Chi ha pagato i funerali di Berlusconi

Chi ha sostenuto le spese necessarie per i funerali di Stato di Silvio Berlusconi: ecco cosa dice la legge e dove verrà sepolto l'ex premier

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Luca Incoronato

Giornalista

Giornalista pubblicista e copywriter, ha accumulato esperienze in TV, redazioni giornalistiche fisiche e online, così come in TV, come autore, giornalista e copywriter. È esperto in materie economiche.

I funerali di Silvio Berlusconi sono stati celebrati mercoledì 14 giugno, a partire dalle ore 15.00, presso il Duomo di Milano, non senza polemiche. Se infatti rientra nella norma l’istituzione dei funerali di Stato per i soggetti che in passato hanno ricoperto la carica di presidente del Consiglio, lo stesso non può dirsi per il lutto nazionale.

Il governo Meloni ha deciso di dichiararlo nel giorno dell’ultimo saluto, nonostante ciò sia avvenuto soltanto per chi abbia ricoperto la carica di presidente della Repubblica, con o senza precedente incarico da premier. Tanto si è detto e si continuerà a farlo, disquisendo, ad esempio, sul fatto che per la morte di Silvio Berlusconi, deceduto a 86 anni, sia stato fermato il Parlamento per alcuni giorni.

Funerali Berlusconi: chi paga

In tanti lamentano un processo di beatificazione di Silvio Berlusconi, attraverso le televisioni di famiglia e non solo. C’è poi chi sostiene che gettare odio su questa figura, in un momento del genere, sia indecoroso. È il pensiero della premier Giorgia Meloni: “A chi, persino oggi, sta riversando odio nei suoi confronti, avrebbe risposto come al solito col sorriso e una battuta”.

Scendiamo però nel dettaglio di questa celebrazione che, precisiamo, alla famiglia Berlusconi costerà nulla. Indicato come la terza persona più ricca d’Italia, alla morte, con un patrimonio di 6.8 miliardi di euro, di sicuro l’ex leader di Forza Italia non avrebbe avuto problemi nel gestire le spese di questi funerali.

Sarà però lo Stato a sobbarcarsene il peso. Non è affatto qualcosa di straordinario, anzi. Si tratta di una realtà che perdura dal 1987, quando una legge voluta da Bettino Craxi portò l’Italia tutta a gestire le spese per i funerali di grandi figure politiche: presidente della Repubblica, presidente del Senato, presidente della Camera dei deputati, presidente del Consiglio dei ministri e presidente della Corte costituzionale.

Poco conta che al momento della morte si ricopra ancora la carica o meno. Quell’onore resta per la vita e lo Stato paga così il proprio rispetto. L’erogazione del denaro avviene tramite decreto del presidente del Consiglio, in questo caso Giorgia Meloni, comprendendo anche spese di trasporto e sepoltura, determinando un limite di spesa da non poter superare.

Dove verrà sepolto Berlusconi

Silvio Berlusconi ha pensato a tutto. Il fondatore di Mediaset ha infatti voluto la realizzazione di un vero e proprio mausoleo funebre. Questo è stato costruito nel cuore di Villa San Martino, ad Arcore, che ora potrebbe diventare luogo di pellegrinaggio.

Opera realizzata in marmo di Carrara dallo scultore Pietro Cascella, che ottenne mandato di creare qualcosa che inneggiasse alla vita. I due erano grandi amici e i lavori ebbero inizio nell’ormai lontano 1993. Un mausoleo per lui e la sua famiglia, allargata. L’idea era infatti quella di accogliere anche i suoi fedelissimi, come Confalonieri, Previti, Letta e Dell’Utri.

Si trova in fondo al viale dei Pioppi, nel parco di Villa San Martino ad Arcore. Al fine di completare il progetto dell’estremo riposo, però, si procederà con la cremazione di Silvio Berlusconi. La legge attuale, infatti, non consente l’inumazione all’esterno dei cimiteri.