A cosa serve l’estratto conto contributivo e perché è importante consultarlo

L'estratto conto contributivo è un importante documento che serve per conoscere la propria posizione previdenziale e quando si potrà andare in pensione

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Pierpaolo Molinengo

Giornalista

Giornalista specializzato in fisco, tasse ed economia. Muove i primi passi nel mondo immobiliare, nel occupandosi di norme e tributi, per poi appassionarsi di fisco, diritto, economia e finanza.

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Uno degli strumenti più importanti a disposizione dei lavoratori per conoscere la propria posizione previdenziale è l’estratto conto contributivo, che serve per avere un’idea precisa e dettagliata dei contributi che sono stati versati dal proprio datore di lavoro. Per richiedere copia del documento è sufficiente presentare una domanda all’ente previdenziale presso il quale si è iscritti: generalmente è l’Inps.

L’estratto conto previdenziale è importante nel momento in cui, nel corso di una carriera lavorativa, un contribuente è stato impiegato presso vari datori di lavoro e vuole sapere quanto tempo gli manchi per andare in pensione.

Estratto conto contributivo: chi può chiederne la consultazione

Sono diversi i documenti previdenziali che accompagnano la carriera lavorativa di un contribuente. La loro consultazione è garantita a diversi soggetti e, generalmente, si possono ottenere le informazioni sulla situazione.

Contributiva: all’interno della quale sono riportate le informazioni sui contributi che sono stati versati all’Inps da parte dei datori di lavoro o dei sostituti d’imposta. Con questa documentazione si possono visionare i versamenti figurativi o da riscatto, che permettono di comprendere se i versamenti effettuati siano corretti;

Previdenziale: questa documentazione è rivolta a quanti sono impiegati nella pubblica amministrazione. Questi contribuenti possono prendere visione della propria posizione assicurativa ed accertarsi di quali dati siano stati trasmessi all’Inps. Lo può richiedere anche i lavoratori del privato che abbiano svolto dei lavori nel pubblico impiego;

Certificato Ecocert e Ecomar: in questo documento è possibile trovare i contributi che il lavoratore ha versato nel corso della sua carriera. È un vero e proprio certificato e per ottenerlo, a differenza degli altri documenti, è necessario ottenere l’autorizzazione da parte degli operatori.

Se l’ultimo documento è un certificato a tutti gli effetti, i primi due hanno validità interna: servono esclusivamente al richiedente per conoscere la propria situazione. Questo significa che per andare in pensione è necessario ottenere l’estratto conto certificativo (Ecocert): un vero e proprio documento analitico, grazie al quale è possibile conoscere la propria posizione assicurativa e che viene rilasciato dagli uffici Inps solo a seguito di una richiesta degli stessi assicurati.

Quali dati sono contenuti nella documentazione

All’interno dell’estratto conto contributivo sono contenuti i seguenti dati:

  • il periodo a cui si riferiscono i versamenti, che vengono divisi per anno solare;
  • la tipologia dei contributi, ossia da dove derivano;
  • contributi utili in giorni, settimane o mesi;
  • retribuzione o reddito;
  • i riferimenti del datore di lavoro. Per gli autonomi è indicato se stessi;
  • eventuali note riportate alla fine dell’Estratto. In questa sezione vengono riportate le anomalie.

L’insieme di queste informazioni è necessario per riuscire ad avere un quadro generale di quali siano i contributi versati per la pensione e, soprattutto, in quali periodi siano stati versati. Attraverso il servizio online è possibile stampare il documento.

In quale modo si può accedere alle informazioni

Per riuscire ad accedere alle informazioni che sono contenute all’interno di questo documento, prima di tutto, è necessario accedere al portale dell’Inps, attraverso le credenziali digitali in possesso dell’utente:

  • Spid, sistema pubblico d’identità digitale;
  • Cie, carta d’identità elettronica;
  • Cns, carta nazionale dei servizi.

Una volta che l’utente è riuscito ad accedere al portale dell’Inps può consultare i dati di suo interesse seguendo questo percorso:

  • accedendo alla voce: Fascicolo previdenziale;
  • scegliendo: Consultazione estratto conto unificato;
  • a questo punto è possibile consultare il documento di proprio interesse, scaricarlo e salvarlo in pdf. Nel caso in cui lo si ritenesse necessario è possibile stamparlo.

Quanti non avessero dimestichezza con Internet e i computer hanno la possibilità di rivolgersi di persona agli sportelli territoriali dell’Inps o possono chiedere l’accesso al documento presso il patronato più vicino.

Come deve essere letto l’estratto conto

La lettura dell’estratto conto contributivo è molto semplice: al suo interno sono riportate le informazioni utili per il contribuente. Il documento è suddiviso cronologicamente: i dati vengono suddivisi per singolo anno di contributi.

Attenzione però agli aggiornamenti del documento: è possibile che i dati più recenti non siano presenti. Generalmente sono disponibili quelli fino ai due mesi precedenti. Non è un errore se non sono ancora presenti: si tratta semplicemente delle tempistiche necessarie per gli aggiornamenti.

Cosa succede quando mancano dei versamenti

Uno degli aspetti più preoccupanti è quello dei versamenti che mancano: stiamo parlando di quelli obbligatori per legge, che tutti i lavoratori devono aver ricevuto, anche gli autonomi. Nel caso in cui ne dovesse mancare qualcuno, il diretto interessato deve, prima di tutto, accertarsi della data di aggiornamento del documento (ci si potrebbe trovare nella situazione che abbiamo descritto nel paragrafo precedente).

Se, invece, il documento non dovesse riportare dei versamenti di mesi addietro, è possibile che questi non siano mai stati effettuati. A questo punto è necessario rivolgersi direttamente al datore di lavoro perché provveda al saldo di quanto spetta. In questa fase è possibile chiedere il supporto dell’ente previdenziale per richiedere che il sostituto d’imposta si comporti in modo corretto.

Situazioni di questo genere possono essere comunicate direttamente all’Inps e all’ispettorato del lavoro. Il datore di lavoro è sanzionabile per il mancato versamento dei contributi. I contributi non versati vanno in prescrizione dopo cinque anni, ma il periodo si allunga a 10 nel caso di denunce da parte del lavoratore.

Quanto costa ottenere l’estratto conto contributivo

L’estratto conto contributivo è un documento che si può ottenere gratuitamente. I lavoratori possono richiederlo direttamente all’Inps attraverso i canali online messi a disposizione, senza alcun costo.

È ritenuto un servizio di pubblica utilità, perché permette a ogni lavoratore di verificare l’importo dei contributi versati durante l’intero percorso lavorativo.