Arrivano le multe per le bollette a 28 giorni, la fatturazione su base quadrisettimanale, e non mensile, messa in atto da alcuni operatori telefonici. Operatori che sono duramente stati multati dall’Agcm, l’Autorità garante della concorrenza e del mercato.
Bollette a 28 giorni: pioggia di multe
Più che multe si può parlare di vera e propria stangata da 200 milioni di euro. Ogni sanzione è stata parametrata a un diverso periodo, in base alle violazioni commesse. Questa la suddivisione degli importi da versare secondo le disposizioni dell’Agcom:
- Telecom Italia pagherà poco più di 100 milioni di euro (circa lo 0,5% dei ricavi conseguiti nel 2017);
- Vodafone pagherà 52.8 milioni (pari a circa lo 0,9% dei ricavi conseguiti al termine dell’anno fiscale chiuso al 31 marzo 2018);
- WindTre dovrà versare 36.4 milioni (pari a circa lo 0,6% dei ricavi conseguiti nel 2017);
- Fastweb pagherà 12.7 milioni (circa lo 0,6% dei ricavi conseguiti nel 2017).
Le sanzioni amministrative dovranno essere pagate entro il termine di 30 giorni dalla notificazione del provvedimento.
Agli operatori multe con “lo sconto”
Per gli operatori si tratta di importi monstre, ma pur sempre scontati rispetto alle prime sanzioni ipotizzate dall’Agcom nel 2020, ovvero:
- Telecom Italia era inizialmente stata chiamata a pagare 114 milioni di euro;
- Vodafone nella prima formulazione avrebbe dovuto pagare 60 milioni;
- WindTre era stata chiamata a pagare 39 milioni;
- Fastweb era stata chiamata a pagare 14.7 milioni.
Le sanzioni sono state rideterminate in seguito al ricalcolo della durata dell’infrazione.
Cos’è la fatturazione a 28 giorni
Gli operatori sanzionati dall’Agcom richiedevano ai loro utenti il pagamento delle tariffe ogni 4 settimane e non su base mensile. Questo comportava un disavanzo di pochi giorni che però, una volta sommati, a fine anno divenivano pari a una mensilità aggiuntiva. L’aumento sugli importi pagati dagli utenti era così pari al +8,6%. L’Agcom ha ritenuto che tale comportamento ledesse i diritti dei consumatori e alla fine delle sue indagini ha comminato pesanti sanzioni amministrative a Telecom Italia, Vodafone, WindTre e Fastweb.
Qui avevamo ricostruito l’intricatissima vicenda delle bollette a 28 giorni. Vicenda per la quale Tim, Vodafone, WindTre e Fastweb sono ormai da mesi nell’occhio del ciclone.
Cartello per gonfiare i prezzi
Secondo l’Antitrust le 4 compagnie telefoniche “hanno posto in essere un’intesa restrittiva segreta, unica, complessa e continuata della concorrenza contraria all’articolo 101 TFUE, finalizzata a mantenere il livello dei prezzi esistente e a ostacolare la mobilità delle rispettive basi clienti, impedendo il corretto svolgersi delle dinamiche concorrenziali tra operatori nei mercati dei servizi di telefonia fissa e dei servizi di telefonia mobile”. In sintesi, hanno realizzato un cartello volto a limitare la concorrenza.
Il citato art. 101 del Trattato sul funzionamento dell’Unione europea è stato redatto per garantire che le imprese non utilizzino accordi volti a impedire o ostacolare la concorrenza nel mercato a scapito dei consumatori.
Bollette a 28 giorni: come chiedere il rimborso
La Cassazione ha stabilito l’obbligo di automatismo nei rimborsi. Ma in caso di mancato automatismo, i moduli di richiesta sono disponibili sui siti degli operatori. Qui i moduli per chiedere i rimborsi sui siti di Vodafone, Tim e Wind. Per Fastweb è necessario loggarsi sul proprio profilo My Fastweb riservato ai clienti e compilare il modulo rimborso bollette 28 giorni.
Per approfondire si rimanda al PDF contenente il bollettino n.39 dell’Autorità garante della concorrenza e del mercato pubblicato in data 16 ottobre 2023.