditi da 15mila a 28mila riceveranno il bonus 100 euro in base all’ammontare delle detrazioni spettanti. A partire da questa soglia il bonus viene incorporato nella detrazione, che si riduce progressivamente a 0 in corrispondenza di un livello di reddito pari a 50mila euro.