Bonus casa 2025, come non perdere le detrazioni Irpef al 50% e recuperare quanto spetta

Il bonus casa nel 2025 cambia volto, almeno quando non è coinvolta la prima abitazione. Ma è possibile non perdere le detrazioni Irpef

Pubblicato: 23 Ottobre 2024 06:00

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Pierpaolo Molinengo

Giornalista economico-finanziario

Giornalista specializzato in fisco, tasse ed economia. Muove i primi passi nel mondo immobiliare, nel occupandosi di norme e tributi, per poi appassionarsi di fisco, diritto, economia e finanza.

Iniziano a circolare, nel corso di questi giorni, le prime bozze della Legge di Bilancio, dalle quali si riesce a comprendere che dovrebbe essere prevista una proroga per il bonus ristrutturazioni al 50%. L’agevolazione è legata, però, unicamente alla prima casa. Quanti, invece, dovessero sostenere delle spese nel 2025 per interventi che non riguardano l’abitazione principale, potranno accedere ad un incentivo ridotto, che sarà pari al 36%.

È possibile, in qualche modo, usufruire di uno sconto più altro per i lavori effettuati in casa? Una delle soluzioni che i contribuenti possono adottare è quella di anticipare il pagamento delle fatture quest’anno e sostenere tutte le spese entro il 31 dicembre 2024. Ad ogni modo questa è un’operazione che deve essere valutata con la massima attenzione, tenendo conto dei rapporti che intercorrono con fornitori ed imprese. Ma soprattutto delle proprie capacità economiche di sostenere la spesa anticipatamente.

Ma vediamo come si possono muovere i contribuenti per riuscire a beneficiare dei bonus casa in maniera più sostanziosa.

Bonus casa, continuare a mantenere lo sconto più alto

Salvo ripensamenti dell’ultimo momento, le agevolazioni fiscali previste dai bonus casa si ridurranno dal prossimo anno. A definire quale sarà il destino delle detrazioni Irpef è la Legge di Bilancio 2025, il cui iter è appena iniziato. È bene precisare, ad ogni modo, che in questo nulla è ancora certo al cento per cento. Si deve attendere l’approvazione definitiva della Manovra. Al momento le bozze del provvedimento che sono circolate prevedono una riduzione del bonus ristrutturazione dal 50% al 36%. Non è prevista alcuna novità per la proroga dell’ecobonus.

Come è stato anticipato nella conferenza stampa che si è tenuta il giorno successivo all’approvazione del Ddl di Bilancio (questo testo rappresenta il punto di partenza dell’iter parlamentare che porterà all’approvazione definitiva della Manovra, il cui termine è fissato al 31 dicembre 2024) da parte del governo, nel testo è stata inserita la proroga del bonus ristrutturazione, che sarà ancora al 50% ma solo per i lavori che vengono eseguiti nella prima abitazione. Negli altri casi – ossia quando gli interventi non riguardano la prima casa – le agevolazioni si riducono al 36%.

Come salvare le detrazioni al 50%

A partire dal prossimo anno, le agevolazioni cambiano passo. Soprattutto quando non riguardano l’abitazione principale. Ma è possibile salvare le detrazioni al 50% per gli interventi che non riguardano la prima casa? Lo spartiacque, in questo caso, è il 31 dicembre 2024. Chi dovesse provvedere ad effettuare i pagamenti delle fatture e, quindi, dovesse sostenere le spese entro la fine dell’anno, ha la possibilità di beneficiare delle agevolazioni nella forma attuale. Anche se i lavori non dovessero ancora essere stati terminati.

Anticipare i pagamenti alle imprese e ai fornitori, chiedendo loro copia delle fatture, permette di accedere alle agevolazioni così come sono quest’anno: al 50%. È importante, però, che i lavori siano già stati iniziati.

Questa regola si applica:

  • agli enti non commerciali;
  • ai condomini;
  • ai professionisti;
  • alle persone fisiche.

La situazione per le imprese è un po’ diversa. In questo caso deve essere applicato il criterio di competenza e diventa rilevante il periodo nel quale è stata conclusa la prestazione.

I rischi dei pagamenti anticipati

Anticipare il pagamento delle fatture e delle spese relative agli interventi, sostanzialmente, permette di mantenere inalterata l’agevolazione fiscale prevista con il bonus casa. Almeno nella percentuale prevista per il 2024.

È importante sottolineare, però, che questo tipo di scelta non è immune da rischi. Quindi deve essere effettuata con la dovuta consapevolezza. L’anticipo può incidere nei rapporti con le imprese: il committente, infatti, perde un’importante leva – ossia quella del pagamento – nel caso in cui ci siano dei blocchi dei lavori o degli imprevisti dell’ultimo momento. È pur vero che è possibile inserire nei contratti delle clausole attraverso le quali mitigare gli effetti dell’anticipo. Ma per farle rispettare potrebbe essere necessario agire per le vie legali.

Ma non solo: l’anticipo può essere versato solo e soltanto nel caso in cui il committente abbia la liquidità sufficiente per farlo. Quindi non sempre risulta essere la scelta migliore o percorribile.

È necessario, poi, fare attenzione alla propria capienza fiscale. Anticipare le spese fa anche aumentare gli importi che dovranno essere portati in detrazione nel corso del 2024. Il contribuente deve essere sicuro di poter assorbire la detrazione più elevata determinata dall’importo delle spese sostenute.

Non sempre, quindi, anticipare la spesa per beneficiare delle agevolazioni relative al bonus casa è la soluzione migliore. Potrebbe risultare più opportuno spalmare il pagamento delle fatture in più anni, correndo il rischio di beneficiare delle agevolazioni in forma ridotta. Ma questi sono calcoli che ogni contribuente deve effettuare in base alla propria situazione.

Bonus casa, l’importanza del bonifico parlante

Nel caso in cui si dovesse decidere di fare i pagamenti nel 2024, è importante ricordare di effettuare il pagamento con un bonifico parlante. In caso contrario si rischia di perdere le agevolazioni.

Il bonifico parlante può essere effettuato online o recandosi presso la filiale bancaria dove si ha il proprio conto corrente. L’operazione può anche essere effettuata recandosi presso un ufficio postale. Per compilare il bonifico parlante è necessario inserire una serie di dati. La dicitura corretta da utilizzare è la seguente:

Bonifico per detrazioni previste dall’art. 16-bis del Dpr 917/1986.

È opportuno, inoltre, inserire anche i riferimenti della fattura, in modo da far corrispondere in maniera precisa il pagamento con un documento preciso (quindi è necessario indicare il numero della fattura e la data di emissione).

In sintesi

Per poter usufruire delle agevolazioni fiscali relative al bonus casa nella misura prevista per il 2024, anche se i lavori proseguono nel 2025, è possibile effettuare i pagamenti anticipati delle fatture entro il 31 dicembre 2024.

In questo caso è possibile accedere alle detrazioni al 50%, ma è bene valutare anticipatamente se si ha una capienza fiscale sufficiente.