Trump torna indietro e abbassa i dazi, la cessione sul Fentanyl della Cina

Il presidente degli Stati Uniti Donald Trump ha annunciato che abbasserà i dazi alla Cina imposti per il supposto ruolo del Paese nella produzione di Fentanyl

Foto di Matteo Runchi

Matteo Runchi

Editor esperto di economia e attualità

Redattore esperto di tecnologia e esteri, scrive di attualità, cronaca ed economia

Pubblicato:

Il presidente degli Stati Uniti Donald Trump ha annunciato che abbasserà, dopo poco più di 6 mesi, i dazi imposti alla Cina come ritorsione per la produzione di Fentanyl illegale nel Paese. Trump ha dichiarato che Pechino collaborerà con le forze dell’ordine americane sul contrasto al traffico dell’oppiaceo sintetico che ha causato un’ondata di morti per overdose tra il 2020 e il 2023.

Trump ha utilizzato il traffico di Fentanyl come primo pretesto per imporre i dazi a Cina, Messico e Canada. Anche dopo la tregua commerciale con Pechino, le tariffe doganali al 20% introdotte su tutte le merci cinesi (proprio come punizione per il traffico di questa sostanza) non erano state rimosse. Il problema del Fentanyl è però in via di risoluzione, almeno stando agli ultimi dati.

Trump cede sui dazi per il Fentanyl

L’annuncio di Trump sui dazi per il Fentanyl è arrivato meno di 24 ore prima dell’incontro con Xi Jinping, previsto per domani giovedì 30 ottobre in Corea del Sud. Il presidente degli Usa ha dichiarato:

Penso che li ridurrò perché credo che ci aiuteranno con il problema del Fentanyl. La Cina collaborerà con le forze dell’ordine statunitensi.

I dazi per il Fentanyl non sono dazi sul Fentanyl. L’oppiaceo sintetico infatti arriva per lo più dall’Asia negli Usa in maniera illegale, per poi essere mescolato a varie sostanze illecite e venduto sul mercato nero. Trump ha sostenuto che la Cina non facesse nulla per fermare questo traffico e, come punizione, il 1° febbraio 2025 ha imposto dazi del 20% a tutte le merci cinesi.

Da allora l’atteggiamento cinese non è cambiato. Ancora a settembre scorso il Congresso ha approvato alcune leggi contro il traffico di oppioidi sintetici dalla Cina, evidenziando come il problema non si sia risolto. Pechino non ha implementato nessun tipo di misura a riguardo. Il governo cinese, secondo Trump, avrebbe però aperto a una collaborazione.

Xi e Trump verso l’incontro

L’annuncio di Trump è importante soprattutto perché arriva alla vigilia dell’incontro tra il presidente statunitense e quello cinese Xi Jinping. Si tratta di una concessione chiave da parte americana, perché annuncia la rimozione di dazi che non erano stati toccati nemmeno dalla tregua commerciale concordata dopo l’escalation dei primi mesi della presidenza Trump.

Per Trump è l’ennesimo passo indietro senza ottenere particolari risultati nei negoziati con la Cina. Diversi analisti prevedono che l’accordo commerciale a cui le parti stanno lavorando riporterà grosso modo la situazione a quella precedente alla vittoria di Trump alle elezioni, con la sola eccezione del passaggio delle operazioni americane di Tik Tok a una proprietà statunitense, comunque già imposto dall’amministrazione Biden.

Perché la crisi del Fentanyl si sta risolvendo anche senza i dazi

Il Fentanyl è un oppioide sintetico estremamente pericoloso. La dose mortale per un adulto è di circa 2 milligrammi. Si è diffuso negli Usa dal 2016 e da allora ha causato quasi mezzo milione di morti. La sua diffusione è dovuta alla cosiddetta crisi degli oppioidi.

Dai primi anni del nuovo millennio, negli Usa, si è diffuso l’utilizzo di farmaci legali contenenti oppioidi per il trattamento del dolore cronico di qualsiasi tipo. Prima questi farmaci erano riservati ai pazienti terminali.

Le persone che hanno cominciato questi trattamenti hanno spesso sviluppato una dipendenza. Conclusi i trattamenti, hanno cominciato ad acquistare oppioidi illegali.

Il picco di questa tendenza si è verificato tra il 2022 e il 2023, quando le morti per overdose hanno superato le 100.000 al mese negli Usa, secondo i dati dei Cdc. Da luglio 2023, la tendenza si è invertita. Gli ultimi dati, di gennaio 2025, danno le morti a meno di 80mila al mese, simili ai livelli pre-pandemia.

Un articolo pubblicato su Lancet Regional Health – Americas a settembre 2025 ha rilevato che questo calo è dovuto soprattutto alla riduzione della popolazione a rischio e non a un calo del traffico di Fentanyl.

L’utilizzo di oppioidi si è molto ridotto tra il 2019 e il 2023, mentre la prevalenza del Fentanyl sul mercato nero è aumentata. La sostanza è ormai a uno stato di saturazione del mercato, ma nonostante questo le morti stanno calando, proprio perché sempre meno persone sviluppano una dipendenza da oppioidi attraverso farmaci legali.