Ogni anno sulle strade italiane circolano milioni di veicoli senza bollo pagato, mentre una buona parte delle sanzioni per infrazioni stradali si perde nei meandri della burocrazia fiscale. Secondo i dati forniti dall’Agenzia delle Entrate-Riscossione in audizione al Senato, solo tra bolli auto non versati e multe stradali mai pagate si accumulano 4,4 miliardi di euro di evasione fiscale l’anno.
Un buco che coinvolge Regioni e Comuni e che colpisce trasversalmente la popolazione italiana, dai pensionati agli autonomi, fino alle imprese. Tra il 2019 e il 2024 sono state generate 10,8 milioni di cartelle per queste sole voci, ma il recupero è scarso.
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Bollo e multe: l’evasione è alta
Secondo il report dell’Agenzia delle Entrate-Riscossione, ogni anno vengono emesse in media:
- 4 milioni di cartelle per multe stradali, per un totale di 2,67 miliardi di euro;
- 6,8 milioni di cartelle per bolli auto non pagati, che valgono 1,75 miliardi di euro.
Le cifre arrivano da dati ufficiali riferiti alla media tra il 2019 e il 2024. Il totale è: 10,8 milioni di cartelle per 4,4 miliardi di euro. Il bollo auto, pur essendo una tassa regionale, è spesso dimenticato o ignorato: il 15% degli automobilisti non lo paga, pari a 6,8 milioni su 45,4 milioni di veicoli circolanti, ma rappresenta ben il 27% del gettito atteso. Le multe, invece, sono spesso affidate alla riscossione coattiva dai Comuni, che si ritrovano con centinaia di migliaia di cartelle inevase ogni anno.
Chi evade? Imprese, dipendenti e pensionati
Il mito secondo cui solo alcune categorie sfuggono al Fisco viene smentito dai numeri: tutti evadono, almeno quando si tratta di strade e motori. Le cartelle per multe e bolli non pagati sono intestate per la maggior parte a:
- 15,9 milioni di persone fisiche senza attività economica (cioè dipendenti o pensionati);
- 2,86 milioni di autonomi o professionisti;
- 3,47 milioni di imprese (persone giuridiche).
Le cifre medie dei debiti variano:
- 18.855 euro per i lavoratori dipendenti o pensionati;
- 54.801 euro per gli autonomi;
- 237.087 euro per le imprese.
Una parte di questi importi deriva da un arretrato che si è accumulato tra il 2000 e il 2024, diventando spesso inesigibile, ma molti crediti sono recenti e potenzialmente incassabili, almeno in teoria.
I Comuni e le Regioni che perdono di più
Tra i più colpiti da questa evasione strutturale ci sono Comuni e Regioni. I primi, che affidano alla riscossione statale 3 milioni di cartelle ogni anno solo per le multe, perdono circa 1 miliardo di euro all’anno. Somma pari a un terzo delle sanzioni che dovrebbero incassare. Le multe rappresentano il 59% delle cartelle affidate ai concessionari della riscossione dai Comuni.
Le Regioni, invece, faticano a recuperare i bolli auto. Nel 2024, hanno incassato spontaneamente 5,44 miliardi di euro, ma hanno dovuto attivare la riscossione su 1,75 miliardi, che spesso restano in sospeso. In totale, tra gettito spontaneo e controlli, si arriva a circa 6,6 miliardi di euro, ma quasi il 30% sfugge ogni anno.