A fine gennaio il ministro dello Sport del secondo governo guidato da Giuseppe Conte, Vincenzo Spadafora, con un post su Facebook, aveva annunciato che a causa della crisi politica l’erogazione dei bonus destinati ai collaboratori sportivi aveva subìto rallentamenti. Da allora è cambiata la guida del Paese e il presidente del Consiglio, Mario Draghi, non ha nominato il successore di Spadafora. La delega allo sport è, al momento, nelle mani del premier. Toccherà a lui decidere sul futuro dei ristori: che fine farà quindi il bonus di 800 euro promesso a chi lavora nello sport?
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Che fine fa con Draghi il bonus collaboratori sportivi?
Il mondo dello sport è tra i più colpiti dalla pandemia. L’ultimo comparto ad aver incassato l’ennesimo colpo è quello dello sci, con la chiusura degli impianti prorogata fino al 5 marzo. Le palestre e le piscine sono ancora chiuse e tutti attendono il decreto Ristori 5 per avere un indennizzo.
Ai collaboratori sportivi sarebbe dovuto arrivare un bonus per il periodo dall’1 gennaio al 5 marzo, da erogarsi in un’unica soluzione. Le tempistiche si sono inevitabilmente allungate perché il nuovo governo è diventato operativo solo dopo aver incassato la fiducia sia al Senato sia alla Camera.
Chi deciderà quando e come erogare il bonus sport? Al momento la delega è nelle mani del premier, visto che non è stato nominato un ministro. La situazione sarà più chiara una volta completata la squadra di governo con le nomine dei sottosegretari. Resta anche l’incertezza sull’entità del bonus, sulle modalità e sopratutto sui tempi di fruizione.
Bonus sport, a quanto ammonta e a chi è destinato
Il bonus promesso dal precedente governo consiste in un’indennità da 800 euro, da erogare una tantum a favore dei lavoratori impiegati con rapporti di collaborazione presso il Coni, il Comitato Italiano Paralimpico, le federazioni sportive nazionali, le discipline sportive associate, gli enti di promozione sportiva riconosciuti dal Coni e dal Cip, le società e associazioni sportive dilettantistiche.
Come accaduto in precedenza, il bonus di gennaio sarebbe dovuto essere erogato dalla società Sport e Salute Spa, che si occupa della distribuzione dei contributi dallo scorso mese di marzo. Non sono mancate le critiche, visto che alcuni utenti, oltre ad attendere i pagamenti per questo primo bimestre del 2021, attendono ancora i ristori di varie mensilità del 2020.