Il Governo ha leggermente modificato alcuni dettagli degli importi e dei requisiti di accesso del bonus nido, una misura che permette a tutte le famiglie con figli piccoli di ottenere uno sconto sulla retta dell’asilo nido. Il bonus non conterà più per il calcolo dell’Isee della famiglia e non sarà più necessario avere un secondo figlio a carico con meno di 10 anni per avervi accesso.
Rimangono invariate le entità degli importi, massimo 3.600 euro, che continueranno a dipendere dalle fasce di reddito in cui ricade la famiglia che lo richiede. Si può presentare domanda per questo bonus entro la fine dell’anno.
Cosa cambia nel bonus nido per il 2025
Il Governo ha apportato in manovra alcuni piccoli cambiamenti al bonus nido, che permette alle famiglie di ottenere uno sconto sulle rette dell’asilo nido in base al proprio reddito. Le novità, che sono state introdotte nella Manovra finanziaria, sono principalmente due:
- Non sarà più necessario avere anche un secondo figlio con meno di 10 anni a carico per avere accesso al bonus nido
- L’importo ottenuto tramite il bonus nido non conterà più per il calcolo dell’Isee
Per il resto, la norma rimane identica a come era stata pensata per il 2024. L’importo varierà in base alla fascia di reddito alla quale appartiene la famiglia che richiede il sussidio:
- Famiglie sotto i 40.000 euro di Isee: 3.600 euro all’anno
- Famiglie con più di 40.000 euro di Isee o che non lo presentano: 1.500 euro all’anno
L’Italia è ancora molto lontana dagli obiettivi europei sulla copertura dei posti negli asili nido. I parametri Ue richiederebbero che il 45% dei bambini sotto i 3 anni avesse potenzialmente a disposizione questo tipo di servizio, ma tra il 2021 e il 2022 il nostro Paese ha faticato a raggiungere il 33%. Questo nonostante i grandi investimenti previsti dal Pnrr e il calo delle nascite.
Come presentare la domanda per il bonus nido
Per accedere al bonus nido nel 2025 bisognerà rispettare alcuni requisiti precisi:
- Avere un figlio a carico con meno di 3 anni
- Essere residenti in Italia
- Avere la cittadinanza Ue o un regolare permesso di soggiorno
In questo modo si potranno ottenere i pagamenti mensili che aiuteranno a coprire parte della retta dell’asilo nido. Questi versamenti non possono superare il valore della retta stessa.
Per fare domanda di accesso al bonus nido bisogna accedere al sito dell’Inps, entro il 31 dicembre. È necessario specificare se la struttura a cui è stato iscritto il bambino è pubblica o privata e indicare nome e codice fiscale della stessa. L’accesso al portale dell’Istituto per la previdenza sociale si può avere tramite strumenti di identità digitale come Spid, Cie o Cns.
Una volta cominciato il processo di domanda del bonus, saranno richiesti alcuni documenti che provino l’avvenuto pagamento della retta. Valgono a questo fine ricevute, bollettini bancari o postali o, in caso si tratti di un nido aziendale, le attestazioni della società che fornisce ai propri dipendenti questo servizio. Ognuno di questi documenti deve riportare il nome e la partita Iva dell’asilo oltre al codice fiscale del bambino e i dettagli del pagamento effettuato perché possa essere considerato valido ai fini della domanda.