Prezzo carburanti, c’è la proroga sul taglio delle accise: fino a quando

Prolungati gli sconti al distributore con la firma del Decreto sui carburanti, ma arrivano le lamentele dei consumatori

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Miriam Carraretto

Giornalista politico-economica

Esperienza ventennale come caporedattrice e giornalista, sia carta che web. Specializzata in politica, economia, società, green e scenari internazionali.

Lo sconto di 30 centesimi al litro sul prezzo dei carburanti è stato esteso fino al 2 agosto. Con un decreto interministeriale tra Mef e ministero della Transizione ecologica viene ulteriormente prolungato il taglio delle accise necessario per arginare il caro benzina, che sarebbe dovuto terminare il prossimo 8 luglio. La nuova scadenza non soddisfa però le associazioni dei consumatori che ritengono la misura insufficiente.

Le critiche delle associazioni dei consumatori

Sconto insufficiente e inadeguato a quella che oramai è un’emergenza nazionale”, è quanto sostenuto dal presidente dell’Unione Nazionale Consumatori, Massimiliano Dona.

“Limitarsi a prorogare il taglio delle accise di 25 cent, che poi diventano 30,5 considerando l’Iva, ha già dimostrato di non bastare per frenare i prezzi impazziti” ha commentato.

“Da quando è iniziata la guerra, nonostante l’intervento del Governo, sia il gasolio che la benzina hanno già superato la soglia di 2 euro anche in modalità self service, un litro di benzina, secondo i dati ufficiali del Mite, costa oltre 21 cent in più, con un rialzo dell’11,5%, pari a 10 euro e 68 cent per un pieno da 50 litri, mentre il gasolio è maggiore di oltre 28 cent al litro, con un balzo del 16,5%, pari a 14 euro e 18 cent a rifornimento” ha aggiunto Dona.

“Il Governo, se non voleva tornare ai prezzi amministrati come da noi proposto, doveva alzare la riduzione di almeno altri 10 cent, in deroga per il gasolio alla normativa europea, e ridurre l’Iva dal 22 al 10%” è la conclusione il presidente dell’Unione nazionale consumatori.

Stessa bocciatura registrata nel giudizio del Codacons secondo il quale la proroga “non risolve l’emergenza prezzi in Italia e non affronta in modo adeguato il problema”.

Per il presidente dell’associazione, Carlo Rienzi, “una famiglia spende oggi 552 euro in più all’anno per i rifornimenti di benzina, e addirittura +664 euro annui per quelli di gasolio. Senza considerare gli effetti indiretti sui prezzi al dettaglio”.

Prezzo carburanti, c’è la proroga sul taglio delle accise: il decreto

Il provvedimento a firma del ministro dell’Economia e delle Finanze, Daniele Franco, e del ministro della Transizione Ecologica, Roberto Cingolani, prolunga “il taglio di 30 centesimi al litro per benzina, diesel, gpl e metano per autotrazione”, come si specifica nel comunicato congiunto, prorogando “fino al 2 agosto le misure attualmente in vigore per ridurre il prezzo finale dei carburanti”.

Le ipotesi circolate negli scorsi giorni avrebbero uno sconto maggiorato fino a 35 centesimi, che avrebbero portato la spesa per lo sconto sui carburanti fino a circa 1,2 miliardi di euro al mese contro il miliardo improntato finora per coprire la misura.

Prezzo carburanti, c’è la proroga sul taglio delle accise: il decreto

Intanto, dopo il caro prezzi di benzina e diesel registrato di recente e seguito dal calo di mercoledì, secondo l’elaborazione dei dati comunicati dai gestori all’Osservaprezzi del Mise aggiornati al 23 giugno, i costi raccomandati al distributore in Italia rimangono stabili.

Il prezzo medio nazionale praticato della benzina in modalità self service si attesta a 2,075 euro al litro, dal precedente 2,073, con tariffe delle diverse compagnie comprese tra i 2,065 e 2,091 euro al litro, mentre i distributori senza marchio registrano il 2,061.

Mentre al servito, la verde costa in media 2,209 euro al litro (contro 2,206), con gli impianti colorati che hanno prezzi medi praticati tra 2,144 e 2,294 euro al litro.

Per quanto riguarda il diesel il prezzo medio praticato al self service rimane su quota 2,040 euro/litro, tra i 2,036 e i 2,047 euro/litro, con le stazioni no logo a 2,039. ). La media del gasolio al servito sale a 2,179 euro/litro (2,175 il dato precedente), con le stazioni di servizio con prezzi medi praticati compresi tra 2,121 e 2,254 euro/litro (no logo 2,090). I prezzi praticati del Gpl risultano tra 0,835 a 0,853 euro/litro (no logo 0,821) mentre il prezzo medio del metano auto registra una leggera crescita collocandosi tra 1,809 e 1,919 (no logo 1,836). Ci chiede, quindi, quanto costa la benzina all’estero e se ci sono paesi che se la passano peggio dell’Italia.

Prezzo carburanti, c’è la proroga sul taglio delle accise: il confronto con gli Usa

La pressione insostenibile del caro carburanti non riguarda soltanto il nostro Paese, ma anche Oltreoceano si pensa a degli interventi per abbassare il prezzo della benzina che è alle stelle.

Il presidente degli Stati Uniti, Joe Biden, ha annunciato l’intenzione di sospendere per tre mesi la tassa federale sulla benzina per frenare la scalata da record al distributore e tutelare i cittadini americani.

“Le famiglie americane che pagano molto di più per fare il pieno meritano uno sgravio”, ha dichiarato il Capo della Casa Bianca chiedendo al Congresso di agire in fretta.

La misura prevede una sospensione della tassa federale sulla benzina di 18,4 centesimi per gallone e della tassa sul diesel di 24,4 centesimi per tre mesi a partire da luglio.

Un intervento che sta facendo molto discutere negli Stati Uniti perché permetterebbe un risparmio esiguo per il consumatore, per una media di meno di 10 dollari al mese, a fronte di circa 600 galloni consumati all’anno, considerando che la tassa federale rappresenta circa il 3% del costo della benzina da 5 dollari al gallone.