Il canone di abbonamento alla televisione, noto impropriamente come canone Rai, deve essere pagato una volta all’anno da tutte le famiglie che possiedono un apparecchio televisivo. Dal 2016 è inserito automaticamente nella fattura elettrica, perché il legislatore presume che ogni casa con la corrente abbia anche un televisore.
L’importo del canone televisivo è pari a 70 euro annui, divisi in 10 rate mensili presenti nelle bollette che vanno da gennaio a ottobre. Chi non possiede un’utenza della luce intestata, può versare il corrispettivo attraverso un modello F24.
In passato il canone Rai veniva pagato tramite bollettino postale, e, considerati i controlli effettuati a campione, erano molti gli italiani che evadevano questa tassa. Con la nuova modalità di pagamento automatico è diventato più difficile sottrarsi a questo onere.
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Canone tv: cosa succede se non si paga
Esistono però casi specifici in cui gli utenti non sono tenuti al versamento dei 70 euro. Per richiedere l’esenzione è necessario presentare una dichiarazione sostitutiva per comunicare di averne diritto ed evitare l’addebito nella fattura della luce.
Hanno diritto all’esenzione le seguenti categorie.
- I contribuenti con utenze domestiche a uso residenziale che dichiarano di non possedere un apparecchio tv.
- Gli eredi di un contribuente deceduto a cui sono ancora intestate le bollette e nella cui abitazione non è più presente una televisione.
- Cittadini sopra i 75 anni con reddito annuo proprio e del coniuge non superiore agli 8 mila euro e senza conviventi titolari di reddito proprio, a eccezione di collaboratori domestici come colf e badanti.
- Agenti diplomatici, i funzionari e gli impiegati consolari, i funzionari di organizzazioni internazionali, i militari di cittadinanza non italiana e il personale civile non residente in Italia e di cittadinanza non italiana delle forze NATO.
Multa salata e carcere
Può capitare erroneamente di presentare la domanda di esenzione senza però rientrare in queste categorie, di voler provare volontariamente a eludere il Fisco per non pagare il canone per il possesso della tv o di trovarsi nella posizione di non poter pagare le bollette.
In caso di accertamento della Guardia di Finanza i contribuenti che non hanno versato il canone posso incorrore in sanzioni fino a 6 volte l’importo dell’imposta, quindi fino a 540 euro, oltre al pagamento degli arretrati e degli eventuali interessi.
Sebbene il numero degli episodi di evasione sia calato drasticamente con il passaggio dal canone Rai pagato alle Poste al suo inserimento in bolletta, c’è ancora qualche furbetto.
In questo caso si può essere denunciati da parte delle Fiamme Gialle per il reato di falso ideologico, per aver sottoscritto un documento dichiarando, appunto, una cosa non vera. Per questa fattispecie sono previsti fino a 2 anni di carcere.
Il canone Rai è un argomento da sempre oggetto di discussione, e di recente è tornata sulle pagine di cronaca la notizia di una sua possibile abolizione. Ma come succede il più delle volte, non se ne è fatto nulla. La più importante novità del 2024 è stata la riduzione dell’importo da 90 euro a 70 euro.