Saras, via libera dal Governo alla cessione: tutto pronto al passaggio da Moratti a Vitol

Il governo ha dato l'ok alla vendita della compagnia di raffinazione controllata dalla famiglia Moratti alla società svizzero-olandese

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Giorgio Pirani

Giornalista economico-culturale

Giornalista professionista esperto di tematiche di attualità, cultura ed economia. Collabora con diverse testate giornalistiche a livello nazionale.

Saras passa dalla famiglia Moratti a Vitol, con il governo che ha deciso di non fare uso del golden power. Una nota del gruppo Saras a nome di Vitol rivela che la presidenza del Consiglio dei ministri ha emesso un decreto con prescrizioni che non ostacolano il completamento dell’affare. Questo implica che una delle condizioni fondamentali per il successo dell’operazione è stata soddisfatta.

Le cifre della cessione

Tutto pronto quindi per la cessione del gruppo petrolifero Saras agli svizzero-olandesi di Vitol, con la famiglia Moratti che cederà loro il 35% delle azioni.

Grazie al decreto governativo, l’operazione può procedere senza ostacoli, aprendo così le porte a una nuova fase per Saras. Attualmente, Vitol possiede il 10,461% delle azioni, ma al termine dell’operazione salirà al 45,48%, oltre ad avviare un’offerta pubblica di acquisto obbligatoria per le azioni rimanenti al prezzo di 1,75 euro ciascuna. Questo implica una capitalizzazione di Saras di circa 1,7 miliardi di euro, con la possibilità di adeguare il prezzo in base ai dividendi distribuiti. L’obiettivo dell’Opa è ritirare le azioni ordinarie di Saras dalla quotazione e dalle negoziazioni su Euronext Milan. Come parte dell’affare, i Moratti riceveranno oltre 582 milioni di euro. Attualmente, Saras conta 1.576 dipendenti e ha riportato un giro d’affari di 15,8 miliardi di euro nel 2022.

Vitol, con un fatturato annuo che supera i 500 miliardi di dollari, è considerato il principale trader mondiale di petrolio. La società gode di una vasta presenza internazionale, con raffinerie situate in Europa, Medio Oriente e Australia, e svolge una serie di attività nel settore downstream e negli impianti di stoccaggio.

La storia dell’acquisizione

La vicenda ha inizio il 20 febbraio, quando la Consob rivela che Vitol ha acquisito il 4,6% delle azioni della società Moratti tramite Angel Capital Management. L’11 febbraio, la famiglia Moratti ha siglato un accordo con Vitol, impegnandosi a cedere il 35% delle azioni di Saras. Questa transazione coinvolge diverse articolazioni della famiglia milanese nel settore petrolifero, le quali, tramite tre holding, detengono complessivamente il 40% di Saras: Massimo Moratti sapa, presieduta dall’ex presidente dell’Inter, possiede l’intero pacchetto azionario, con il 50% in nuda proprietà assegnato ai figli maschi Angelomario e Giovanni.

In aggiunta, in base a determinate condizioni, Angel Capital Management ha accettato di cedere anche il 5% di Saras, oggetto di un finanziamento garantito con un contratto derivato di funded collar, stipulato con Bank of America a febbraio 2023. Ciò comporterà un ulteriore incasso di 47,5 milioni di euro per la holding di Angelo Moratti.

Le condizioni imposte dal governo a Vitol per l’acquisto di Saras

Vitol sarà tenuto a garantire che gli impianti di Saras mantengano la loro attuale piena capacità operativa di raffinazione e che siano mantenuti efficienti secondo i programmi di manutenzione attuali. La nuova proprietà dovrà inoltre assicurare la continuità delle forniture e delle esportazioni dei prodotti raffinati verso il mercato italiano ed europeo, mantenendo gli attuali standard di qualità. Le prescrizioni includono anche l’obbligo per l’acquirente di mantenere l’attuale fornitura di energia elettrica al sistema elettrico nazionale, almeno finché gli impianti di Saras saranno considerati essenziali per la sicurezza del sistema e avranno diritto alla reintegrazione dei costi.

Inoltre, Vitol dovrà garantire una quantità di produzione destinata al mercato italiano non inferiore alla media della produzione degli ultimi cinque anni. Altre prescrizioni riguardano il mantenimento degli investimenti già pianificati nel piano industriale di Saras per la transizione ecologica e l’implementazione di procedure per la tracciabilità e la verifica dell’origine delle materie prime e dei semilavorati utilizzati nel ciclo produttivo di Saras.

L’impianto impiega direttamente circa 1.300 lavoratori e fornisce lavoro a ulteriori 3mila addetti dell’indotto. Nel 2022, l’ultimo anno per il quale la compagnia ha pubblicato i dati, Vitol ha consegnato 7,4 milioni di barili equivalenti in greggio e derivati (in calo rispetto ai 7,6 milioni del 2021), generando un fatturato di 505 miliardi di dollari, con un aumento dell’81% rispetto ai 279 miliardi dell’anno precedente. Inoltre, la società ha investito 2 miliardi di dollari in progetti di sostenibilità ambientale.