Trasmissione corrispettivi, ammessa certificazione fiscale con Pos: come funziona

Un emendamento al Collegato fiscale vorrebbe consentire alle partite IVA di evitare la trasmissione dei corrispettivi

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Pierpaolo Molinengo

Giornalista economico-finanziario

Giornalista specializzato in fisco, tasse ed economia. Muove i primi passi nel mondo immobiliare, nel occupandosi di norme e tributi, per poi appassionarsi di fisco, diritto, economia e finanza.

Importanti novità in arrivo per i commercianti al dettaglio dal 2021: viene introdotta la certificazione fiscale con il Pos. A poter beneficiare di questa importante novità sono non solo i titolari degli esercizi commerciali, ma anche le imprese artigiane e gli altri contribuenti Iva che risultino essere esonerati dall’obbligo della fatturazione. Nel momento in cui dovessero adottare dei sistemi evoluti di incasso, che si devono appoggiare sui dei sistemi di pagamento elettronico che permettano la memorizzazione, l’inalterabilità e la sicurezza dei dati, saranno esonerati dall’obbligo di trasmettere i corrispettivi dall’Agenzia delle Entrate utilizzando il registratore telematico o la procedura web.

Ma vediamo nel dettaglio quali novità sono previste per queste tipologie di contribuenti.

Come funziona la certificazione fiscale con il Pos

Alcuni vantaggi sono in arrivo per i commercianti e gli esercenti. Uno degli emendamenti al Collegato fiscale della Legge di Bilancio 2020 in fase di discussione in Parlamento, infatti, prevede semplificazioni sul regime fiscale per chi accetterà solamente forme di pagamento elettronico. La norma sarebbe rivolta a quelle attività artigiane e agli altri contribuenti IVA che sono esonerati dall’obbligo di fatturazione elettronica (chi ha scelto il regime dei minimi o forfettario, ad esempio).

Chi deciderà di utilizzare sistemi evoluti di incasso mediante forme di pagamento elettronico che consentono la memorizzazione, l’inalterabilità e la sicurezza dei dati non dovranno poi provvedere alla trasmissione dei corrispettivi all’Agenzia delle Entrate tramite il registratore telematico o la procedura web. Sarà lo stesso sistema di pagamento elettronico – come il POS, ad esempio – a certificare la data della transazione e il suo valore, rendendo così inutile il successivo invio all’Agenzia delle Entrate. Insomma, i pagamenti effettuati con POS diventeranno una sorta di surrogato della fattura elettronica per chi non ha obbligo di emissione.

L’emendamento presentato dai relatori del Collegato fiscale prevede che la semplificazione fiscale e burocratica per le imprese artigiane venga introdotta a partire dal 1° gennaio 2021. In questo modo, si legge nella relazione che accompagna l’emendamento, si avrà tempo di individuare le soluzioni tecnologiche più adatte e per consentire agli esercenti – e alla stessa amministrazione finanziaria – di adattarsi alle nuove disposizioni legislative. Insomma, se l’emendamento dovesse essere approvato nelle prossime settimane, le imprese e i professionisti che vorranno usufruire della facilitazione burocratica avranno 12 mesi di tempo per mettersi in regola.

Quando entrerà in vigore la novità

A stabilire quali saranno queste norme e quali saranno i dispositivi idonei sarà direttamente l’Agenzia delle Entrate. L’Amministrazione finanziaria, nello specifico, dovrà indicare le specifiche tecniche dei POS e le modalità di trasmissione ai cervelloni del fisco affinché diventi superflua la comunicazione dei corrispettivi.

È necessario sottolineare, comunque vada, che non viene espressamente previsto l’esonero degli obblighi di certificazione attraverso scontrini, ricevute e annotazione dei corrispettivi negli appositi registri. Questa previsione, sostanzialmente, è risultata superfluo, perché l’assorbimento dei predetti obblighi risulta già essere sancito dalla legge.

La lotteria degli scontrini

Ricordiamo che un altro emendamento ha fatto sostanzialmente slittare del 1° gennaio al 1° luglio 2020 il debutto della lotteria degli scontrini ed ha provveduto a sostituire la sanzione a carico dell’esercente che non permette di consumatori di parteciparvi. Ora come ora è prevista una segnalazione ai fini del controllo fiscale. Per il momento, comunque vada, più che sulla lotteria l0attenzione è concentrata prevalentemente sugli scontrini elettronici.