Importante novità per i viaggiatori, con Ryanair pronta ad annunciare l’arrivo di due nuove basi in Italia. Si tratta di Trieste e Reggio Calabria che, nelle intenzioni della compagnia low cost irlandese, non solo sarebbero un tratta importante dei voli, ma diventerebbero il 18esimo e 19esimo aeroporto in cui i vettori andrebbero in stazionamento notturno. Le novità dovrebbero essere ufficializzate già nelle prossime ore, con gli sbarchi che potrebbero arrivare già dall’estate. E Ryanair non esclude l’arrivo di ulteriori basi nel Bel Paese nei prossimi cinque anni.
Due nuovi basi italiane per Ryanair
Cresce l’attesa per il grande annuncio di Ryanair, ma alla fine è come se l’amministratore delegato Michael O’Leary si fosse fatto scappare già la notizia. I piani alti della compagnia low cost, infatti, hanno programmato un viaggio a Trieste nei prossimi giorni per mettere a punto l’accordo con lo scalo Trieste-Ronchi dei Legionari a partire dalla prossima estate.
Il capoluogo friulano, infatti, diventerebbe la base numero 18 di Ryanair in Italia, con la possibilità non soltanto di volare alla volta del Nord Est del Paese, ma anche di avere uno stazionamento notturno per i propri Boeing 737.
O’Leary, presente a Milano, non ha voluto rilasciare anticipazioni sulle nuove basi, ma intercettato dal Corriere della Sera si sarebbe fatto sfuggire una conferma celata degli intenti di Ryanair. Infatti, secondo fonti vicine all’azienda, giovedì 25 gennaio il Ceo Eddie Wilson farà visita a Trieste e avrebbe già chiesto degli slot per operare i voli su Reggio Calabria che prevedono il parcheggio notturno dei Boeing 737 con l’indicazione che l’intenzione è di farne una base.
Ma non solo, perché O’Leary ha garantito che arriveranno altri tasselli da aggiungere al puzzle italiano, con le nuove basi che saliranno “a cinque nell’arco dei prossimi cinque anni”.
Sempre più voli in Italia
Un dato che sottolinea come Ryanair non vuole mollare la presa sul mercato italiano, un territorio che oggi conta 29 aeroporti serviti dalla low cost, di cui 17 già basi, per un totale di oltre 775 rotte fornite. Una scorpacciata di voli che, però, nel 2023 aveva subito una frenata dovuta alle tensioni tra la compagnia e il governo in materia di costi dei biglietti per il decreto anti rincari emanato, e poi cestinato, dall’esecutivo Meloni.
Nei piani di Ryanair sembra avere un ruolo importante anche lo scalo di Olbia che, inizialmente definito troppo costoso, ora ha dalla sua un accordo con Geasar (società che gestisce l’impianto) che apre la strada a nuove rotte nazionali e internazionali. Non solo, perché la compagnia starebbe studiando anche la possibilità di volare all’aeroporto di Salerno, che dovrebbe aprire a luglio e che ha già registrato l’interesse di easyJet.
Così facendo, quindi, sarebbero soltanto tre gli scali italiani esclusi dalla low cost: Firenze e Foggia, per limitazioni tecniche dovute alle piste troppo corte per i Boeing 737-800 di Ryanair, e Milano Linate per scelta commerciale. Ma a Milano c’è il doppio “jolly”, con Bergamo e Malpensa che forniscono il servizio per tutti coloro che decidono di affidare alla compagnia irlandese i propri viaggi da e verso le altre rotte operate.