Decreto Aiuti quater in arrivo, cosa cambia dalle bollette alle pensioni

Il ministro dell'Economia Giorgetti ha indicato le misure del nuovo Dl aiuti allo studio del governo e illustrato le risorse della Legge di Bilancio

Pubblicato: 9 Novembre 2022 21:43

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Luca Incoronato

Giornalista

Giornalista pubblicista e copywriter, ha accumulato esperienze in TV, redazioni giornalistiche fisiche e online, così come in TV, come autore, giornalista e copywriter. È esperto in materie economiche.

Il quarto Decreto Aiuti con le misure a sostegno di famiglie e imprese, per far fronte al costo esorbitante delle bollette e confermare il taglio delle accise sui carburanti, è atteso nelle prossime ore sul tavolo del Consiglio dei ministri. Ad annunciarlo è il ministro dell’Economia nel corso dell’audizione sulla Nadef davanti alle commissioni Bilancio di Camera e Senato, durante la quale ha esposto le voci che saranno affrontate in Manovra, dalle pensioni agli interventi contro il caro energia, ma con l’inserimento anche della flat tax.

Decreto Aiuti quater in arrivo: l’audizione di Giorgetti

“Con il prossimo decreto legge – ha detto Giorgetti – saranno confermate anche per il mese di dicembre 2022 le misure che riconoscono, a parziale compensazione dei maggiori oneri sostenuti, contributi straordinari, sotto forma di crediti d’imposta, pari a una quota delle spese sostenute per l’acquisto di energia elettrica e gas naturale”.

“Inoltre –  ha aggiunto – sarà prorogata fino al 31 dicembre 2022 la riduzione delle aliquote di accisa su benzina, gasolio, gpl e gas naturale impiegati come carburanti; per quest’ultimo sarà confermata fino al 31 dicembre la riduzione dell’IVA al 5%”.

Il provvedimento che sarà presentato nel Cdm del 10 novembre attende il voto del Parlamento alla relazione che dovrà autorizzare lo scostamento del deficit previsto nei prossimi giorni, così da liberare le risorse necessarie per finanziare le misure allo studio, per un valore di complessivi 9,1 miliardi di euro.

Gli interventi contro il caro-energia peserebbero per 6-7 miliardi, mentre il resto delle risorse dovrebbe essere utilizzato per i provvedimenti con impatto negli anni successivi.

Tra le misure comprese nel decreto potrebbe essere inserita anche la norma per innalzare da 600 a mille euro il tetto dei benefit concessi ai lavoratori dipendenti da parte delle aziende come rimborso per il pagamento delle utenze domestiche.

Illustrando lo schema del nuovo decreto con gli aiuti sul caro-energia, Giorgetti ha rivelato come allo studio del Mef ci sia inoltre “uno strumento che renda possibile la rateizzazione degli oneri per l’energia elettrica“.

“Auspico che queste misure possano a breve essere rafforzate – ha aggiunto – dal pacchetto di proposte della Commissione Europea attualmente in discussione, che contiene regole per gli acquisti congiunti di gas, misure di contrasto alla volatilità dei prezzi dell’energia e meccanismi di solidarietà in caso di emergenza per gli approvvigionamenti, nonché la possibilità di introdurre un price cap sulle transazioni di gas”.

Giorgetti ha ricordato in questo senso come i vertici economici in Europa di fine ottobre “hanno evidenziato lo spazio per un accordo che, se raggiunto in maniera tempestiva potrà contribuire non poco a proteggere famiglie e imprese e salvaguardare la competitività globale dell’Unione Europea”.

Decreto Aiuti quater in arrivo: il peso delle pensioni

Secondo il quadro programmatico della Nota di aggiornamento del documento di economia e finanza in esame, verranno liberate inoltre 21 miliardi nel 2023 e 2,4 miliardi nel 2024, che serviranno “al finanziamento di interventi di mitigazione degli effetti dell’incremento dei prezzi dei prodotti energetici su famiglie, imprese ed enti – sottolinea Giorgetti – nonché ad altre misure inerenti al settore energia, che il Governo Meloni adotterà con decreto successivamente all’approvazione parlamentare della Relazione” per lo scostamento.

A pesare sui conti pubblici c’è soprattutto l’adeguamento delle pensioni all’inflazione che sulla base delle nuove stime determinano “una diversa ipotesi di indicizzazione, che comporta maggiori oneri per 7,1 miliardi nel 2024 e 5,6 miliardi nel 2025. Se consideriamo il periodo 2022-2025, la spesa per pensioni assorbirà risorse per oltre 50 miliardi”.

“Appena esco di qui firmerò il decreto per l’adeguamento delle pensioni in base alle risultanze dei dati Istat, come previsto dalla normativa vigente, si determinerà un aumento della relativa spesa del 7,3 per cento” ha detto il ministro Giancarlo Giorgetti.