Roberto Fico, dalla carriera allo stipendio: tutto sul politico scelto da Mattarella

Crisi di Governo, Sergio Mattarella affida a Roberto Fico l'incarico di verificare se esiste una maggioranza pronta ad appoggiare Conte e a quali condizioni

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Maurizio Perriello

Giornalista politico-economico

Giornalista e divulgatore esperto di geopolitica, guerra e tematiche ambientali. Collabora con testate nazionali e realtà accademiche.

Tra consultazioni e scontri, il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella ha scelto di conferire un mandato esplorativo al presidente della Camera Roberto Fico, per verificare se, a oggi, esiste anche una maggioranza pronta ad appoggiare il premier Giuseppe Conte e a quali condizioni.

Non è la prima volta che questa accade: già nel 2018, per esempio, Fico era sceso in campo per verificare la maggioranza parlamentare tra il Partito Democratico e il Movimento 5 Stelle per costituire il Governo, incaricato anche allora da Mattarella.

Ma cosa sappiamo dell’ascesa politica di Roberto Fico?

Roberto Fico, dagli esordi col M5S a presidente della Camera

Roberto Fico è nato a Napoli il 10 ottobre 1974. Da ragazzo frequenta il Liceo classico Umberto I della sua città e, dopo il diploma, si trasferisce a Trieste, dove si laurea con lode in Scienze della Comunicazione.

Con il programma Erasmus, frequenta la Facoltà di Scienze Sociali di Helsinki e lavora per l’ufficio universitario dedicato agli studenti provenienti dall’estero. Successivamente segue il Corso di alta formazione Multimedia Skill con specializzazione in Knowledge Management, promosso da Poliedra – Politecnico di Milano in collaborazione con l’Università degli Studi di Napoli Federico II, l’Università degli Studi di Palermo e Academy 365.

La sua carriera ha inizio nel mondo della comunicazione: lavora all’interno di diversi uffici stampa, come redattore di una casa editrice e come responsabile del personale all’interno di un albergo e dirigente di un operatore turistico internazionale. Prima di entrare in politica si dedica anche all’importazione di tessuti (dal Marocco) e lavora per circa un anno come impiegato in un call-center.

Il suo debutto come politico avviene a Napoli: Nel 2005 fonda nella sua città uno dei primi meetup “Amici di Beppe Grillo”, piattaforme online di aggregazione e confronto su diversi temi di interesse collettivo, dalla difesa dei beni comuni alla tutela del territorio. Da qui, a partire dalle attività e iniziative di questi laboratori di partecipazione attiva dei cittadini, nasce l’esperienza politica del Movimento 5 Stelle. Per il M5S si candida nel 2010 come presidente della Regione Campania e nel 2011 come sindaco di Napoli (in entrambi i casi, però, non ottiene il mandato).

È il 2013 quando viene eletto per la prima volta deputato e il 6 giugno dello stesso anno diventa presidente della Commissione parlamentare per l’Indirizzo generale e la Vigilanza sui servizi radiotelevisivi. Cinque anni dopo, nel 2018,  vince le elezioni politiche come candidato del M5S nel collegio uninominale di Napoli Fuorigrotta: dal 24 marzo 2018 è presidente della Camera dei deputati (ecco quanto guadagnano i presidenti delle due Camere).

Roberto Fico, stipendio e rinuncia all’indennità

Da un reddito pari a zero euro al suo esordio come deputato, nel 2016 Roberto Fico – come riporta la sua dichiarazione dei redditi – ha denunciato al Fisco ben 98.471 euro. Lo stipendio mensile come presidente della Camera ammonta di norma a 16.416 euro, di cui: 5mila euro come indennità parlamentare, 3.503 euro come diaria, 3.690 euro come rimborso spese e 4.223 euro come indennità di ufficio.

Lo stipendio di Fico, però, ammonta nello specifico a 12.193 euro mensili, poiché fu lui stesso (fin dal suo insediamento) a rinunciare all’indennità di ufficio che invece gli sarebbe spettata per tutto il suo mandato.