Bollo auto, IMU e TARI addio? Cosa farà Draghi

Con il Dl Sostegno il Governo Draghi è pronto ad azzerare tutti i debiti pendenti con lo Stato, tra cui rientrano anche le morosità per bollo auto, IMU e TARI non pagati

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Pierpaolo Molinengo

Giornalista economico-finanziario

Giornalista specializzato in fisco, tasse ed economia. Muove i primi passi nel mondo immobiliare, nel occupandosi di norme e tributi, per poi appassionarsi di fisco, diritto, economia e finanza.

Stando a quanto emerso dalle prime bozze del dl Sostegni, l’Esecutivo di Mario Draghi è intenzionato a procedere con un maxi condono fiscale che coinvolge le rate non pagate di bollo auto, IMU e TARI. Non si tratta, quindi, di un’abolizione definitiva di queste tasse e imposte, bensì di un rottamazione che coinvolgerà i debiti pendenti nei confronti dell’Erario (se sotto un determinato importo e relativi ad un preciso periodo di riferimento).

Vediamo nello specifico di cosa si tratta, le persone che potranno usufruirne e i gli importi che lo Stato non riscuoterà.

Dl Sostegno, pronta la pace fiscale che coinvolge bollo auto, IMU e TARI

I piani del nuovo Premier incaricato sembrano essere ormai chiari e delineati: tutto sembrerebbe essere pronto per una nuova pace fiscale. Per andare incontro ai contribuenti in questi tempi difficili e alla crisi scatenata dall’emergenza Coronavirus in Italia, l’Esecutivo ha annunciato un maxi-condono delle cartelle esattoriali.

Questo vuol dire, in pratica, che IMU, TARI e bollo auto non verranno cancellate (per sempre), lo Stato per quest’anno – e probabilmente per gli anni a seguire – tornerà a battere tassa. I contribuenti che non dovranno infatti versare quanto dovuto all’Erario sono coloro i quali hanno dei debiti già pendenti nei confronto dell’Amministrazione finanziaria, ma entro determinati limiti.

Bollo auto, IMU e TARI: chi riguarda il maxi condono fiscale

Il maxi condono fiscale annunciato non riguarda indistintamente tutti. Stando a quanto emerso, la nuova pace fiscale ha come obiettivo la rottamazione delle cartelle esattoriali emesse tra il 2000 e il 2015, cui importo però risulta essere minore di 5.000 euro.

Se tra i debiti affidati all’agente di riscossione rientrano anche bollo auto, IMU e TARI non pagati – ma sempre relativi al periodo sopra indicato e nei limiti di 5.000 euro – allora il contribuente potrà usufruire dell’azzeramento dei debiti.

Non è la prima volta che questo accade, ma è la prima volta che lo Stato decide di procedere con un condono senza tenere conto della situazione economica-patrimoniale di un soggetto (mentre in passato si è sempre fatto riferimento all’Isee).

Bollo auto, IMU e TARI: cosa succede a chi non paga

Come già accennato: bollo auto, IMU e TARI dovranno essere pagati sia nel 2020 che nel 2021. Chi non ha versato quanto dovuto, dunque, si troverà in una posizione di morosità nei confronti del Fisco.

Per quanto riguarda invece eventuali cartelle emesse in un periodo diverso dal quinquennio 2000/2015 o quelle di importo superiore a 5mila euro, la nuova pace fiscale dovrebbe prevedere e introdurre una Rottamazione quater, probabilmente a partire da giugno 2021, che permetterà di saldare i debiti pendenti senza pagare sanzioni o interessi.

Ai contribuenti, inoltre, verrà riconosciuta sempre la possibilità di saldare attraverso rateizzazione.