Quanta acqua spreca l’Italia ogni anno: i numeri, purtroppo, sono allarmanti

La crisi idrica è destinata ad aggravarsi: ma quanta acqua si spreca ogni anno nel nostro Paese? Gli ultimi dati ci restituiscono un quadro allarmante

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Federica Petrucci

Editor esperta di economia e attualità

Laureata in Scienze Politiche presso l'Università di Palermo e Consulente del Lavoro abilitato.

La crisi idrica in Italia non è solo colpa della siccità, perché ci sono perdite e problemi strutturali che non fanno altro che aggravare la situazione: ma quanta acqua si spreca per questo motivo ogni anno nel nostro Paese? Facciamo parlare i numeri che, purtroppo, sono allarmanti.

Quanta acqua si spreca ogni anno in Italia

Secondo l’Istituto Nazionale di Statistica (ISTAT), l’Italia spreca in un anno abbastanza acqua da soddisfare il fabbisogno di 43 milioni di persone.

Circa un quarto delle reti del Paese ha più di 50 anni e il 60% è in funzione da più di 30 anni e le vecchie infrastrutture hanno fatto sì che solo nel 2022, per esempio, andasse perso il 42% dell’acqua potabile. Un triste record, che in termini di perdite ha raggiunto numeri allarmanti, soprattutto se questo avviene mentre il Paese fa i conti con prolungate siccità e crisi idriche che hanno interessato e continuano a interessare diversi territori e per periodi più o meno prolungati.

Sprechi: cosa può fare l’Italia?

A prescindere da quelli che sono i comportamenti dei singoli, è chiaro che un problema del genere non può essere risolto solo dai cittadini. Per intenderci, non è facendo attenzione ai consumi casalinghi o al modo in cui gestiamo le risorse idriche a fare la differenza in questi casi. Certo, evitare gli sprechi di acqua in casa, a lavoro e in generale nel nostro quotidiano fa un favore all’ambiente e all’economia, ma in questo caso sono necessarie azioni più profonde e concrete a livello strutturale per far generare un cambiamento in positivo.

Negli ultimi anni, per esempio, gli italiani hanno dovuto far fronte a restrizioni idriche e molti hanno compiuto sforzi non indifferenti per preservare le risorse idriche. Ma, nonostante ciò, i dati dicono che le persone nel nostro Paese usano molta più acqua di quanto pensino. In media gli europei consumano 125 litri di acqua al giorno, mentre gli italiani arrivano a consumarne circa 236 litri di acqua a causa delle perdite nelle tubature. Lo spreco quindi, anche se non consapevole (o forse bisognerebbe dire soprattutto perché inconsapevole) c’è.

I disagi maggiori sono nel sud, anche l’acqua è un problema a livello nazionale. Al Nord le imprese si sono infatti trovate spesso nella condizione di dover investire privatamente le proprie risorse per avere una fornitura fissa e/o aggiuntiva di acqua da usare per le proprie attività, spesso limitata a mancante per siccità, maltempo o disagi legati alle forniture.

Vengono installati contatori intelligenti per prevenire gli sprechi dei consumatori e la distribuzione dell’acqua viene digitalizzata per prevedere dove potrebbero verificarsi problemi. Ma ancora non basta.

Intanto i fondi del PNRR per rendere più efficiente la rete idrica hanno proprio come obiettivo quello di ridurre le perdite di rete di circa il 13% in pochi anni, perché entro il 2026 l’intero progetto dovrà essere completato. In totale, l’Italia sta cercando di spendere 4 miliardi di euro di fondi europei per costruire 25.000 km di reti di distribuzione idrica per risolvere i disagi legati alla carenza idrica. Questo però implica il rispetto di una tabella di marcia precisa, puntuale e serrata.