Ecobonus, cosa fare per riceverlo in un’unica soluzione

Il Decreto permette di usufruire dell'intero incentivo in un'unica rata e non 10 importi annuali. Ecco come si fa

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Pierpaolo Molinengo

Giornalista economico-finanziario

Giornalista specializzato in fisco, tasse ed economia. Muove i primi passi nel mondo immobiliare, nel occupandosi di norme e tributi, per poi appassionarsi di fisco, diritto, economia e finanza.

Pubblicato: 15 Luglio 2019 13:30Aggiornato: 16 Febbraio 2024 15:47

Sicuramente l’Ecobonus 2019 costituisce una delle detrazioni più importanti a cui hanno la possibilità di accedere di contribuenti per effettuare dei lavori di ristrutturazione del proprio immobile. È importante, però, che gli interventi effettuati permettano di raggiungere alcuni standard di risparmio energetico.

Attraverso l’Ecobonus 2019 è possibile riuscire ad ottenere uno sconto fiscale che oscilla tra il 50% ed il 65% per i lavori che vengono eseguiti sugli edifici singoli. La percentuale sale al 75% quando gli interventi coinvolgono dei condomini. Questa costituisce, senza dubbio, una delle agevolazioni fiscali più importanti che vengono riconosciute e che permettono ai contribuenti di ottenere anche dei buoni risparmi energetici.

Senza dubbio a far aumentare l’interesse per questa misura è una delle ultime novità che sono state introdotte e che permettono di fruire dell’Ecobonus 2019 attraverso uno sconto che viene riconosciuto direttamente dall’impresa. Ma entriamo nel dettaglio e cerchiamo di capire come accedere a questa interessante agevolazione.

Ecobonus 2019: scopriamo di cosa si tratta

Sotto l’etichetta di Ecobonus 2019 ritroviamo una serie di interventi di efficientamento energetico del patrimonio immobiliare privato. Come specificato all’interno della guida sulle agevolazioni fiscali per il risparmio energetico redatta dall’Agenzia delle Entrate, rientrano in questa categoria lavori come l’installazione di pannelli solari, la sostituzione degli impianti di riscaldamento invernale (termosifoni o termoconvettori), l’acquisto di dispositivi multimediali per il controllo a distanza degli impianti di riscaldamento e molti altri interventi strutturali sull’abitazione.

Con l’Ecobonus 2019, il proprietario dell’immobile (o l’affittuario, o coloro che godano di diritti reali sullo stesso) può usufruire di uno sgravio fiscale del 65% sul totale delle spese sostenute (incluse anche quelle di progettazione e installazione dei dispositivi), fino a un massimo di 100.000 euro. L’agevolazione fiscale così ottenuta va divisa in 10 quote annuali di pari importo da utilizzare nelle dichiarazioni IRPEF dei dieci anni seguenti.

Insomma, anche se conveniente, l’Ecobonus 2019 può essere utilizzato solamente a rate. A meno che non si decida di sfruttare a proprio vantaggio un “codicillo” presente nel decreto attuativo dell’Ecobonus. Il credito fiscale che si ottiene, infatti, può essere ceduto in un’unica soluzione alla ditta che esegue i lavori o al fornitore dal quale si acquistano i materiali e dispositivi per l’efficientamento energetico. In questo modo non potremo più usufruire dello sgravio fiscale decennale, ma potremmo ottenere immediatamente l’intera cifra dell’Ecobonus.

Come usufruire delle agevolazioni previste dall’Ecobonus 2019

Ovviamente, non ci verrà accredita alcuna somma sul conto corrente né potremmo scaricare per intero l’importo del bonus fiscale. Di fatto, potremo usufruire di uno sconto del 65% sui lavori di efficientamento energetico che la ditta ha eseguito all’interno del nostro appartamento. Un esempio ci aiuterà a chiarire immediatamente il funzionamento di questo processo.

Se, ad esempio, vogliamo installare un impianto fotovoltaico sul tetto di casa per la produzione domestica di energia elettrica per una spesa totale di 10 mila euro. Grazie all’Ecobonus e alla possibilità di cedere il credito alla ditta che eseguirà i lavori, l’installazione dei pannelli solari ci costerà appena 3.500 euro, mentre l’incentivo fiscale di 6.500 euro verrà utilizzata dalla ditta installatrice con le stesse modalità previste per i privati (10 quote annuali di pari importo da utilizzare nella dichiarazione IRES).