Concordato preventivo biennale, pronta la sanatoria precompilata nel cassetto fiscale

La sanatoria precompilata collegata al concordato preventivo biennale sbarca nel cassetto fiscale del contribuente. Ecco come deve essere utilizzata

Pubblicato: 16 Ottobre 2024 06:00

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Pierpaolo Molinengo

Giornalista economico-finanziario

Giornalista specializzato in fisco, tasse ed economia. Muove i primi passi nel mondo immobiliare, nel occupandosi di norme e tributi, per poi appassionarsi di fisco, diritto, economia e finanza.

Arriva la sanatoria precompilata: il servizio offerto dall’Agenzia delle Entrate permette di effettuare il calcolo del ravvedimento speciale collegato al concordato preventivo biennale. Il nuovo strumento serve per regolarizzare eventuali omissioni dichiarative.

La sanatoria precompilata è a disposizione del contribuente direttamente nel suo cassetto fiscale: è costituita da una tabella per calcolare l’imposta sostitutiva da versare per poter aderire al ravvedimento speciale, il condono che serve a regolarizzare i redditi non dichiarati nel periodo compreso tra il 2018 ed il 2022.

Ma entriamo nel dettaglio e cerchiamo di comprendere come funziona la sanatoria precompilata.

Arriva la sanatoria precompilata

Ad annunciare ufficialmente l’arrivo della sanatoria precompilata è una nota stampa di Sogei, il braccio informatico dell’Agenzia delle Entrate: la comunicazione arriva a pochi giorni dalla scadenza prevista per aderire al concordato preventivo biennale: il 31 ottobre 2024. Ricordiamo che questa data è stata confermata da Maurizio Leo, Viceministro dell’Economia, che ha escluso qualsiasi ipotesi di proroga.

Il ravvedimento speciale, che è stato introdotto per i titolari di partita Iva assoggettati all’Isa, è una delle ultime mosse messe in campo dal governo nell’estremo tentativo di evitare che il concordato preventivo biennale diventasse un vero e proprio flop. E il cui intento è quello di estendere i vantaggi dei potenziali aderenti.

L’Agenzia delle Entrate e Sogei, volendo entrare nel dettaglio, hanno già provveduto ad effettuare un’apposita integrazione della scheda di sintesi, il famoso tachimetro fiscale, che è già disponibile all’interno del cassetto fiscale dei contribuenti. Il nuovo strumento permetterà ai diretti interessati di calcolare la flat tax dovuta in caso di adesione al ravvedimento speciale. Come ha spiegato direttamente Sogei, la novità consiste in:

Una tabella contenente gli elementi informativi utili del contribuente nonché il calcolo dell’imposta sostitutiva da versare per l’eventuale adesione all’opzione di ravvedimento.

La suddetta tabella può essere utilizzata anche dagli intermediari abilitati. I dati vengono messi a disposizione in formato elaborabile e scaricabile. Ma non solo: a partire dallo scorso 14 ottobre è stata messa a disposizione una guida per la lettura dei dati e per comprendere come funziona il ravvedimento speciale per gli anni compresi tra il 2018 ed il 2022.

Ravvedimento speciale, come si effettua il calcolo della flat tax

All’interno della sanatoria precompilata predisposta da Sogei e dall’Agenzia delle Entrate sono racchiuse le ultime novità per tentare di rilanciare il concordato preventivo biennale.

A differenza di quello ordinario, il ravvedimento speciale introdotto in questa occasione prevede un azzeramento totale delle sanzioni e degli interessi. Ma le agevolazioni non si fermano qui. Il legislatore ha deciso di tagliare anche le imposte dovute sui maggiori redditi che il contribuente – titolare di una partita Iva – dichiarerà per gli anni compresi tra il 2018 ed il 2022.

Le eventuali omissioni dichiarative potranno essere regolarizzate applicando una flat tax al posto dei consueti scaglioni ed aliquote Irpef. La tassazione piatta è articolata in questo modo:

  • nel caso in cui per il singolo periodo d’imposta il livello di affidabilità fiscale sia pari o superiore ad 8, la flat tax è pari al 10%;
  • nel caso in cui per il singolo periodo d’imposta il livello di affidabilità fiscale sia compresa tra 6 ed 8, la flat tax è pari al 12%;
  • nel caso in cui per il singolo periodo d’imposta il livello di affidabilità fiscale sia inferiore a 6, la flat tax è pari al 15%.

La sanatoria riguarda anche l’Irap, che è dovuta nella misura fissa del 3,9%. Per gli anni del Covid 19 – ossia il 2020 ed il 2021 – l’imposta viene ulteriormente ridotta del 30%.

L’imposta sostitutiva delle imposte sui redditi e delle relative aliquote viene calcolata su una quota delle somme che emergono. Ed è, sostanzialmente, pari a:

  • per i contribuenti con punteggio Isa pari a 10: 5%;
  • per i contribuenti con punteggio Isa superiore ad 8 e inferiore a 10: 10%;
  • per i contribuenti con punteggio Isa superiore a 6 e inferiore ad 8: 20%;
  • per i contribuenti con punteggio Isa superiore 4 e inferiore a 6: 30%;
  • per i contribuenti con punteggio Isa superiore 3 e inferiore a 4: 40%;
  • per i contribuenti con punteggio Isa inferiore a 3: 50%.

Il minimo dovuto per accedere al ravvedimento speciale è pari a 1.000 euro per ogni periodo d’imposta.

Concordato preventivo biennale, una corsa ad ostacoli

La sanatoria precompilata rientra tra le novità messe in campo dall’Agenzia delle Entrate per tentare di superare il problema della scarsità di tempo che i contribuenti hanno per valutare i pro e i contro del concordato preventivo biennale.

La possibilità di aderire a questo particolare ravvedimento speciale a costi ridotti è entrata in vigore lo scorso 9 ottobre 2024, dopo che è stata pubblicata sulla Gazzetta ufficiale la legge di conversione del Dl Omnibus, il quale, attraverso l’articolo 2-quater, ha introdotto questo ulteriore strumento per i contribuenti Isa. Si è, comunque, in attesa di un ulteriore provvedimento da parte dell’Agenzia delle Entrate.

Siamo davanti, quindi, non solo ad una novità introdotta a ridosso del termine ultimo per poter aderire al concordato preventivo biennale. Ma si è anche nella necessità di un successivo provvedimento volto a definire nel modo migliore quali siano gli aspetti operativi della sanatoria prevista per il periodo 2018-2022.

Al momento è stata completamente archiviata l’ipotesi di una proroga: l’eventuale successo o meno del concordato preventivo biennale è una scommessa o un azzardo, che potrebbe andare ad impattare sulle misure economiche e fiscali che il governo potrebbe mettere in campo nel corso dei prossimi anni.

In sintesi

È arrivata la sanatoria precompilata. Il documento, strettamente connesso con il ravvedimento speciale del concordato preventivo biennale, permette di calcolare la flat tax per sanare gli anni compresi tra il 2018 ed il 2022.

All’interno del cassetto fiscale dei contribuenti è possibile scaricare una tabella per calcolare gli importi dovuti.