L’Agenzia delle entrate ha presentato il nuovo modello 730 per il 2025, in attesa ancora dell’approvazione finale. La principale novità è una semplificazione per i lavoratori dipendenti che hanno anche altri redditi con tassazione separata. Ci sono però anche importanti cambiamenti in base al taglio delle detrazioni e alle nuove aliquote Irpef.
L’allargamento del 730
A partire dal 2025 il modello della dichiarazione dei redditi 730 potrà essere utilizzato da più persone. L’Agenzia delle entrate ha infatti presentato il nuovo piano, che include anche due nuovi quadri, le sezioni che compongono il documento, denominati M e T. Questi moduli permetteranno anche a chi ha redditi a tassazione separata o soggetti a imposta sostitutiva di utilizzare il 730 invece del modello Redditi, a patto che siano lavoratori dipendenti e non partite Iva.
Si tratta di una semplificazione nella dichiarazione dei redditi introdotta dal decreto Adempimenti. Si estende quindi la platea che può usufruire del modello 730 e quindi della funzione che lo compila automaticamente attraverso i sistemi dell’Agenzia delle entrate. Tra i redditi inclusi nella riforma anche quelli derivati dalle plusvalenze finanziarie.
Aliquote Irpef e tagli alle detrazioni
Alcune modifiche al 730 sono arrivate nella manovra finanziaria per il 2025. La legge di bilancio ha infatti confermato la riforma, già approvata negli anni scorsi, dell’Irpef. Saranno quindi ancora tre gli scaglioni che compariranno nel modulo:
- 23% di tasse fino a 28mila euro di reddito;
- 35% di tasse tra 28mila e 50mila euro;
- 43% di tasse oltre i 50mila euro.
Le principali novità per quanto riguarda l’Irpef sono però le detrazioni. Il Governo ha proceduto a un taglio lineare degli sconti fiscali che ha completamente annullato ogni possibilità di riceverli se il reddito supera i 75mila euro, mentre li ha limitati a 260 euro se si superano i 50mila. Questa riforma, secondo molti esperti, ha di fatto generato diversi livelli di tassazione con otto diverse fasce a seconda della combinazione tra scaglione Irpef, regime di detrazione e no tax area.
Le novità sulla casa
Diverse novità nel nuovo modello 730 anche per quanto riguarda la casa. Nel 2025 infatti saranno da applicare nuove aliquote ai redditi per il 2024 provenienti dalle case vacanza e dagli affitti brevi. Se il primo appartamento dedicato a questo tipo di utilizzo potrà ancora beneficiare della tassazione a cedolare secca al 21%, dal secondo in poi questa aliquota si alzerà al 26%.
Aggiornamenti anche per quanto riguarda i bonus edilizi. Le spese sostenute a partire dal 1° gennaio 2024 nell’ambito del Superbonus saranno detraibili al 70% e il versamento sarà dilazionato in 10 rate di pari importo. Anche il Sismabonus subirà la stessa dilazione di pagamento, mentre il bonus mobili avrà un limite massimo di 5mila euro. Infine anche i redditi domiciliari cambieranno regime, ottenendo una nuova tassazione agevolata.