Il prezzo del gas corre su livelli record sfondando quota 250 euro al megawattora e facendo intravedere all’orizzonte un duro inverno quando potrebbe raggiungere i 300 euro. L’indice di riferimento del mercato europeo, il Ttf, quotato alla borsa di Amsterdam, è tornato ai massimi del marzo scorso, toccando in apertura delle contrattazioni i 230 euro con un rialzo del 6%, fino a balzare a quota 251, per attestarsi sui 244 euro, al +11%.
Vola il prezzo del gas, le previsioni di Gazprom per l’inverno
Dietro ai rialzi dell’anno dei rincari con quotazioni del gas ci sono diverse cause, ma la prima è sempre rappresentata dalla guerra tra Mosca e Kiev e le sue conseguenze. In questo quadro il gigante energetico russo Gazprom ha avvertito i Paesi occidentali di non escludere “che i prezzi del gas in Europa in inverno possano salire al di sopra dei 4.000 dollari per 1.000 metri cubi”, circa 367 dollari al megawattora, pari a 362 euro circa.
Nonostante le forniture di gas dalla Russia verso l’Europa siano calate sempre di più, da 45 al 25 per cento di copertura della domanda, da mesi sono rimaste costanti.
Attraverso il gasdotto Nord Stream 1, nella giornata di oggi ad esempio la Germania ha ricevuto circa 14.604.119 kilowattora (kWh/h), in linea con i livelli del giorno precedente.
Gazprom ha dichiarato che spedirà 42,2 milioni di metri cubi di gas in Europa tramite l’Ucraina attraverso il punto di ingresso di Sudzha, in calo rispetto ai 41,9 milioni di metri cubi di ieri mentre i flussi di gas in direzione est attraverso il gasdotto Yamal-Europa verso la Polonia dalla Germania è aumentato così come il gas in uscita al punto di misurazione di Mallnow al confine tedesco dai circa 2.520.000 kWh/h di lunedì ai 4.153.766 kWh/h di oggi.
La nuova impennata del prezzo del gas si riflette anche sul costo dell’energia elettrica e secondo quanto riportato da Bloomberg i prezzi dell’elettricità in Germania sfioreranno i 480 euro al megawattora per il prossimo anno, sei volte il livello del 2021 e il doppio rispetto a giugno.
Rincari che hanno costretto il governo tedesco guidato dal cancelliere Olaf Scholz a introdurre una nuova tassa nelle bollette di imprese e famiglie per coprire gli extra costi dell’energia.
Vola il prezzo del gas, le cause principali
Tra i motivi che stanno spingendo i prezzi del gas ai livelli massimi, cominciati a crescere già a causa della crisi energetica durante la pandemia, non c’è soltanto la necessità da parte dei Paesi europei di sostituire il gas russo dopo il taglio delle forniture per via delle sanzioni emesse contro Mosca, e la conseguente corsa a riempire gli stoccaggi in vista dell’inverno. Ad aggravare i rialzi della materia prima, infatti, c’è la concorrenza delle economie asiatiche negli acquisti del Gnl, ma anche la siccità record che ha portato ai minimi storici l’utilizzo degli impianti idroelettrici per la produzione di elettricità e una minore disponibilità di energia prodotta dalle centrali nucleari francesi per i Paesi confinanti, a causa dei lavori di manutenzione di oltre un terzo dei reattori.