Il costo del Superbonus grava sui conti pubblici e porta il deficit 2023 al 7,2% del Pil. È questo quanto emerso dalla nota sul Pil e l’indebitamento della Pubblica amministrazione realizzata dall’Istat che mostra un prospetto dei conti pubblici decisamente diverso rispetto a quello che, solo lo scorso autunno, era stato previsto dalla NaDef. A colpire maggiormente, come detto, è il deficit al 7,2% del Pil, contro il 5,3% che era stato preventivato, con l’aggravio che è stato spinto principalmente dal Superbonus il cui costo, nel 2023, si è aggirato intorno ai 76 miliardi di euro per le casse dello Stato. A fare da contraltare c’è il record di riduzione del rapporto debito/Pil registrato dall’Italia che, a fine 2023, è stato pari al 137,3% del prodotto, ovvero ben il 17,6% rispetto ai massimi del 2020. Le ragioni, in questo caso, sono da ricercare nell’inflazione e il suo effetto lievito generato sul Pil nominale.
Il costo del Superbonus sui conti pubblici
A influire maggiormente sulla crescita del deficit è stato, come detto, il Superbonus edilizio il cui costo per lo Stato, già alla metà di dicembre 2023, aveva spinto a pensare una crescita di un altro punto di Pil abbondante, con la cifra che si aggirava tra i 20 e i 23 miliardi di euro. Tale stima si è rivelata in realtà essere fin troppo ottimistica, visto che i dati offerti dall’Istat vedono i costi del Superbonus salire ben più in alto. Nel 2023, il disavanzo prodotto dalla corsa dei crediti d’imposta per l’edilizia è arrivato a 149,475 miliardi di euro, il che vuol dire circa 40 miliardi di euro in più rispetto ai 109,4 che erano stati previsti all’interno della NaDef.
Il peso dei crediti d’imposta dell’edilizia
Il deficit italiano è stato dunque spinto al rialzo dal Superbonus. La conferma di quest’aspetto arriva guardando ai numeri: nella NaDef di ottobre era previsto l’impiego di 37 miliardi di euro per il Superbonus, ovvero l’1,8% del Prodotto interno lordo. Si trattava di un dato già al rialzo rispetto a quanto era stato scritto nel Def di aprile, quanto per la stima di risorse per la misura era stata fissata a 14 miliardi di euro. In entrambi i casi si era stati decisamente troppo ottimisti, con il consuntivo Istat che arriva a dare una doccia gelata: il Superbonus nel 2023 è costato 76 miliardi alle casse dello Stato, con il deficit che segna un più 1,9%, circa 39 miliardi, rispetto a quanto previsto dalla NaDef. L’ammontare speso assume ancora più valore se paragonato con quanto avvenuto negli altri anni di attività del Superbonus: nel 2022 era a 54 miliardi, nel 2021 a 13. Il totale, dunque, porta la spesa per la misura a 143 miliardi di euro.
Il ministro Giorgetti: “Superbonus? Stagione irresponsabile”
A commento dei dati pubblicati dall’Istat sono arrivate le parole del ministro dell’Economia Giancarlo Giorgetti che ha sottolineato come la misura del Superbonus abbia arrecato grandi problemi all’Italia. “I numeri – ha sottolineato il ministro – ci dicono che l’emorragia dell’irresponsabile stagione del Superbonus ha avuto un effetto pesante sul 2023, andando purtroppo oltre le già pessimistiche prospettive. Con la non semplice chiusura di quella stagione la finanza pubblica dal 2024 intraprende un sentiero di ragionevole sostenibilità”.