L’Isee Università serve per poter accedere alle borse di studio ad a ottenere particolari agevolazioni accademiche. Ma non solo: è utile per poter ottenere l’esonero dalle tasse universitarie. Gli studenti, infatti, che hanno un Isee inferiore a 26.306,25 euro possono evitare di pagarle.
Ad introdurre questa importante novità sono due diversi decreti del Mur, che sono stati firmati dal Direttore Generale degli Ordinamenti della formazione superiore e del diritto allo studio. Ma cerchiamo di entrare un po’ più nel dettaglio e comprendere quando sia necessario essere in possesso dell’Isee Università.
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Isee Università: perché serve averlo
Con l’avvio dell’anno accademico, tra le mani degli studenti e delle loro famiglie finiscono i bandi dei diversi corsi di laurea. Si viene a sapere, in questo modo, che in fase di immatricolazione è necessario provvedere a fornire una propria dichiarazione Isee 2023 per il diritto allo studio universitario. In altre parole, i diretti interessati devono essere in possesso di un’Isee aggiornato, in modo da poter beneficiare delle agevolazioni messe a disposizione dalle varie facoltà, tra le quali rientra la possibilità di pagare meno tasse o, addirittura, accedere all’esonero completo dei pagamenti.
Ma cos’è, in estrema sintesi l’Isee Università 2023? Consiste nell’indicatore della situazione economica del nucleo familiare dello studente, il quale, nella maggior parte dei casi, è all’interno di quello dei propri genitori. Risulta essere a loro carico, anche quando è in possesso di una residenza diversa.
Soffermandosi sull’anno accademico 2023/2024, il limite Isee è 26.306,25 euro, più alto rispetto a quello relativo allo scorso anno, quando era fermo a 24.000 euro. Questo indicatore serve alle famiglie che hanno intenzione di accedere alle prestazioni universitarie agevolate.
In passato, per poter accedere a tutte le prestazioni si faceva riferimento ad un unico Isee: oggi, invece, il legislatore ha previsto quattro nuovi modelli, tra i quali è presente anche l’Isee Università. Questo serve per poter accedere alle riduzioni o alle esenzioni previste per le tasse universitarie. E, soprattutto, per poter accedere alle agevolazioni per il diritto allo studio.
Le indicazioni ufficiali
A fornire delle indicazioni precise e dettagliate relative all’Isee Università ci ha pensato direttamente l’Inps, che sul proprio sito spiega che lo studente risulta essere a carico dei genitori anche quando ha una residenza diversa rispetto a quella del nucleo familiare.
Nel momento in cui si procede con il calcolo del suo Isee è necessario, quindi, tenere conto anche di quanti facciano parte del nucleo familiare dei genitori e dei loro redditi. Gli studenti universitari, anche quando non convivono con i genitori, nel momento in cui non siano in possesso di un’adeguata capacità di reddito, sono considerati come membri della famiglia per quanto riguarda le prestazioni universitarie. In altre parole sono ufficialmente a carico dei genitori.
Per poter ottenere questa particolare certificazione, i diretti interessati si devono rivolgere ad un CAF.
Lo studente non a carico della famiglia
In alcuni casi, però, lo studente universitario potrebbe non risultare a carico della famiglia. Questo si viene a verificare nei seguenti casi:
- quando al momento della presentazione della domanda di prima iscrizione al corso di laurea, lo studente abbia la residenza al di fuori dell’unità abitativa della famiglia da almeno due anni. Perché si verifichi questa condizione, l’alloggio nel quale risiede non deve appartenere a nessun membro della sua famiglia di origine;
- quando sia in possesso di un’adeguata capacità di reddito, così come viene definita direttamente con il Decreto Ministeriale previsto dall’articolo 7, comma 7, del Decreto Legislativo n. 68 del 29 marzo 2012.
Isee Università: i documenti necessari per ottenerlo
Quanti hanno intenzione di richiedere l’Isee Università devono presentare la DSU, ossia la Dichiarazione Sostitutiva Unica, all’interno della quale dovranno essere inseriti una serie di dati personali, economici e familiari. I documenti necessari per ottenere l’Isee Università sono i seguenti:
- la carta d’identità, che deve essere in corso di validità;
- il codice fiscale del richiedente e dei membri del suo nucleo familiare;
- Modello 730;
- contratto di locazione, nel caso in cui si sia affitto;
- la certificazione unica;
- i depositi bancari e giacenza media del conto corrente;
- la documentazione sul patrimonio immobiliare;
- la quota capitale residua dei mutui stipulati;
- la targa dei veicoli o delle navi e imbarcazioni.
Come viene calcolato
In quale modo viene calcolato l’Isee Università? Vengono sommati tutti i redditi dello studente, nel caso in cui sia autonomo: questo avviene quando è in possesso di un reddito proprio e diverso rispetto da quello della famiglia.
Nel caso in cui invece sia a carico dei genitori, viene calcolato sul 20% del patrimonio mobiliare ed immobiliare dei membri della famiglia. Il risultato ottenuto verrà sommato all’Indicatore della Situazione Reddituale e al 20% dell’Indicatore della Situazione Patrimoniale (ISP) del nucleo familiare. Poi, è diviso per il parametro della scala di equivalenza.
L’utilità dell’Isee Università
Avere a disposizione un Isee Università aggiornato è utile per poter accedere ai seguenti servizi:
- beneficiare delle borse di studio;
- calcolare l’ammontare delle tasse;
- beneficiare di riduzioni e esenzioni delle tasse da versare;
- beneficiare di particolari agevolazioni, come, ad esempio, le stanze di affitto messe a disposizione dall’Università.
Le fasce 2023
Il Mur ha aggiornato i limiti massimi del 2023 previsti per l’Indicatore della Situazione Economica Equivalente (ISEE) e per l’Indicatore della Situazione Patrimoniale Equivalente (ISPE) per poter accedere ai benefici previsti per il diritto allo studio. E nuovi parametri sono:
- limite Isee: 26.306,25 euro;
- limite Ispe: 57.187,53 euro.
Superate queste soglie gli studenti non hanno alcun diritto ad accedere alle prestazioni previste per il diritto allo studio. Quanti siano in possesso di un Isee superiore potranno beneficiare di alcuni trattamenti agevolati, come ad esempio la mensa. Ma per loro non è prevista alcune esenzioni.