Superenalotto, quanto incasserà il Fisco dalla maxi vincita

Sulla maxi vincita da 209 milioni di euro lo Stato preleverà una tassa

Foto di Pierpaolo Molinengo

Pierpaolo Molinengo

Giornalista economico-finanziario

Giornalista specializzato in fisco, tasse ed economia. Muove i primi passi nel mondo immobiliare, nel occupandosi di norme e tributi, per poi appassionarsi di fisco, diritto, economia e finanza.

Pubblicato: 16 Agosto 2019 16:13Aggiornato: 19 Gennaio 2024 16:39

A vincere al Superenalotto non è solo il fortunato giocatore, ma anche il fisco che riesce ad intascare una parte della vincita sotto forma di tasse. Nel corso del tempo le aliquote con cui vengono tassate le vincite che derivano dal gioco sono cambiate, modificate via via dai nuovi governi.

Ma a quanto ammonta, in estrema sintesi le tasse che si devono pagare nel momento in cui si vince al Superenalotto o a qualsiasi altro gioco? Scopriamolo insieme.

Superenalotto: a quanto ammontano le tasse

Ad introdurre un’importante modifica alle regole del gioco è stata la Legge n. 160 del 27 dicembre 2019, che sostanzialmente ha cancellato la cosiddetta flat tax, grazie alla quale veniva fissata al 12% l’aliquota per le vincite superiori a 500 euro sulle lotterie istantanee. Il diritto di aliquota sulle lotterie nazionali, dal 1° marzo 2020, è stato fissato, per la parte eccedente all’importo di 500 euro al 20%.

Dopo aver visto la tassazione sulle vincite del Superenalotto, vediamo quella del Gioco del Lotto e del 18 e Lotto per i quali, l’aliquota sui premi è, rispettivamente, dell’8% e dell’11%, indipendentemente dalla somma che i giocatori hanno vinto.

Ma questo non basta. Le somme vinte con il Superenalotto o in qualsiasi altro modo devono essere dichiarate nel Modello 730. Ricordiamo che sia per il gioco fatto nelle agenzie sotto casa o in quello online, sono i concessionari ad operare come sostituti s’imposta. Dovranno, quindi provvedere a versare le ritenute d’acconto.

Come si è detto, le vincite vengono tassate alla fonte, e dunque le stesse non vanno dichiarate nei modelli Unico e 730 ai fini fiscali.

Facciamo due calcoli

Nel caso in si dovesse vincere al Superenalotto una cifra pari a 600 euro, il Fisco incasserà 20 euro e al vincitore resteranno 580 euro. La cifra è pari al 20% di 100 euro, ossia la vincita complessiva (600 euro) meno la franchigia di 500 euro. Il diretto interessato sarà, comunque tenuto, ad inserire la vincita nella dichiarazione dei redditi.

Il denaro vinto sarà versato con assegno o bonifico bancario dalla Sisal, al netto della tassa sulla fortuna. Una volta incassati i 184 milioni di euro, questi saranno interamente a disposizione interamente del fortunato vincitore, senza altri obblighi tributari.

Per riscuotere la somma, il giocatore ha 90 giorni di tempo. Entro questa scadenza dovrà recarsi presso uno dei due Uffici Premi di Sisal, con sede a Roma e Milano, portando con sé la schedina vincente e un documento di identità. Solo presentando la schedina il vincitore potrà farsi liquidare la somma. Sarà necessario comunicare anche il codice fiscale e il codice iban per il versamento.

Sisal verificherà l’autenticità della schedina e l’identità del vincitore. Dopo 31 giorni, la vincita sarà ufficializzata e verrà eseguito il pagamento. Se il vincitore si farà accompagnare da un notaio, un avvocato o da un intermediario dovrà pagargli una parcella compresa tra l’1% e il 3% della somma vinta. Va ricordato, infine, che la somma sarà versata da Sisal sul conto corrente del soggetto che deposita la schedina vincente.