“Bonus nonni”, a giorni la scadenza: come fare domanda

Scade il 31 agosto il termine ultimo tra gli altri di richiesta per il bonus babysitter o cosiddetto "bonus nonni"

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Pierpaolo Molinengo

Giornalista economico-finanziario

Giornalista specializzato in fisco, tasse ed economia. Muove i primi passi nel mondo immobiliare, nel occupandosi di norme e tributi, per poi appassionarsi di fisco, diritto, economia e finanza.

Tra tutti i bonus in scadenza a fine mese, uno in particolare interessa la categoria di quei lavoratori preoccupati di trovarsi nella situazione di dovere accudire i figli da scuola che dovessero essere costretti a passare un periodo di quarantena a casa, perché eventualmente positivi a tampone. Ecco che scatta la corsa per la richiesta del bonus babysitter o anche detto “bonus nonni” per la possibilità di essere girato ai familiari che non residenti sotto lo stesso nucleo familiare dei beneficiari, prevista dall’Inps nella circolare 73 del 17 giugno.

Le incertezze sul ritorno a scuola continuano ad essere tante e sui congedi parentali e diritto allo smart working per i genitori che si trovassero a far fronte a gestire contemporaneamente figli e lavoro, non ci sono notizie.

Quella di affidare i bambini positivi alla cura dei nonni non sarebbe una soluzione praticabile per i rischi di salute in cui incorrerebbero gli anziani esposti al contagio da Covid, ma rivolgersi a un baby sitter in determinate occasioni e con le dovute precauzioni dovute al caso, distanziamento, protezione e igiene, potrebbe rimanere l’unica alternativa. Nelle situazioni normali, contare sull’aiuto dei nonni quando non è in pericolo la loro incolumità, resta comunque l’opzione per certi versi migliore per accudire i propri figli.

“Bonus nonni”, a giorni la scadenza: chi può richiederlo

La possibilità di presentare domanda per il bonus scade il 31 agosto. Inizialmente per una cifra di 600 euro prevista dal Dl “cura Italia”, la misura è stato raddoppiata a 1.200 euro, 2mila euro per gli operatori sanitari oppure della sicurezza, difesa e soccorso pubblico

L’indennizzo è riconosciuto ai genitori con figli di età minore a 12 anni (limite non valido per i bambini con gravi forme di disabilità) e deve essere alternativo al congedo parentale retribuito al 50%, ma non è accordato se un componente del nucleo familiare riceve altre forme di sostegno al reddito per sospensione o cessazione dell’attività lavorativa, come ad esempio la cassa integrazione o disoccupazione. Viene però concesso se la Cig è per riduzione dell’orario oppure se l’interessato è in smart working.

Lo possono richiedere dipendenti del settore privato, iscritti in via esclusiva alla gestione separata, autonomi iscritti all’Inps, autonomi iscritti alle casse professionali, con attestazione da parte di queste ultime.

“Bonus nonni”, a giorni la scadenza: come fare richiesta

Inviata la domanda, se accettata dall’Inps, l’importo verrà versato dall’Ente sul Libretto famiglia del beneficiario: si tratta di un libretto nominativo prefinanziato previsto per compensare le prestazioni occasionali tramite titoli di pagamento, il cui valore nominale è fissato in 10 euro, corrispondente al massimo a un’ora di lavoro.

Per ricevere il bonus i genitori interessati dovranno quindi aprire questo Libretto sul sito Inps ed effettuare l’ “appropriazione” del bonus entro 15 giorni solari dalla conferma di ricezione e di ammissione della richiesta.

Una volta esplicitate le prestazioni effettuate, e compilati i dati dei prestatori occasionali di servizi di babysitting l’Inps provvederà a caricare sul conto corrente indicato dal prestatore, che dovrà accreditarsi sul dito, la cifra relativa alle ore dichiarate.